Nel cuore dell'impero

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Mosca e' essenzialmente una citta' di simboli del potere; dopotutto, per oltre 70 anni, da qui si e' governato su meta' del globo terrestre. Fortezze, palazzi, chiese, statue e strade, tutto qui incarna il potere sovietico che ha riunito sotto il suo dominio popoli e nazioni dall'Europa al profondo dell'Asia, fino ad un bel giorno di Dicembre del 1991. Crollato l'impero, ridimensionato il potere, Mosca rimane comunque una grande metropoli cosmopolita dove e' tuttora molto facile riuscire ad incrociare alcune tra le piu' belle ragazze orientali del pianeta. E allora: piu' Europa o piu' Asia? Dove puo' essere collocata esattamente? Qui ormai il capitalismo sfrenato del XXI secolo ha preso il sopravvento sull'economia pianificata del XX, in uno stridente contrasto tra la sfacciata ostentazione dei simboli del lusso e la tenace resistenza dei relitti di un glorioso passato; solo una recente svalutazione del rublo ha riportato i prezzi verso il basso ed ormai da qualche anno non e' piu' una tra le citta' piu' care al mondo.

Spinto dalla scorsa torrida estate italiana, decido di affrontare il grande inverno russo e, accecato dai soliti pregiudizi ormai ben radicati nel nostro popolo, mi ritrovo a girovagare per i viali di Mosca imbottito di strati su strati di indumenti termici ma, essendo in realta' solamente all'inizio della stagione invernale, le temperature non sono poi cosi' clamorosamente basse e tutti qui mi danno l'impressione di fare ancora affidamento sul loro (sempre elegantissimo) guardaroba autunnale. Ecco! Come temevo ho finito per ricalcare le orme di quei due famosi attori arrivati a Milano in un giorno d'estate bardati di tutto punto con pelliccia, guanti e cappello.

Non mi resta di sperare che su Nord faccia almeno un o piu' freddo.....

P.S.: dovro' essere per forza breve perche' qui in Russia sembra che gli internet cafe' scarseggino, o forse piu' semplicemente sono io che non riesco mai a trovarne nemmeno uno....

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