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Published: November 26th 2008
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CARMELO
Vista del porticciolo ATTTRAVERSANDO IL RIO DELLA PLATA
Diario di giorni tranquilli Da molti anni non mi chiedo più
quale posto è la mia casa
ho scoperto che la mia casa
è insieme a me dovunque vada
cammino senza legami
ho solo il vento che mi insegue
e il tempo non mi riguarda
perché il tempo mi appartiene.
Modena City Ramblers - Il fabbricante di sogni
E cosi' eccoci giunti al primo spostamento...
Prima di iniziare la mia corsa verso Sud, opto per una piu' tranquilla traversata del Rio della Plata, questo fiume-mare (ancora devo ben capirlo...) che divide Buenos Aires da quella che sara' la mia prossima meta: l'
Uruguay!
Mi trovo dall'altra parte del mondo e anche se l'Uruguay forse non passa per esser la nazione piu' bella e interessante del mondo, vale pur sempre una visita...
Poco piu' di tre milioni di abitanti, un terzo dei quali nella sua capitale... per il resto tanta pampas (vaste distese senza rilievi con vegetazione scarsa intervallata ogni tanto da qualche albero) e piccole sonnolenti cittadine...
L'influenza italiana c'e' e si vede: i cognomi son quasi tutti italiani ed e' facile trovare a tavola gnocchi, ravioli e altri tipici piatti della nostra cucina...
Sebbene stretta in mezzo a due colossi come l'Argentina e il Brasile, questa piccola nazione ci tiene particolarmente alla sua identita'... cio' talvolta porta a qualche contrasto di tipo politico ma soprattutto ad un buon sano vecchio campanilismo nei
CARMELO
Altra vista del canale confronti soprattutto dei cugini porteños...
E cosi' via con frasi del tipo "il nostro mate e' piu' buono del vostro", "qui si sta meglio che da voi", "la nostra moneta e' piu' stabile della vostra", "qua non c'e' disoccupazione"... insomma... avete capito il concetto...
Per arrivare in Uruguay, opto per quella che e' l'opzione piu' interessante ed economica, cosi' qualche giorno in avanti compro il biglietto che mi portera' ad attraversare il Rio della Plata...
Non parto direttamente da Buenos Aires ma da un lussuoso sobborgo ad un'ora di distanza:
Tigre.
Per arrivarci comunque vengono a prenderci in centro a Buenos Aires e qui per la prima volta ho a che fare con quelli che sono i pullman argentini...
Quando il bus arriva c'e' gia' della gente sopra... e tutti dormono!. Da sborone allora mi metto a ridere e faccio una battuta ad una ragazza austriaca che avevo conosciuto durante l'attesa: "ma cos'e', non siam neanche partiti che gia' tutti dormono?". Bene, neanche il tempo di sedermi che anch'io me la ronfo della grossa!!!
Il discorso e' questo: qui ed in Uruguay, i bus son tutti nuovissimi e extra confortevoli!! Ci sono varie classi: si
COLONIA
Della serie tutti i porti dell'Uruguay, ecco quello di Colonia valla dalla 'regular', con la normale poltrona reclinabile, (e addirittura ormai difficile da trovare!!), alla 'semi-cama' (con poggia piedi e ancora piu' reclinabile della poltrona normale), la cama (come la semi ma ancora piu' confortevole), fino ad arrivare alla 'prima classe', dove si vocifera ti servano anche lo champagne e le poltrone siano in pelle umana!!!
Insomma, difficile resistere...
Si arriva a destinazione, si sbrigano le formalita' doganali, ci si imbarca e si attraversa il delta del Rio della Plata, passando attraverso stretti canali e begli scorci, fino ad arrivare in acque piu' profonde...
La traversata, di due ore e mezza circa, ci fa approdare su suolo urugaiano... la mia prima destinazione si chiama
Carmelo.
E' un piccolo e sonnolento porticciolo di 15000 anime... vi arrivo verso le otto di sera... o cosi' credo, visto che con i fusi orari qui non si capisce niente... ah, ok... non si cambia ora... strano, avevo letto diversamente (poi capiro')...
Provo ad informarmi su come arrivare alla mia destinazione: tutti quanti infatti proseguono con un bus diretto alla capitale, ma io ovviamente no...
