Notizie dalla giungla d'asfalto


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Japan's flag
Asia » Japan » Tokyo
December 2nd 2012
Published: December 14th 2012
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Partito alla volta di quello che un tempo veniva chiamato "Zipangu" o "Cipango" e che i suoi abitanti chiamano da sempre "Nihon" o "Nippon", lo Mercante sbarca in quello che noi chiamiamo comunemente "Giappone", piu' precisamente nella sua odierna capitale, Tokyo.

Quanti pregiudizi e luoghi comuni si sono sentiti su questo lontano e misterioso paese: il mio compito sara' proprio quello di riuscire a confermarli tutti! Tanto per cominciare posso affermare senza ombra di dubbio che si tratta di un paese estremamente pulito: dopo una settimana di viaggio lo zaino ed i miei vestiti sono ancora puliti come se non fossi ancora partito, un fatto inpensabile in qualunque altro paese dell'Asia, dove ci si ritrova inevitabilmente ricoperti di polvere, unti di grasso e rivestiti da ogni altra possibile sozzura appena scesci dal primo viaggio su un qualsiasi tipo di mezzo pubblico. Anche le strade sono tirate a lucido e ci si potrebbe tranquillamente sedere a cosumare il pranzo! La tecnologia e' ovviamente avanzatissima e, grazie al fatto che le reti di Wi-Fi sono presenti praticamente dappertutto, e' costume della gente del luogo consumarsi gli occhi ed i polpastrelli attaccati agli schermi dei loro telefoni di ultima generazione; piu' in generale, e' davvero considerevole la diffusione di avanzatissimi distributori automatici che dispensano a tutte le ore prodotti di ogni genere e necessita'. Frutta e verdura costano proprio un occhio della testa, ad esempio meloni a 14 euro il pezzo, fagioli a 2 euro la scatola, bottiglia di Tavernello (!) a 10 euro, banane ad un euro l'una e cosi' via; va detto comunque che si riesce a reperire del sushi di ottima qualita' in ogni supermercato, specialmente dopo le sei del pomeriggio quando i prezzi calano considerevolmente... I mezzi pubblici funzionano alla perfezione: arrivato in una delle piu' grandi metropoli del mondo mi sarei aspettato di trovare strade intasate da un traffico caotico durante tutte le ore del giorno, invece non ho mai assistito ad un benche' minimo ingorgo, anzi, nemmeno ad una semplice coda al semaforo rosso! Naturalmente cio' e' dovuto al fatto che la rete di linee metropolitane sotterranee e di treni suburbani e' a dir poco capillare, rendendo inutile, se non deletereo, il ricorso ad un mezzo privato. Non c'e' che dire, se si volesse misurare il grado di civilizzazione di un paese attraverso il livello di utilizzo dei suoi trasporti pubblici, soprattutto da parte delle classi piu' agiate, Tokyo sarebbe senza ombra di dubbio tra le prime posizioni al mondo. Cambiando decisamente argomento, i giapponesi sono proprio dei grandi sporcaccioni! Mai in nessun altro paese ho notato nelle donne una cosi' alta passione per l'utilizzo delle gonne: quasi tutte la indossano, preferendole ai pantaloni; gli uomini hanno di conseguenza sviluppato una passione morbosa per le loro mutande; senza parlare dei negozi specializzati, sembra addirittura che tutti i telefoni cellulari venduti nel paese abbiano l'obbligo di emettere un suono quando si sta scattando una foto, proprio per evitare spiacevoli situazioni soprattutto negli affollati vagoni della metropolitana. E poi le infinite perversioni sessuali che si manifestano in una incredibile e variegata carrellata di oggetti, prodotti e tutto cio' che possa saziare l'insospettabile sete di trasgressione anche del piu' rispettabile uomo d'affari della citta'. I giapponesi sono molto formali e con cio' intendo innanzitutto gentili: nessuno alza mai la voce o si arrabbia, grande e' il rispetto per gli anziani, i complimenti ed i saluti raramente non si sprecano: usciti dal ristorante il cameriere vi accompagna alla porta e poi, dal marciapiede, vi segue con lo sguardo ed una infinita serie di inchini fino a che non siete saliti in macchina o avete svoltato l'angolo; poi aspetta un attimo, nel caso il cliente debba inaspettatamente ritornare a recuperare un ombrello dimenticato, nel qual caso segue ancora una sfilza interminabile di inchini, scuse e sorrisi. In metropolitana non e' raro che tra colleghi ci si attardi nella profusione di saluti e ringraziamenti, fino poi a ritrovarsi con le porte gia' chiuse e a dover scendere alla stazione successiva; ovviamente il tempo lungo tutto il tragitto anche in questo caso sara' occupato da in'altra lunga serie di inchini e scuse, che porteranno al rischio di mancare nuovamente la fermata! E per concludere questa penosa collezione di luoghi comuni, come non poter non parlare della piu' grande invenzione che il mondo intero dovrebbe importare dal Giappone: il cesso elettronico. Ad un primo sguardo sembra proprio come uno dei nostri tranne che per un poggiabraccio sulla destra, del tipo di quelli da automobile, gia' di per se una gran bella innovazione; ma grandissimo e' lo stupore ed il piacere nello scoprire che la tavoletta e' riscaldata! una comodita' non da poco nel freddo inverno in cui mi trovo. Altre tecnologie rivoluzionarie permettono di dirigere un getto d'acqua (sempre preventivamente riscaldata) verso gli orifizi utilizzati nell'occasione e poi, nel caso si vogliano coprire dei rumori "imbarazzanti", e' possibile far emettere il suono artificiale di un finto scarico a tale scopo. Tutte queste essenziali funzioni sono comandate da quello che ritenevo essere un semplice poggiabraccio, dotato di bottoni e tasti per ogni minima regolazione.

Lo ammetto, abbiamo ancora molte cose da poter imparare da questa grande ed orgogliosa nazione, ed anche il semplice visitatore non finira' mai di stupirsi di quanto in questo strano paese tutti sia cosi' meravigliosamente...giapponese!!


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