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Africa » Guinea » Conakry February 4th 2020

Ero stato avvertito: la Guinea e' difficile. Anni ed anni di malgoverno e di incuria hanno portato questo paese sull'orlo del collasso, ne hanno ridotto all'osso le infrastrutture ed hanno generato un ambiente in cui la corruzione e' l'unico sistema che consente alla gente di sopravvivere. Conakry, la capitale, e' una citta' difficile, ero stato avvertito. Sovraffolata ed intasata dal traffico sta per essere velocemente inghiottita dalla montagna di rifiuti che la sua popolazione produce quotidianamente; non vorrei mai dover pronunciare parole cosi' pesanti ma questa citta' rischia di conquistarsi, secondo il mio parere, il titolo di piu' sporca al mondo tra quelle da me finora visitate, ma forse e' stata solo un'impressione iniziale che mi e' rimasta stampata nella mente. La Guinea e' comunque un paese ricco di risorse naturali tra le quali spicca su ... read more
Sept place sportivo
In canoa attraverso il confine
Vietato gettare rifiuti...

Africa » Guinea-Bissau » Bissagos Islands » Bolama January 24th 2020

Finalmente in Guinea Bissau! Qui si parla portoghese, si beve caffe' e piccoli barettini vengono improvvisati la sera lungo i marciapiedi; alcuni alberi di mango hanno gia' maturato i loro prelibati frutti, riso e pesce sono abbondanti ed economici, il mare non e' mai troppo lontano e la musica ricorda vagamente quella del Nord Est brasiliano, insomma, un piccolo paradiso nascosto agli occhi del mondo? Non proprio. Il paese si colloca stabilmente agli ultimi posti nelle classifiche mondiali di reddito pro capite ed indice di sviluppo economico, eppure qualcosa lo contraddistingue dalle altre nazioni che ne condividono questo deprecabile piazzamento: Siria, Afghanistan ed Iraq sono in uno stato di guerra permanente mentre paesi quali la Somalia, Ciad e Niger sono poco meno che degli stati falliti; in Guinea Bissau invece si respira un'atmosfera di pace e ... read more
In partenza dal porto di Bissau
Monumento ai caduti italiani
Il palazzo di Bolama

Africa » Guinea-Bissau » North » Bissau January 20th 2020

"Il popolo non combatte per delle idee, per cose che stanno nella testa di qualcuno. Esso si batte per conquistare vantaggi materiali, per vivere meglio e in pace, per vedere la sua vita progredire, per garantire il futuro dei suoi figli...la liberazione nazionale, la guerra al colonialismo, la costruzione della pace e del progresso, in una parola l'indipendenza, tutto cio' rimane per il popolo privo di senso se non porta miglioramento reale nelle condizioni di vita...si creino e si diffonda l'istruzione in tutte le regioni liberate. Ci si opponga pur senza violenza a tutte le abitudini dannose, agli aspetti negativi delle credenze e delle tradizioni del nostro popolo. Si obblighino tutte le persone che ricoprono responsabilita' e tutti i membri attivi del partito ad adoperarsi assiduamente per il miglioramento della propria formazione culturale. Educhiamo noi ... read more
Bissau Velho
Piazza Che Guevara
Benfica de Bissau

Africa » Senegal » Lower Casamance » Ziguinchor January 14th 2020

Inverno 2019/2020, Tropico del Cancro. Costa mediterrana del Marocco: fredda ed umida; costa atlantica nordafricana: ventosa e notti fredde; deserto del Sahara: di giorno un caldo atroce mentre di notte servono due coperte di lana; costa del senegambia: non male, ma l'acqua dell'oceano e' sempre terribilmente fredda; medio corso del fiume Gambia: clima quasi ottimale ma la vegetazione riarsa tutt'attorno conferma la cronica mancanza d'acqua durante la lunga stagione secca che si traduce anche in una pressoche' totale assenza di frutta sui banchi dei mercati della regione: qualche banana, mandarini dal Marocco e mele (mele!) dal Sudafrica, tutto a prezzi di livello quasi europeo. Questa parte di Africa, in inverno, rappresenta ben poco quello che idealmente intendiamo per "paradiso tropicale"; sempre meglio del lungo e buio inverno europeo comunque, ma per trovare qualcosa di piu' convinc ... read more
L'acqua della Casamance
Mangrovia solitaria
Ziguinchor: casa ad impluvio

Africa » Gambia » Central River » Georgetown January 7th 2020

Una settimana in Gambia, e' uno stato di dimensioni ridotte e finalmente si parla inglese: meglio approfittarne. Banjul e' una capitale atipica, sorge praticamente su di un'isola e i suoi confini naturali ne hanno impedito la crescita in superficie e nel numero di abitanti; tutto questo si traduce in un'atmosfera piacevolmente tranquilla, quasi sonnolenta, ma anche in una pressoche' totale assenza di attrazioni degne di questo nome. L'Arco 22 e' forse il monumento piu' rappresentativo e probabilmente anche l'unico, posto all'ingresso della citta' e voluto dall'ex dittatore/presidente Jammeh, la cui statua e' stata ormai rimossa dal piedistallo e trasferita nel giardino del piccolo museo nazionale; le tipiche case in stile "krio" e lo smercio di grossi sacchi di noci di cola testimoniano i legami da sempre stretti tra Gambia e Sierra Leone, cosi' come la presenza ... read more
Banjul: il centro
Kuta beach
Wassu: uno dei cerchi di pietre

