Olandesi in India a Bheemunipatnam


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Asia » India » Andhra Pradesh » Visakhapatnam
January 23rd 2024
Published: May 6th 2024
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Dall'ormai consolidato campo base di Puri, in Orissa, decido di dirigermi a Sud per esplorare la poco nota Costa del Coromandel: ad attendermi ci saranno coste basse e sabbiose, acque poco profonde ma agitate da onde impetuose, vasti delta fluviali e numerose lagune, oltre a città una volta fiorenti ma ormai decadute e dimenticate dai libri di attualità. Prima tappa a Bheemunipatnam, all'estremo Nord dello stato dell'Andhra Pradesh, piccola cittadina recentemente degradata a sobborgo della vicina, ingorda, metropoli di Visakhapatnam, ma che un tempo, per oltre due secoli tra il '600 e l'800, era una delle maggiori città dell'India coloniale. Mai sentito parlarne? Sarà forse per il fatto che i colonialisti in questione non furono i tanto rinomati inglesi bensì gli imperturbabili olandesi! Sfortunatamente quasi nulla rimane a testimonianza della loro presenza, se non un paio di antichi cimiteri. Il più antico di questi si trova poco fuori città, a Kummaripalem, sembra ben tenuto e contiene tombe che dal 1661 arrivano fino ai primi del 1800; l'ufficio del turismo locale espone un cartello informativo che poeticamente declama: "Le lapidi ci sussurrano dal passato, camminate in silenzio e rispettosamente tra le tombe, è un memoriale in onore di chi se ne è andato molto tempo prima di noi", ma il cancello è chiuso da un grosso lucchetto e non c'è nessuno nei paraggi che possa aiutarci a trovare l'uomo delle chiavi. Clamorosamente in centro città si trova invece il cimitero Flagstaff, nato nel 1762 come luogo di sepoltura per olandesi ma occupato in seguito principalmente da ospiti inglesi; qui le porte sono quasi sempre spalancate ma il risultato è che negli anni passati qualche fanatico ha così potuto sfogare la sua rabbia scagliandosi contro le antiche lapidi distruggendo la gran parte delle croci erette su di esse. Sopravvivono intatte le grandi tombe piramidali olandesi, colorate di rosso e adornate da misteriosi segni esoterici. Come non ricordare poi il fatiscente antico cimitero olandese di Visakhapatnam, dalle mura perimetrali ormai semidiroccate e con un cancello praticamente divelto che ci concede un facile accesso, a noi e alle decine di senza fissa dimora che qui vengono a rifugiarsi per sfuggire al traffico ed al caos infernale del centro città. A Bheemunipatnam sorge anche uno strano monumento moderno che vuole commemorare l'antica presenza olandese in città: il risutato non è un gran che, anche se i lavori di restauro in procinto di cominciare potrebbero migliorarne le sue condizioni ed il suo aspetto decisamente scialbo. Oggi qui a nessuno interessa più il pasato coloniale e i turisti locali giungono fin qui per godersi la sua spiaggia dorata (anche se screziata dai residui di carbone provenienti dal porto di Visakhapatnam), le acque azzurre (anche se ammorbate dalle fogne a cielo aperto che scaricano direttamente in mare) ed il clima particolarmente mite (anche se l'ondata di freddo proveniente dal Nord quest'anno ha colpito anche qui); gli olandesi sembrano aver lasciato decisamente ben pochi ricordi...


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