Chiedo in giro con il mio spagnolo fluente (parlo correntemente tre lingue: Italiano, Inglese, Spagnolo... peccato
COLONIA
Scorcio che lo faccia contemporaneamente!!) e scopro che l'unico bus non parte prma delle 23,00...
La distanza non e' tanta, la strada e' quella... faccio due piu' due e alla fine mi convinco: 'Ma si', vediamo se butta!!'...
E cosi' mi incammino verso l'uscita del paesino, scrivo un grande cartello, mi metto sul ciglio della strada e alzo il pollice: "Uruguay in autostop"!! Sounds good!!
Un'ora dopo sono ancora li'... rimetto il cartello in saccoccia e me ne torno sconsolato ad aspettare l'autobus.. ma va bene cosi', l'importante e' provarci!!
Parto dalla piazza principale del paese, un piacevole parco dove le famigliole vanno in giro portandosi il thermos dell'acqua calda sotto braccio, come usanza da queste parti...
Un'ora dopo sono a
Colonia!
Esco dalla stazione e senza problema trovo da dormire nonostante l'ora tarda... del resto questo e' uno dei posti piu' turistici dell'Uruguay! Perche'? Ma perche' e'... uhm... ehmm... sinceramente nei giorni seguenti non lo capiro'!!!
Scherzi a parte, il Centro Storico di questa cittadina da 22000 abitanti e' stato dichiarato "Patrimonio dell'Umanita'" per la sua storia e le sue vestigia dell'epoca coloniale spagnola.
Durante la notte il tempo e' cambiato radicalmente: al risveglio spira un vento
MONTEVIDEO
Plaza Indipendencia con Palacio Salvo e il Mausoleo di Artigas fortissimo, il cielo e' coperto e fa pure freddo. Faccio il mio giro per le sue strade tranquille, scatto qualche foto, ma quando son stufo di 'sto ventaccio che ti fa girare storto, me ne torno in ostello...
Il giorno successivo, un po' di relax e poi si prosegue per la capitale...
Son due ore e mezza di viaggio: il paesaggio e' sempre lo stesso e dopo un po' piombo di nuovo tra le braccia di Morfeo!
E' domenica e son arrivato a
Montevideo!
Mi sembra di essere arrivato in una citta' dopo lo scoppio di una bomba nucleare: e' deserta!
Prendo l'autobus e me ne vado verso il centro e al secondo tentativo trovo posto per dormire: e' uno di quegli ostelli di nuova generazione dove ti offrono di tutto e di piu': mi affibiano un posto nella camera attacata al bar.. so gia' che mi aspettera' una notte insonne ma del resto non posso lamentarmi dopo tutte le scenate messe in atto per avere un po' di sconto!!
Infatti qui la vita non e' economicissima, anzi, e' piu' cara che a Buenos Aires!
Non e' un problema, tanto avevo gia' preso la decisione di fermarmi il
MONTEVIDEO
Plaza del Entreveco minimo indispensabile per vedere quello che di interessante questa citta' ha da offrire.. e in un paio di ore si vede tutto, tanto piu' che il mio ostello si affaccia direttamente sulla piazza principale della citta':Plaza Independencia, con il suo Mausoleo all'eroe nazionale Artigas e il Palacio Salvo, tempo addietro per lungo tempo il palazzo piu' alto in America.
Altre cose di interesse il Palacio Legislativo, raggiunto dopo una lunga camminata; il lungomare, con la gente che passeggia, sorseggia mate o se ne sta ad aspettare che qualche pesce abbocchi alla canna da pesca...
Insomma, un tranquillo week-end di... tranquillita'!
Ma tutto questo era solo per scaldare i motori: e' passata da poco la mezzanotte e tra poco parte l'autobus che mi riporta a Colonia e da qui il battello per Buenos Aires...
Si ritorna indietro.. si comincia ad andare verso Sud... la Patagonia mi aspetta!!
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Tonino Garofalo
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Welcome Telecom
Che cosa strana ritrovare dopo 5 anni programmi come SIMBA o CRMB, ebbene si sono rientrato nella nostra cara bene amata TELECOM. Quando torni LAMBO? Non seminare figli per il mondo come tuo solito ...