Bolivia 01 Sucre


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South America » Bolivia » Chuquisaca Department » Sucre
October 3rd 2007
Published: October 21st 2007
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ITA - Sucre

Dopo una lunga notte di autobus, arriviamo finalmente a Sucre, che già a prima vista ci piace molto più che La Paz: i palazzi del centro sono bianchi, di stile coloniale, il che crea una sensazione di tranquillità, di armonia, e di pulizia, che contrasta con il traffico caotico della capitale, l'altra. Già, perché un'altra cosa che colpisce sono i cartelloni, le bandiere e le scritte che rivendicano lo stato di "capitale piena" per Sucre, dove è nato il paese. Qui da mesi si riunisce la "costituyente", promossa e promessa da Evo Morales, che ha l'ambizioso progetto di riformare i 400 e passa articoli della costituzione. Circa 80 sono stati approvati, gli altri continuano a dividere il paese, e in questa regione, il tema più delicato è proprio quello della "capitalia", che fa regolarmente scendere per strada la popolazione.
Troviamo alloggio in un albergo carinissimo, con due cortili interni, tutto dipinto di colori allegri...

Parapendio
Oltre alle piacevoli passeggiate per le strade della città, fra chiese, palazzi e case coloniali, Sucre offre anche una serie di attività nei suoi dintorni. Così andiamo a fare parapendio a un paio d'ore di strada dal centro, in una bella vallata verde, dove atterriamo fra contadini e mucche impassibili. Riesco per poco ad evitare l'incornata, e dopo un paio d'ore riusciamo a far ripartire l'auto che non vuole più risalire dopo il mio salto (per un cavo tagliato), e che ci obbliga a tornare l'indomani perché possano saltare anche Audrey e Didier. A parte questi piccoli contrattempi, il volo è stupendo, e la vista molto bella.. Poi, arrivare dall'alto sui campi, dove un po' per volta si distinguono animali e persone all'avvicinarsi, è davvero speciale.

Bicicletta
Dopo il secondo giorno di volo, affittiamo delle biciclette, e partiamo per un giro della pampa chuquisaqueña. Iniziamo subito con una salita ripidissima all'uscita dal centro, che ci stende tutti... Non solo era difficile la salita, ma a 3500m, tutto è più complicato! Con i polmoni in fiamme ripartiamo comunque, passiamo oltre l'aeroporto, abbandoniamo finalmente l'asfalto, e ci addentriamo nel paesaggio. La strada di terra sale e scende, e intorno a noi appaiono catene di montagne, mentre il cielo piano piano si copre, minaccioso. Passiamo vicino alla discarica (questo non lo diceva il volantino!), in mezzo a poche case isolate, campi e cani sciolti. Torniamo alla città stravolti, ma per fortuna le poche belle viste compensano la fatica e la sorpresa della discarica...

Musei, viste, e ristoranti
Oltre a queste attività sportive, visitiamo anche alcuni musei di questa ricca città: relique e oggetti religiosi, e i più interessanti musei del tessuto e quello delle maschere (usate durante le cerimonie e feste del paese); saliamo a prendere un gran succo di frutta dall'alto di una delle colline ai bordi della città, da dove ci godiamo una splendida vista della "città bianca", ne troviamo un'altra dall'alto di un campanile del centro, e la sera proviamo diversi ristoranti, fra specialità locali e piatti più internazionali (troviamo anche vari ristoranti vegetariani, finalmente..).

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