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Published: October 17th 2006
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CAPPADOCIA BY BIKE!
Turista fai da te?!? No Alpitour?!? E allora 'sti cazzi!!! "VERY TENCHIU!"
Dialoghi semiseri tra un Italiano mafioso e terroristi curdi! Il mondo è un libro,
e chi non viaggia
ne legge solo una pagina.
Sant'Agostino Così, lasciata Ankara, dopo cinque ore di pullman, arrivo in
Cappadocia, e più precisamente a
GOREME Piccolo villaggio di 2000 anime, si trova proprio al centro dell'area che racchiude la maggior parte dei siti più importanti.
E' domenica, e in giro praticamente non c'è nessuno, per cui, per trovare da dormire, mi affido all'istinto: ci son vari cartelli indicanti pensioni, seguo quello che mi ispira di più e ovviamente si rivelerà l'hotel più distante dal centro: pulito, con una bela vista, ha le stanze che son ricavate nella roccia! Ci aggiungi che un letto in dormitorio costa 6 Lire (3 euro), il gioco è fatto!
E la scelta si rivelerà buona, perchè qui farò balotta con gli altri ospiti, per la maggior parte Coreani o Giapponesi, con i quali organizzeremo tanto di party notturno, facendo impazzire il tipo della reception che prima ci caccia dal ristorantino, e poi ci vien a riprendere pure in doirmitorio. Ottima scelta, anche, perchè qui avrò modo di conoscere Christophe, un 39enne francese, grande viaggiatore, con il quale avrò modo di chiacchierare
CAPPADOCIA
Di foto da inserire ne avevo tante.. con tutte le soste fatte a riposarmi!! Eccovi una carrellata.. e scherzare a lungo nei miei tre giorni di soggiorno in
Cappadocia.
Chris si trova al termine del suo viaggio, che in 2 anni e mezzo lo ha portato a vedere tanti Paesi dell'Africa del Medio Oriente, visitando posti che mi han sempre affascinato tantissimo, dei quali ho letto quintali di libri, ma per i quali provo ancora un certo timore. E così, sentendo i suoi racconti, scopri che tutto è possibile, anche visitarli in solitaria come lui, basta solo avere lo spirito giusto e il coraggio di partire. Veramente contento di aver fatto la sua conoscenza, seppure solo per qualche giorno.
Il giorno successivo al mio arrivo, decido che è giunto il momento di entrare nella Storia e di scrivere una pagina di epica nel libro del ciclismo! Adesso, a fianco di nomi leggendari del calibro di
Bartali e
Coppi, ci troverete anche quello del sottoscritto: altrochè
Armstrong,
Basso e compagnia bella! Grazie a me, si può dire che il ciclismo sia tornato ai fasti di una volta, quando scalare montagne e domare strade impervie era per prima cosa una sfida contro sè stessi.
Di mattina noleggio la mia bella mountain-bike (modello
Bianchi, non so se rendo l'idea..), e
CAPPADOCIA
Vista panoramica.. che fatica arrivarci!! parto, tranquillo e beato nella mia ignoranza, con in mano nient'altro se non una cartina della zona disegnata a mano, nella quale tutto sembra vicino e facile da raggiungere.
E così sembra, all'inizio! Lo scenario che si apre al visitatore ha veramente qualcosa di superbo: millenni di erosioni e di eruzioni vulcaniche, han dato vita a un paesaggio veramente affascinante: ovunque ti giri, vedi canyon, gole e surreali formazioni rocciose che somiglian a sculture, da tanto son fantasiose. A seconda delle forme delle roccie, le valli assumon nomi diversi e suggestivi:
Rose Valley,
Honey Valley,
Swords Valley,..
Proseguo speditamente nel mio tour: passo il paesino di
Cavusin, poi è la volta di
Zelve. Al bivio per
Urgup, le cose si complicano: la strada comincia a salire, una leggera ma lunga salita con un paio di tratti più tosti dove mi vedo costretto a scendere dalla bici e spingerla (ma solo per godermi meglio il paesaggio, ovviamente!!). Inizio ad ansimare e a respirare a bocca aperta, il che mi fa ingurgitare migliaia di moscerini che mi perseguitano manco fossi una vacca..
