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Published: February 28th 2008
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Io e Nadir siamo rientrati da quasi due settimane dal viaggio in Italia, dopo il
nostro sposalizio del 19 gennaio, e adesso si tratta di "pedalare".
La visita a Lucca di 3 settimane è stata bella e densa di appuntamenti. Temevo che Nadir dopo un pò si stufasse di conoscere gente spesso nuova, parlando italiano, ma si è dimostrata un "animale sociale" di talento. Salvo rari casi in cui eravamo stanchi dalla giornata ed in cui "chiudeva i battenti", Nadir non ha perso colpi nell' approfondire e conoscere la mia mamma, il mio papà, mio fratello e famiglia, mia sorella e famiglia, il gruppo di amici del Villaggio del Fanciullo, di S.Cassiano, degli Sganzeggini, il singolo lupo solitario, gli ex vacanzieri di Rio Branco, il gruppo del Rwanda, cugini vari, ecc...ecc... ecc...
Direi che in molte occasioni ha tenuto piu banco che di me!
Rientrati a Bujari, subito due giorni "de fuego" a
litigare con il muratore: voleva essere pagato senza aver terminato i lavori.
Riferiva che doveva pagare i conti di casa, che il suo aiutante non aveva di che mangiare, ecc.... una lista di eventi "lacrimevoli" mi sono stati fatti presenti, per essere pagato prima della fine dei lavori.
Forte del detto
"Articolo quinto: chi ha i soldi in mano ha vinto" e delle mie passate esperieza Rwandesi, maneggiando soldi con i locali, gli ho chiesto se voleva sentire anche da parte mia una lista di eventi lacrimevoli, oppure voleva tenere la conversazione su toni professionali senza mettere in piazza vite private: il risultato finale comunque non sarebbe cambiato e non l'avrei pagato che a lavori finiti.
Il giorno dopo si è presentato a lavorare presto e devo dire che ha lavorato sodo per due giorni (piastrellato il bagno, trovata una falla d'acqua nel muro e riparata, ecc...) !
La sera del secondo giorno mi ha richiesto di nuovo l'ultima parte dei soldi concordati (1000 reais: 400 euro), ma constatato assieme a lui che mancavano ancora delle cosette, gli è stato risposto "picche". Qualcuno penserà che sono un aguzzino a questo punto. Potrà essere anche vero... ma se non altro sono stato sincero, quando di seguito lui ha affermato che io non lo pagavo perchè non mi fidavo di lui, che pensavo che una volta pagato non sarebbe tornato: "E' vero, non mi fido di lei", gli ho risposto con tranquillità. La fiducia si guadagna con gli anni, ho aggiunto.
Al terzo
giorno ho effettivamente saldato il conto, mancando solo alcuni lavoretti come mettere un rubinetto. Se non venisse nei prossimi giorni a farlo.... ho ancora il suo trapano in ostaggio...
Dopo i tira e molla sulla casa, che comunque penso siano un minimo comune denominatore anche con i muratori italiani, spero prima possibile di partire con il mio
lavoro dei video nelle scuole . Ne ho bisogno. Ho già chiamato Pascal, colui che lo ha adottato finanziariamente, per fare una riunione ed iniziare. Sto incrociando l'incrociabile... altrimenti non mi resta che richiedere i soldi indietro al muratore...riprendendo il travagliato discorso sulla fiducia...
Una cosa che segnalo è l'incentivazione di
turismo eco-solidale in questa parte del Brasile.
Ci sono zone bellissime da visitare, alcune descritte in questo mio travel Blog, e a mio avviso ancora fuori dai circuiti turistici noti.
Con la buona collaborazione di Luca Casotti in loco (contando anche dell'eventuale appoggio di Don Luigi, Padre Massimo e gli altri italiani), l'aiuto della
Cooperativa Ri-Diamo a Lucca e altre persone in Italia, vogliamo dare accoglienza per qualche italiano desideroso di visitare l'Acre in maniera sobria e in condivisione.
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andrea
non-member comment
però...
Complimenti per la casa!!! Spero che da quel terrazzo vi possiate godere fresche serate e magari romantici tramonti... ps: tienti stretto il trapano, non si sa mai... :-)