Advertisement
Published: December 8th 2006
Edit Blog Post
Il terrazzo della Regale Inn Guest House
Altro punto "obbligato" per i tanti viaggiatori overland LAHORE
Arriviamo alla stazione di Lahore che e' mattina presto, stanchi ed affamati, ci fermiamo quindi qualche minuto prima della "caccia alla guest house", giusto il tempo per un buon chay che qui e' proprio il caso di dire che ti rimettono al mondo!
Grazie ai consigli di una simpatica ragazza giapponese incontrata a Yazd (Iran) riusciamo a muoverci con destrezza prendendo al volo il bus n.3 per scendere alla fermata di Regal Chowk, dove a pochi metri troviamo la nostra "Regal Internet Inn Guest House".
Si respira India gia' da qui, nella cucina, nell'abbigliamento delle persone, nelle strade.
La prima cosa che ci colpisce salendo sull'autobus e' che e' diviso in due zone: 1/3 riservato alle donne (davanti) e 2/3 per gli uomini, ben separati da una grata di ferro, dalla quale solo al controllore e' permesso passare.
Il che lascia perplessi, se poi vogliamo proprio vederci qualcosa di positivo...beh, diciamo che cosi' le donne si evitano il rischio di essere importunate.
Se invece vogliamo essere sinceri...questa mania di separare sempre le donne dagli uomini ovunque (nelle chiese, nelle scuole e nei luoghi pubblici dove ormai lo fanno
La mitica sufi night
Un infinito susseguirsi di pulsanti ritmi ed emozioni di loro) e' un po' triste.
E' come dichiarare tacitamente che gli uomini sono tutti maniaci e le donne delle povere mentecatte incapaci di intendere e di volere (e di difendersi) da tenere al riparo (da chissa' cosa poi!) in un angolo.
Ma forse (speriamo) le ragioni sono altre e la nostra cultura troppo diversa per poter comprendere tutto cio'.
Torniamo a noi, arrivati in guest house veniamo accolti da Michel e Wendy, i due fratelli olandesi con i quali abbiamo attraversato il confine fino a Quetta, che piacere!
Ci dicono che c'e' anche il simpatico Sebastian che ancora dorme beatamente e stasera dovrebbero arrivare anche Marcello e Carolina con il loro van.
Insomma alla fine ci si ritrova sempre piu' o meno con le stesse persone e la cosa divertente e' che tutti si va nella stessa direzione: l'India.
Conosciamo alcuni nuovi simpaticissimi "compagni di viaggio".
E' bello trovarsi a far parte di questa sorta di comunita' di persone con le quali scambiare esperienze, consigli e tempo.
Da quando siamo partiti dalla Cappadocia in poi, quindi dall'est della Turchia fino a qui (ultima citta' ad
est del Pakistan a due passi dal confine con l'India) il numero di turisti in giro si e' decimato e come dicevo prima 9 su 10 seguono lo stesso itinerario.
Il che se da una parte e' piacevole, perche' in un certo senso si fa branco cercando di muoversi un po' insieme, o magari dandosi appuntamento alla destinazione successiva, dall'altro lato toglie al nostro spirito (in buona parte) quel senso di avventura o di eccezionalita' che con la nostra immaginazione gia' non vedevamo l'ora di assaporare.
Insomma come se stessimo facendo la cosa piu' normale del mondo!
Questo ci ha fatto riflettere, perche' forse e' proprio cosi', voglio dire cosa e' normale? O cosa invece e' speciale?..."da che punto guardi il mondo tutto dipende"...
E questo e' stato un insegnamento anche nell'approccio con persone di cultura diversa.
La nostra societa' ci insegna che NOI siamo i "normali" e tutto cio' che e' diverso dal nostro modo di vivere e' quindi, di conseguenza, "strano".
Quante volte abbiamo pensato agli iraniani o ai pakistani come a delle persone pericolose senza pensare che per lo stesso principio anche noi allora dovremmo
essere pericolosi agli occhi loro.
E cosi' nascono i pregiudizi, ed e' cosi' che ci ritroviamo dall'Iran al Pakistan da centinaia a poche decine di persone in viaggio.