Finalmente, verso le 14,00, arrivo a
Urgup: all'entrata del paese scorgo il cartello con scritto
"Goreme- 8 km": seguo con
CAPPADOCIA
Altra conformazione rocciosa particolare.. lo sguardo la direzione della freccia, e quello che vedo mi fa rabbrividire: un salitone stile rampa di lancio per Marte, che si perde dietro il crinale di una collina!!! Affranto da tale visione, decido di fermarmi a mangiare qui: cerco, cerco, ma non trovo niente di aperto (è pur sempre
Ramazan, come chiaman qui il
Ramadan), così bivacco su una panchina e taffio la mia confezione di biscotti
Biskrem, ormai fidati compagni di viaggio.
Dopo un'ora risalgo in sella e.. un male al culo che neanche le emorroidi!! Faccio il segno della croce, e inizio ad arrancare su per lo stradone.. Pedalo, pedalo,.. ogni centro metri circa, mi invento un punto panoramico perfetto per una bella foto, bieca scusa per tirare un po' il fiato.. pedalo, pedalo,.. e mi vedo sfrecciare i pullmini che portan in giro i turisti, che dai finestrini mi indicano ridendo.. pedalo, pedalo,.. e la salita sembra allungarsi.. quando ormai son sicuro che manca poco a vedere il cartello
"Luna - 4 km": , finalmente arrivo a scollinare!! In cima c'è il cartello
"Goreme- 6 km": praticamente mi son fatto solo 2 km!! E il tutto in 35 minuti e 7000 foto!! Una media non
CAPPADOCIA
E un'altra ancora.. indifferente, direi!
Ma è presto per cantare vittoria, perchè man mano che procedo, vedo che la strada continua a salire, e così sarà, anche se con solo qualche strappo particolarmente duro, per un'altra ora buona, ossia fino all'arrivo a Orthaisar: nel frattempo, le soste aumentano, le foto pure, il sudore non ne parliamo!!
Dopo
Orthaisar, finalmente si scende (e per fortuna, ormai penso di esser già arrivato a quota 8000!!), ma arrivati nei pressi dell'
Open Air Museum di Goreme, la discesa lastricata si fa troppo ripida e così mi vedo costretto a scendere e a farmela a piedi, più che altro per salvaguardare MP3 ( che mi ha accompagnato nella cavalcata) e digitale..
Arrivo in paese verso le 17,00: il tempo di rinfrescarmi nella fontana della piazza del paese, e me ne vado, tutto gongolante per l'impresa appena portata a termine, a fare la doccia. Verso le 19,00 son sul letto che seleziono tra le 14732 foto scattate, quando mi vedo arrivare Christophe: chiacchieriamo, e scopro che lui, a piedi, non solo si è fatto la mia stessa strada, ha visto anche di più!! Ok che in un paio di punti ha preso il
dolmus per spostarsi, ma io ero
TRAMONTO IN CAPPADOCIA
This picture is for Minette: she likes very much the sunsets!! sicuro di aver compiuto l'impresa del secolo.. Ok, vorrà dire che apetterò un altro annetto prima di iscrivermi al Tour de France!!!!!
Il giorno dopo libero il letto, e passo la giornata in panciolle: ho il bus la sera alle 19,00, con il tipo dell'agenzia che mi mette ansia e mi dice di presentarmi anche alle 18,30, che spesso passa molto prima: perfetto, alle 18,30 son in piazza.. risultato: partirò alle 20,20, e con il bus di un'altra compagnia, perchè nel frattempo il mio si è volatilizzato e nessuno sa dove sia!! No problem, comunque, perchè arrivo a
Denizli alle 21,30, e qui devo comunque aspettare le 24,00 perchè parta il bus che mi porterà, in 7 ore, alla mia prima metà nell'est della Turchia, ossia
SANLIURFA Cittadona ad un passo dal confine con la Siria, è una importante meta di pellegrinaggio per tutte le religioni, in quanto luogo dove, in un grotta, è nato il profeta
Abramo: qui si mescolano varie culture, da quella turca a quella curda, per arrivare a quella araba. A dire il vero, a esser così vicini al confine, e dopo averne tanto sentito parlare, mi vien voglia (son come una donna incinta!!)
