Capita spesso nelle grandi città saudite di guardarsi attorno e domandarsi "ma in che paese mi trovo?", poichè a volte di arabi se ne vedono in giro davvero pochi; la zona di Al Batha, a Riyadh, è stata giustamente definita una "Little Bangladesh" poichè la maggior parte delle attività commerciali è in mano ad operosi immigrati bengalesi; in centro a Yanbu si notano solamente gli svolazzanti salwar kameez degli infaticabili operai pakistani, mentre gli autisti di autobus della SAPTCO sono quasi immancabilmente filippini, e così via dicendo, tra una grande quantità di indiani, yemeniti, indonesiani, sudanesi, egiziani, somali ed anche qualche privilegiato lavoratore occidentale. Sarebbe facile ironizzare sul fatto che quando si entra in argomento di lavoro non c'è quasi mai l'ombra di un saudita, ma non vorrei scadere in un facile e scontato luogo comune;
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