Alle porte della Persia

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Dogubayazit giace sperduta in mezzo alle montagne ma si tratta comunque di una citta' vera e propria con le sue banche, i negozi, i ristoranti e... decine di rivendite di alcolici!
Questo e' un punto di pasaggio quasi obbligato pr chi viaggia verso l'Iran, per cui il solo pensiero di dover rimanere a secco per un mese o forse piu' spinge il consumo di alcool a livelli davvero notevoli; qui si possono trovare tutte le birre turche ma anche un buon assortimento delle piu' conosciute marche europee (no Moretti) oltre a svariate qualita' di superalcolici e di vino turco; per i piu' bisognosi sono anche in vendita bottiglie di alcool etilico puro....
Perla della citta', 6 km. fuori sulle colline, e' il palazzo di Ishak Pasha: costruito da un capotribu' kurdo nel XVII secolo, sorge su uno sperone roccioso che domina su tutta la vallata e da cui si gode di una superba vista delle montagne circostanti. Nelle sue numerose sale si incontrano e si confondono diversi stili architettonici: armeno, selgiuchide, georgiano, persiano e ottomano; davvero un bel casino riconoscerli e distinguerli.
In questa zona della Turchia il tempo e' spesso nuvoloso, cosi' anche oggi gran parte delle vette sono totalmente invisibili; davvero un peccato perche' proprio a due passi da qui si innalza il famoso Monte Ararat di biblica memoria, che con i suoi 5137 metri d'altezza deve offrire una prospettiva davvero imponente.
Ma la vicinanza del confine si fa sentire ed il terzo giorno decidiamo di partire la mattina presto: zaino in spalla ci avviamo alla stazione dei bus ed ecco che, improvvisamente, sopra i tetti delle case compare la maestosa cima innevata dalla mitica montagna!
Appena in tempo per qualche foto perche' dopo solo pochi minuti un cappello di nuvole torna a ricoprire la sommita' nascondendola nuovamente alla nostra vista.
Ma l'attesa e' stata ripagata e possiamo ora dire definitivamente addio alla Turchia e prepararci al passaggio della frontiera .

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