Equador... tra vulcani e lagune ENGLISH BELOW Esausti da un mese di rumba, salsa, caffè e coca, si delineò di fronte a noi il miraggio del confine; dopo 10 ore di aridi deserti e vertiginosi canyon, il fiume... e poi, finalmente, l'Equador. Caronte si impersonificò in un'orda di diabolici cambiavalute che ci circondarono e, dopo una cruenta lotta all'ultimo centavo, ci ritrovammo su un carro con destinazione Otavalo. Ad accompagnare il nostro viaggio, non più "Cumpai Segundo" e la sua salsa, ma i figli degli "Intilimani"; la dolcezza dei lineamenti Colombiani, fu sostituita dalla fierezza dei visi Andini, le colorate treccine Caraibiche dalla grossa treccia tipica dei discendenti degli Incas: i Kechwa. In tutto questo mutare, per "fortuna" un elemento restava costante: il cibo - a colazione: brodo di gallina e 2 uova fritte, a pranzo:
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