Poi esiste la realta', la nostra ovviamente, che racconta di persone dolcissime, curiose di noi, del nostro modo di vivere e di pensare, con un gran gran senso dell'ospitalita', che si fanno in 4 per aiutarti e per rendere il tuo soggiorno a casa loro INDIMENTICABILE.
La prima cosa che risponderemmo alla domanda "cosa ti e' rimasto di piu' nel cuore?" e' senza dubbio "LA GENTE!!!".
La sera del nostro arrivo partecipiamo alla fantasmagorica "sufi night".
Migliaia di persone si riuniscono ogni giovedi' presso un tempio che sorge sulla tomba di uno dei piu' noti "santi" sufi e al ritmo incessante delle persussioni e grazie a delle estenuanti danze a base di rotazioni del corpo e violente oscillazioni della testa raggiungono uno stato di estasi.
Il pubblico e' esclusivamente composto da uomini!
Quello che colpisce e' anche il fatto che ognuno di loro fuma quantita' di hashish incredibili! Mai nella nostra vita abbiamo assistito ad una tale concentrazione
(e si' che se sono viste...)
Rimaniamo fino alla fine rapiti dall'atmosfera, dai ritmi e dalla situazione in generale, MOLTO particolare; un'esperienza indimenticabile!!!!
La pigrizia si impossessa di noi anche a causa della necessaria riabilitazione fisica e la nostra guest house e' il luogo ideale per oziare con piacere.
La sera successiva poi viene anche organizzato un concerto dentro la guest house nel corso del quale veniamo conquistati dai ritmi vorticosi e ci lanciamo in intrepide danze!!!!
Da sottolineare il fatto curioso che il cantante del gruppo e' la copia sputata di Giovanni (di Aldo, Giovanni e Giacomo) quando fa il sardo; non riusciamo a tenergli lo sguardo addosso per piu' di due minuti che ci viene cosi' tanto da ridere da sembrargli (pensiamo) degli autentici idioti.
La visita della citta' vecchia il giorno seguente poi e' un capitolo a se.
E' come teletrasportarsi nel passato, in un mondo fatto di piccoli spazi in cui si incunea vorticosa la vita quotidiana dei suoi abitanti.
Ci perdiamo volentieri fra queste strette vie, facendoci guidare dal colpo d'occhio o da un profumo per poi riemergere diverse ore dopo
Lahore Old City
Che meraviglia la vita in questi vicoli strettissimi e pieni di gente ed attivita' di fronte al famoso forte moghul di Lahore.
La visita del bel forte e della stupenda moschea Bashahi che sorge giusto di fronte si svolge al tramonto con la luce dorata del Sole che irradia tutta la scena dandogli un bellissimo tocco di colore e di magia.
La mattina seguente decidiamo di fare un picnic in uno dei numerosi parchi insieme alla nostra allegra compagnia di viaggiatori.
Il relax dura ben poco in quanto in meno di un'ora siamo circondati da decine di persone curiose.
Piano, piano il nostro gruppo si dilegua; Ermanno invece attacca la chiacchiera con alcuni di loro che si protrarra' (lui dice) per le seguenti 5 ore!!! (giusto per non smentire la sua indole di PR, quanto je piace 😊!!!).
Si parla delle relazioni fra Oriente ed Occidente e della situazione politica di oggi confrontando le proprie opinioni con chi vede le stesse cose dalla "altra" parte.
Queste sono le cose che arricchiscono e quelle per cui, piu' di ogni altre, vale e varra' sempre la pena viaggiare !!!
E' ora, proprio dietro l'angolo, ci aspetta la Grande Madre India a braccia
Dentista on-the-spot
Non manca assolutamente nulla in questo studio all'aria aperta, ah si la sala d'attesa... aperte!
Advertisement
Tot: 0.202s; Tpl: 0.015s; cc: 18; qc: 116; dbt: 0.1039s; 1; m:domysql w:travelblog (10.17.0.13); sld: 1;
; mem: 1.4mb
ale
non-member comment
ciao
ciao belli... state benissimo. ma i sufi come sono stati? ivan ne parla ancora e vederli in video è incredibile figuriamoci dal vivo... baci a presto...ah ma ale sta meglio vero?