SANLIURFA
Vista panoramica dal castello di Siria: mi informo, ma nulla da fare.. dovevo pensarci prima, in quanto il posto più vicino dove poter ottenere il visto è Ankara.. va be'.. sarà per la prossima volta!
Faccio conoscenza, nei miei due giorni di permanenza, con soggetti di vario tipo: inizio con il ragazzo dell'hotel dove dormo, con il quale chiacchiererò parecchio, in un miscuglio di Curdo, Turco e Inglese, il tutto amalgamato con tanti gesti e tanti sorrisi: lui continua a darmi del mafioso, io del terrorista! Mehmet ( lo so.. lo so.. è un nome molto comune, da queste parti) si dimostra subito affabile, offre di qua e di là, e l'unico modo che ho per sdebitarmi sarà un servizio fotografico con lui come modello, che servirà per i suoi inchiodi con
Yahoo Messanger, e per il quale mi ringrazierà con un bellissimo "veri tenchiu!"
Il giorno successivo, durante i miei giretti per il
Bazar, conoscerò invece Yusuf, una logorroica guida per turisti che, in mancanza di lavoro, si accontenta di tartassare gli satranieri che incontra con un fiume di parole: la sua presenza comunque si rivelerà piacevole, e con lui, nell'arco dell giornata, a passeggio e a cena, avrò modo di toccare vari
SANLIURFA
Ayn-i Zeliha: una delle due piscine con le carpe sacre argomenti interessanti, dalla politica alla storia di questo strano Paese. Nel corso della giornata visiterò poi i vari siti per i quali mi son fermato qui, e che sitrovan tutti nel quartiere di
Goblasi:
Hazreti Ibrahim'in Dogum, ossia la grotta dove è nato
Abramo; il
Kale, i resti della fortezza in cima alla collina e da qui si gode di una ottima visuale;
Balikli Gol e
Ayn-i Zeliha, ossia le due piscine, con tanto di carpe sacre e relativa leggenda.
Ma è giunto il momento di spostarsi ancora più verso est, ed entrare in pieno in
Mesopotamia, attraversando in bus l'
Eufrate, che però, anche stando con la faccia attaccata al finestrino tutto il tempo, non riuscirò a riconoscere (e poi capirò..), per giungere alla città più grande dell'est Turchia, ossia
DIYARBAKIR Trovato alloggio facilmente all'
Hotel Senar ( che in Turco credo significhi belvedere: praticamente per pettinarmi usavo il riflesso della finestra del palazzo di fronte!!), mi butto all'esplorazione.
Due cose mi prendevan di questa cittadona da due milioni di abitanti: il fatto che si trovasse sulla riva del
Tigri, e che sia sempre stato il centro dei movimenti di resistenza curda. Attualmente comunque la città si può considerare
SANLIURFA
Particolare del cimitero: son posti ricchi di fascino, sapete? sicura, da quando
Ocalan, leader del
PKK, è rinchiuso in prigione, e da quando la polizia, che qui si vede presente in forze, ha ripreso il controllo della città. Nei miei giri comunque non mi accorgo di nulla in particolare, se non per un paio di cose. La prima: girovagando per la parte vecchia (ossia quella all'interno delle cinta murarie di epoca romana, che qui son lunghe 6 km e che son state totalmente ricostruite) son stato preso d'assalto da miliardi di bambini ( si vede che son arrivato in Asia!!), che han inziato a ridere, scherzare, tirarmi per la maglietta, chieder
"money, money", fin quando, in un dedalo di viuzze nel quale era impossibile raccapezzarsi, non mi han fatto segno di non proseguire, facendomi capire, con tanto di gesti a indicare gola tagliata, pistola e zaino rubato, che era pericoloso: dapprima indeciso se scherzassero o meno, ho avuto la conferma che eran seri quando anche un signore mi ha fatto cenno di non andare e mi ha riaccompagnato sulla strada principale.
