Bolivia 00 La Paz

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ITA - Arrivo in Bolivia...

Approfitto dell'ultima serata a Santiago, con Caterina poi con Felipe e i suoi amici, con i quali aspettiamo le cinque del mattino, prima di dover andare in aeroporto..

Arrivo quindi stravolto a La Paz, dove fa caldo, e fra il sonno, l'altitudine, e il cambio radicale di atmosfera fra Cile e Bolivia, sembra di stare in un mondo surreale.. Prima sorpresa, il bancomat cileno non funziona.. seconda, mi hanno aperto lo zaino e fregato le schede di memoria e le pile della macchina fotografica (per fortuna la macchina l'avevo già persa io, e non gli ho quindi dato questa soddisfazione!).

Pazienza.. prendo un taxi verso il centro, e mi colpisce subito l'accento del tassista, che ha una cadenza quasi brasiliana.. Dall'aeroporto, la strada scende rapidamente verso la città. Qui siamo in piena montagna, la cordigliera non è più solo una vista in lontananza, e i pendii ripidi sono coperti di case che, tutte di mattoni dello stesso colore della roccia, sembrano mangiarsi le montagne fino alla cima. Non posso dire che sia bello, ma è comunque impressionante..

Ritrovo Audrey e Didier (con i quali viaggerò durante le prossime tre settimane) di fronte alla chiesa di San Francisco, e dopo aver mollato lo zaino andiamo a passeggio per stradine, fra chiasso e confusione, bancarelle di ricordi, berretti, tovaglie colorate, feti di lama, statuette della Pachamama e erbe medicinali. Dopo pranzo cerchiamo un parco per un meritato pisolino, ma l'unica chiazza d'erba che troviamo è in discesa, con vista su vari stradoni e il parco vero.. chiuso per lavori.

La sera finalmente ci sediamo su un autobus, direzione Sucre, capitale costituzionale del paese..

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