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Published: December 10th 2006
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The Gate of India
Ce l'abbiamo fatta!!! Eccolo il confine con l'India davanti a noi.
Una forte pioggia battente trasforma in fango la strada che ci porta fino alla magica linea.
Ultimi saluti cordiali e scambi di battute al di qua del confine.
Grazie Pakistan, ci hai stupito; con le tue tante e variegate genti e la loro meravigliosa ospitalita'.
Per i paesaggi che abbiamo visto e per quelli che vedremo la prossima volta che torneremo perche', c'e' da esserne sicuri, torneremo....
A presto allora, hooda fez!!!
INDIA
Solo a scriverlo il nome evoca magia.
Veniamo appunto accolti dalla pioggia e da una serie di pratiche burocratiche fatte da numerosi controlli del passaporto e diversi bollettini da compilare.
Nonostante la pioggia aspettiamo che inizi e si svolga la simpatica esibizione della chiusura dei gate (cancelli) che in pratica e' una sorta di sfida folcloristica fra le guardie dei due lati del confine con tanto di tribune per i numerosissimi spettatori assiepati che fra musica, canti e balli spalleggiano i propri beniamini e sbeffeggiano quelli dell'altra parte.
Anche noi partecipiamo ballando, saltellando e strillando con loro i
Grazie per il benvenuto!
Faremo del nostro meglio per onorarlo cori..."HINDUSTAN!!!!..."
Veramente una fissa simpatica...
Con un attimo di rickshaw siamo quindi ad
AMRISTAR
Capitale del Punjab, ossia lo stato a maggioranza Sikh (quelli coi turbanti per capirci) e' nota sopra a tutto per la meraviglia del suo Golden Temple principale sito religioso di questa religione che unisce alcuni aspetti dell'islamismo e della religione hindu.
Una delle caratteristiche di questa religione e' quella di essere estremamente ospitale.
Nell'ambito dell'immenso tempio infatti ci sono posti a dormire gratuiti per migliaia di pellegrini ed addirittura una zona esclusivamente riservata ai "foreigners" ossia a noi...
Il catalogo delle offerte "free of charge" include anche pasti gratuiti e trasporto dal tempio alla stazione dei treni/autobus gratuito con servizio navetta ogni 30 minuti.
Ci mancava solo che ci madavano qualcuno a farci, chesso', dei massaggi...
Il tempio, aperto 24 ore su 24, e' veramente bellissimo.
Il nome (Golden Temple) deriva dalle lamine d'oro che ricoprono il tempio principale situato al centro di un'enorme specchio d'acqua circondato a sua volta da numerosi edifici sacri.
La musica, suonata "in diretta" da dentro il tempio,
viene diffussa tutto intorno alternandosi a dei sermoni letti incessamente dagli adepti.
Sia di giorno che di notte l'atmosfera che si respira nel complesso e' veramente affascinante.
Le affollate vie tutto intorno il tempio brulicano di traffico e di clacson (la vera piaga dell'India); seguendo dei vicoli si arriva anche ad uno dei luoghi piu' noti della storia dell'India moderna ossia Jallianwala Bagh.
In questo spazio nel 1919 era riunita una folla di indiani disarmata che protestava con il governo inglese per le condizioni di lavoro e per richiedere l'indipendenza.
Una sola stretta stradina regolava il flusso da/per lo spiazzo dove la gente era riunita; un plotone inglese si schiero' a chiudere questa stradina (ossia l'unica via di fuga).
Venne dato l'ordine di aprire il fuoco e cosi' si compi' il massacro di oltre duemila persone (fra cui moltissime donne e bambini) le quali non avevano alcun punto di riparo o via di fuga per sfuggire al fitto fuoco del plotone.
Questo massacro pesa ancora oggi sulla coscenza della liberale Inghilterra; visitare questo sito e' un bene oggi perche' permette di toccare con mano di quali atrocita' furono
capaci i colonizzatori e quale fu il peso che le popolazioni occupate dovettero sopportare.
Momenti di commozione...
Nel compound del tempio ritroviamo nuovamente alcuni dei nostri compagni di viaggio (ancora Michel&Wendy, Kevin - dolcissimo e accanito viaggiatore americano conosciuto in Pakistan a Lahore) ma, per incanto, la fauna dei viaggiatori cambia.
Mentre in Iran e Pakistan il 99% delle persone che si incontravano erano sulla stessa rotta qui la maggior parte visita solo l'India e quindi per loro diveniamo una sorta di marziani per aver compiuto il percorso via terra.
E diciamocelo: e' bello sentirsi un po' marziani !!!!
Inoltre, come promesso precedentemente Ermanno si e' tagliato la barba lasciandosi un pizzetto "propriocomepiaceaPistakkiasua"!!!
E quindi con il nuovo look e nuova energia: New Delhi - stiamo arrivando !
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Marko
non-member comment
ciao belli
Non mi perdo una sola riga di quanto scrivete... Siete fortissimi e mi piacciono molto i commenti che fate sulla gente del posto. fate bene a dire quello che dite in merito a pregiudizi e disinformazioni..Date spessore ai vostri racconti. Sono con voi!! E complimenti per le foto, bellissime! Non posso trattenermi, scusate: "Alessia lo so che lì in india non te ne pò fregà de meno ma tra 2 ore c'è il derby.... sempre forza roma". Un bacione anche da chiara, vale e i miei. Ps:Ermanno vedi se ce riesci tu a trovà Bin Laden, magari t'offre n' chay.... poi je mandi na foto con dedica a Bush che lo stà ancora a cercà. MARKO