Il secondo particolare che mi ha dato da pensare, riguarda i negozi di giocattoli: praticamente, le uniche cose che vendon son pistole e fucili giocattolo.. e ho detto
DIYARBAKIR
Un premio a chi, in questa foto, riesce a vedere dov'è il Tigri!! tutto!
Per il resto, il
Tigri si è rivelato una delusione: poco più di un rigagnolo, in questa stagione, mi ha fatto capire perchè non ho riconosciuto l'
Eufrate!
Altro spostamento notturno, l'ultimo in Turchia, e alle 6,00 del mattino mi sveglio che son arrivato a
VAN Città famosa per due cose: i gatti e il lago dal quale prende il nome!
Riguardo i gatti, son ricercatissimi per via del pelo lungo e bianchissimo e degli occhi, che son di due colori differenti, uno chiaro e l'altro scuro! Ma vederne uno è impresa impossibile: son così preziosi, che come dice la LP chi ne possiede uno lo tiene chiuso in cassaforte!!
Già più facile invece, riuscire invece ad ammirare il lago, il più grande della Turchia, e magari dall'alto, come farò il giorno successivo, andando a visitare il
Van Kalesi, ossia i resti di una fortezza risalente all'epoca degli
Assiri.
Costruito su di un costone di roccia, è un ottimo punto per poter ammirare i dintorni, con il lago, che, a seconda dei giochi di luce di questa uggiosa giornata, assume colori sempre differenti: davvero mistico!
Trovo un sentiero per arrivare alle rovine senza passare dalla biglietteria (come avevo
DIYARBAKIR
Particolare della cinta muraria di epoca romana: la LP dice che per estensione è seconda solo alla grande Muraglia!! fatto a
Pammukale.. che barbone che sono!!): a esser sinceri in cima ci rimango poco, ma solo perchè era freddo, non perchè mi stessi letteralmente cagando addosso per le vertigini.. nooo!
Ridiscendendo, passo tutta la giornata a girovagare nei dintorni e ammirare in una pace quasi assoluta il paesaggio, con tanto di mandrie di mucche e di pecore a pascolare, e le montagne innevate in lontananza: insomma, una giornata bucolica, oserei dire.
Anche se le cose interessanti le ho già viste, decido di stare qui ancora un altro giorno: son ormai ad un passo dall'Iran e come sempre, prima di un passaggio di confine, mi prendo una giornata di relax, quasi di decompressione, prima di buttarmi a capofitto in una realtà totalmente diversa, ma che mi prende tantissimo..
Ancora un po', e saprete..
LINKS: cosimoagiro unz l'ospitaliero
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Lambo
Lambo in Asia
ECCOMI!!
Ciao a tutti!! Ringrazio ancora chi mi sta scrivendo, in pubblico e in privato: pazientate un po' che risponderò a tutti!! Allora.. mi fa piacere sapere, caro Pier, che senza di me,vi divertite a man bassa: il prox viaggio me lo finanziate voi, a questo punto.. vi conviene, no?!? Aspetto di avere maggiori info.. cos'è, stai già lavorando per questa estate?( e tu hai già capito..) A SuperAnna: la digitale va alla grande, sai? Mi sta stupendo.. e le batterie han una buona durata, una settimana circa: cmq sì, senza ricaricabili sarebbe stato uno strazio!! Hai scritto che vuoi partire.. hai già deciso x dove? A Fabio:mi piacerebbe aggiornare il blog più spesso, ma devo dedicare gran parte del mio tempo a rispondere alle domande di Nicola su come inserire commenti!! Riguardo Casaro, non avevo dubbi.. pensa che avevo preso in considerazione di fargli un corso, prima di partire, ma avrei dovuto rimandare la partenza di un paio di anni: a proposito, mette ancora il formaggio vicino al mouse?? Che bello sputtanare Casarone in mondo visione.. quasi quasi lascio stare questo blog e ne apro uno solo x lui, dove possiamo prenderlo in giro tutto il tempo.. tanto lui è troppo impegnato per leggere!! Ora vi saluto tutti!! Ciao e alla prox!!