God's own country


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India's flag
Asia » India » Kerala » Kochi
January 18th 2008
Published: January 19th 2008
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Dopo lo slogan dell'ufficio turistico indiano "IncredibleIndia", qua in Kerala si legge dappertutto la scritta
God's own country, grazie alle parole che Paul McHartney lascio' nel registro del suo albergo a Kumarakom
in un viaggio recente nel Kerala e che evidentemente lo tocco' molto.
Effettivamente qui nelle famose e anche turistiche backwaters il paesaggio lascia a bocca aperta e la vita sembra idilliaca; sonnolenti villaggi attorno a un sistema di canali navigabili che si estende per 900 km, gente cordiale e allegra. Sembra di essere lontani dalla confusione, dalla sporcizia e dalla miseria di altre zone dell'India, soprattutto dalle citta'.
Bisogna dare una ridimensionata, non siamo proprio in Svizzera (soprattutto per la pulizia nel lato negativo, ma anche per l'allegria della gente e i colori nel lato positivo), casomai ci avviciniam di piu' all'Emilia Romagna anche per le onnipresenti bandiere rosse!
Un giornalista Italiano, Federico Rampini, che ha appena scritto un libro "la speranza indiana", dice che il Kerala e' un singolare esempio di benessere senza ricchezza.
A proposito di libri famosi, qua siamo anche vicini al villaggio dove e' cresciuta Arundathi Roy, l'autrice del Dio delle piccole cose, che e' proprio ambientato qua, e a vedere questi posti ora ritornano in mente le parole e le immagini del libro.
I giorni scorsi siamo stati impegnati, abbiamo avuto una intensa vita culturale, proprio in questo campo il Kerala e' diverso dagli altri stati e ci siamo sbizzarriti a fort Cochin, un antico quartiere dove sono passati un po tutti nel corso della storia: portoghesi, olandesi, ebrei e ovviamente inglesi.
In un teatrino di bambu', gestito da un signore, Sujee, con una passione viscerale per l'arte abbiamo visto il katakhali, il teatro indiano che narra in maniera moooolto particolare le vicende dei piu' famosi poemi epici indiani, diverse danze classiche e concerti di musica tradizionale del sud e nord India. Si quella con il sitar, le tabla....e altri strumenti stranissimi che sembrano usciti da un negozio di antiquariato!
Poi ci siamo imbattuti nel festival degli elefanti di Ernakulam, sembrava una festicciola qualunque e invece nel giro di mezz'ora sono apparsi 7 elefanti bardati a festa, suonatori di tamburi, trombe e flauti, seguiti da una miriade di fedeli. Il tutto accompagnato da fouchi d'artificio in una confusione folkloristica tipica del sud!
Al sud, si sa, sono sempre piu' "vivaci"!
A propostito di elefanti, finalmente nel parco naturale del Wayand siamo riusciti a vedere i tanto attesi Elefanti selvaggi, che al di la dell' apparenza mite, sono gli animali piu' pericolosi della foresta.
Un ultima considerazione sui trasporti indiani. L'ultimo bus che abbiamo preso era guidato da un invasato, non ci era mai capitato finora, si qualche sorpasso azzardato..ma tutto sotto controllo. Invece il nostro amico autista, gia' incazzato alla partenza ha guidato per 3 ore come se avesse un ferito grave a bordo. Nemmeno le ambulanze vanno cosi' da noi. Praticamente sempre nell'altra corsia, incurante dei pedoni e di chi veniva su nel senso opposto, per fortuna che il bus piu' dei 60 non fa!Dopo lo sconforto iniziale ci siamo rassegnati, anche se i continui colpi di clacson ci trapanavano il cervello. Lui e' il controllore (viaggiano sempre a coppie) sembravano presi dalla smania di arrivare non so dove, guardavano di continuo l'orologio e noi sempre piu' preoccupati. Bisogna prima spiegare come si sorpassa qua in India, prima.
L'autostrada innanzitutto e' una semplice strada a doppio senso, senza spartitraffico, quindi per sorpassare si va inevitabilmente nella corsia opposta. Vigendo la legge del piu' grande, per il bus e' facile, anche in salita o in curve cieche; chi viene dal senso opposto deve farsi
la nostra guidala nostra guidala nostra guida

alla ricerca degli elefanti
da parte andando fuori carreggiata e mangiando un po di polvere o addirittura fermandosi!Il tutto accompagnato da trombe di clacson da stordire anche un elefante.
A un certo punto...nel mezzo della strada di un paesino buchiamo, l'autista e il controllore vano in ansia per il ritardo che si va accumulando, quindi decidono per un cambio gomme lampo: mai visto uno piu' veloce, altroche' box ferrari, con una chiave da 1 metro e un pezzo di legno....
All'arrivo eravamo esauriti...eheheh, ma salvi. Ogni giorno ci stupiscono di piu'!
Ma c'e' anche un lato positivo dei trasporti indiani, ve lo raccontero' la prossima volta perche' siamo in un ashram ora....e tocca andare a dormire!!
Good night


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19th January 2008

hey ragazzi!!!ve la state spassando alla grande no???io ho un problema una epidididimitis che sono super huevo...per il resto tutto ok.vi stiamo aspettando e falta siempre meno..un bacione e a disfrutarrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!bla ti ho mandato un invito a tu mail...ciao belli!!
21st January 2008

heila'
Ciao supercazzola, prepara la cucina che abbiamo bisgno di un piatto di pasta, o un bel bisteccone del palmar, che qua le mucche non si toccano!ti mando una mail per info palmareƱe! A presto

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