Africa » Senegal » Saint-Louis Region » Saint-Louis December 31st 2019

E' ormai sempre piu' comune da parte dei viaggiatori via terra lungo la costa occidentale dell'Africa, cercare di evitare la famigerata frontiera tra Mauritania e Senegal posta nella citta' di Rosso: qui i cordiali doganieri mauritani, che ti hanno accolto col sorriso e a braccia aperte entrando dal Marocco, si trasformano in veri e propri vampiri assetati di sangue, in questo caso dei vostri soldi; faranno di tutto per estorcervi le ultime Ouguiya rimaste nel vostro portafogli inventandosi ogni piu' ridicola scusa. Caldo, traffico e confusione non fanno che aumentare il disagio ed il tempo necessario per superare quelst'ultimo ostacolo prima di poter uscire finalmente dal paese. La soluzione? Usare il valico alternativo di Diama. Si tratta di un piccolo villaggio sperduto in mezzo alle paludi non raggiungibile direttamente dalla capitale Nouakchott, e qui sorge dunque ... read more
Toubab Dialaw: la spiaggia dei pescatori
Saint-Louis: il porto
Toubab Dialaw: vista sul mare

Africa » Mauritania » Adrar » Chinguetti December 24th 2019

Quando una nazione genera quasi il 50% delle sue esportazioni da un solo prodotto, si suppone che per lo meno abbia sviluppato le infrastrutture necessarie ad una sua rapida e sicura movimentazione. Tanto di cappello percio' alla Mauritania, un paese quasi del tutto sprovvisto di trasporti pubblici ma che scarrozza il suo prezioso minerale ferroso da una miniera in pieno deserto fino ad un porto sull'oceano bene al sicuro su di un convoglio di piu' di 200 carri merci che vanno a formare uno dei treni piu' lunghi e pesanti al mondo; grazie alla SNIM (la Societa' Nazionale delle Miniere e delle Industrie) la Mauritania si assicura anche una forma di trasporto pubblico del tutto insperata: una carrozza passeggeri viene agganciata in fondo alla fila e cosi', partendo da Nouadhibou sulla costa, i mauritani possono raggiungere ... read more
La mia ombra dalla cima di una duna
Chinguetti: Il minareto della vecchia moschea
Il mio vagone privato

Africa » Western Sahara » North » Laayoune December 21st 2019

Davvero particolare questa zona di mondo: lascio il Marocco per arrivare.....di nuovo in Marocco! Anzi, a dire il vero non ne sto effettivamente uscendo perché non mi viene stampata l'uscita sul passaporto eppure sto mettendo piede in una terra che dal resto del mondo non viene ufficialmente riconosciuta parte integrante di questo paese; il Marocco pero' la sta occupando militarmente, ne gestisce le (poche) risorse e vi sta trasferendo parte dei suoi abitanti. Sembra complicato ed in effetti lo è: benvenuti nel Sahara Occidentale, ex colonia spagnola dall'esotico nome di "Rio de Oro" abbandonata alla sua sorte nel 1975 assieme ai suoi sfortunati abitanti, i sahrawi, che oggi sono confinati in una fascia ristretta che corre lungo il confine con l'Algeria, separati dal resto del loro territorio d'origine da campi minati e da un fossato lungo ... read more
Laayoune: case tradizionali
Paesaggio lacustre nei pressi di Laayoune
Il baratro

Africa » Morocco » Guelmim » Sidi Ifni December 16th 2019

Il Marocco delle folle (relative) di turisti finisce a Marrakesh; più a Sud comincia piano piano il deserto, ma non quello da favola composto da oasi circondate dalle dune, bensi' una landa arida e desolata interrotta solamente dalla catena montuosa dell'Anti Atlante e da una fertile valle che sbocca sulla costa nei pressi di Agadir. Andando oltre si potrebbe attraversare il nulla fino ad arrivare all'altra sponda del Sahara, propriamente chiamata "Sahel"; per fortuna la strada corre parallela alla costa e cosi' passano le ore seduto a bordo di un comodo autobus tenendomi costantemente l'oceano sulla destra e la sabbia sulla sinistra: impossibile sbagliare direzione! Scopro allora che attraversando ipoteticamente tutto il deserto da Est ad Ovest non si giungerebbe ad una spiaggia con la possibilità di immergere tranquillamente i piedi nelle acque dell'Atlantico ma ci ... read more
Tarfaya: Casa Mar
Sidi Ifni: un palazzo
Tarfaya: monumento a Saint-Exupèry

Africa » Morocco » Rabat-Salé-Zemmour-Zaer » Rabat December 12th 2019

Scorrono tranquille le giornate qui in Marocco, inaspettatamente posizionato sullo stesso fuso orario dell' Italia anche se situato ben più ad Ovest; sono cosi' riuscito a trascorrere i miei primi due giorni nel paese indietro di un'ora rispetto a tutti quelli che mi stavano attorno, ma poco male. Meglio comunque farsi subito la mano ed abituarsi in fretta a tutti quei termini arabi a me ancora ben poco familiari. Innanzitutto "Medina", cioè la città vecchia, il centro più antico dell'abitato molto spesso circondato da mura o da cio' che ne rimane; qui si concentrano la gran parte delle attrazioni turistiche e degli hotel più economici (altro luogo a colpo sicuro è vicino alle stazioni di autobus e treni!) che bene riescono a riassumerne le principali caratteristiche: decrepiti, bui, sporchi, in generale di bassa qualità ma tutto ... read more
Rabat: la torre di Hassan
Casablanca: la moschea di Hassan II si innalza dalla acque dell'oceano
Marrakesh: aprono i negozi del souk




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