GIORNO 48: BENVENUTI IN IRAN


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October 31st 2006
Published: November 9th 2006
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ANCORA UN PO' DI TURCHIAANCORA UN PO' DI TURCHIAANCORA UN PO' DI TURCHIA

Vista dal bus che mi porta in Iran

LO STATO CANAGLIA


A proposito di terroristi e bombe nucleari






Se per voi il mondo
è un luogo prevalentemente
ostile, allora lo sarà.


Ed Buryn



E così è giunto il momento di trasbordare..
Alle 9,00 mi presento nell'agenzia dove ho prenotato il biglietto per l'Iran: la patenza è prevista per le 9,30, ma non si vede l'ombra di un bus fino alle 11,30! No problem, comunque.. l'importante è che tutto vada come deve andare alla frontiera.
Il viaggio mi regala degli scorci di una bellezza straordinaria: il paesaggio, qui nell'estremo est della Turchia, è di una bellezza mozzafiato: montagne che si stagliano sullo sfondo di vallate aride e selvagge, con paesaggi desertici ma mai banali.. la presenza dell'uomo si fa sempre più rara man mano che ci si avvicina all'Iran e lungo la strada si incrociano soltanto camion che trasportan merci di ogni tipo (penso più o meno legalmente) da una parte all'altra del confine: i villaggi son piccolissimi, una serie di case e negozietti lungo la strada, che fungon più che altro da punti di ristoro per i camionisti.
Il bus è praticamente vuoto, siamo in tutto sei persone, e io sembro un Giapponese a Firenze, fiondandomi da un finestrino all'altro alla ricerca
E ADESSO IRAN!E ADESSO IRAN!E ADESSO IRAN!

Paesaggio subito dopo il confine..
della vista più bella e della foto migliore..
Finalmente si arriva al confine! Si scende dal bus, e si va verso gli uffici dell'immigrazione: lato turco, e poi lato iraniano, dove i poliziotti mi squadrano come se avessi il passaporto di Giove! Esiston due posti di confine, tra Turchia e Iran: quello principale si trova più a nord, mentre in questo, dove mi trovo io, si vede che non son molto abituati a vedere stranieri.. i doganieri si passan il mio passaporto manco fosse una bomba.. secondo me non san che fare.. alla fine mi fan compilare un modulo, mi chiedon se ho con me del whiskey (severamente bandito da queste parti!), mi fan un bel timbro e via!! Son entrato in Iran!
Un'altra cinquantina di chilometri e un posto di blocco, e arrivo a

ORUMIYE

Allora.. sarà per via del Ramazan, che con i suoi digiuni si fa sentire, sarà per il viaggio in bus, durato sei ore, sarà per non son bene cosa, ma quando arrivo, mi trovo totalmente spiazzato!! I passaggi di confine son sempre momenti di particolare: in poco tempo ti devi abituare a gente diversa, ad un'altra lingua, un'altra moneta, prezzi, abitudini e
GHAZVINGHAZVINGHAZVIN

Particolare dell'entrata del mausoleo Emamzad-yè Hussein
consuetudini differenti..
Io praticamente arrivo senza soldi, senza un itinerario (devo ancora decidere se proseguire o fermarmi qui una notte), ma soprattutto senza avere la minima idea di dove mi trovo!! Infatti la mia LP non parla di Orumiye, così non so neanche quanto sia grande, se ci sian hotel a buon mercato, dove possa cambiare.. insomma.. non so proprio che fare!! Comincio a girare per l'autostazione e raccogliere informazioni, ma nessuno qui spiccica una parola di Inglese!! Aiuto!! Gironzolo, gironzolo, e alla fine prendo la mia decisione; esco, e mi butto praticamente nelle mani degli aguzzini peggiori al mondo! Altrochè avvoltoi.. dove c'è una carcassa d'uomo, stai pur certo che lì vicino c'è un taxi driver!! Una preda come il sottoscritto è molto ambita da queste parti, così praticamente mi si fiondan addosso tutti.. io scelgo quello che mi sembra più onesto (una parola grossa, per questa categoria..), mi faccio il segno della croce, e via!
L'autista mi fa fare il giro della città per un'ora abbondante, prima di trovare un hotel economico, che alla fine si rivelerà quasi più economico del suo conto.. un buon inizio, direi!! E se poi agiungiamo che non son riuscito neanche a trovare
TEHRANTEHRANTEHRAN

Si narra che questa sia la via più lunga al mondo: una ventina di km! E questo la dice lunga sulla grandezza di Teheran!
da cambiare, va proprio alla grande!!
Il giorno successivo, dopo una bella e sana dormita, tutto si fa più semplice: cambio, faccio conoscenza con i tipi del mio hotel, che mi offriranno teiere di chay e che mi insegneranno le mie prime frasi in Farsi.
Il primo impatto con l'Iran è strano: le donne son tutte, seza eccezioni, coperte.. e questo lo sapevo.. ma quello che non sapevo è che basta imbucarsi in una lukanta, come quella del mio hotel, per trovare decine di avventori bere, mangiare e fumare come Turchi, in pieno Ramazan, alla faccia del rispetto delle regole!!!
Alla fine saluto tutti (in poche ore son diventato una celebrità!!) e me ne vado verso l'autostazione.. avete mai preso un taxi collettivo in Iran? No? Bene.. prima cosa, devi trovare il lato della strada giusto: ogni taxi infatti va verso una determinata direzione; seconda cosa, quando questi rallenta, devi urlargli la destinazione (nel mio caso terminal); terza cosa, devi combattere con altre otto persone che, quando il taxi si ferma, apron le portiere, si catapultano all'interno, riempiendolo fino all'orlo, e lasciandoti lì come un ebete, perchè tu hai zaini e bagagli vari e non puoi certo esser agile come
TEHRANTEHRANTEHRAN

Particolare di uno dei vari murales che si posson ammirare sul muro di cinta della ex-ambasciata americana.. foto dedicata a Fabio!
loro; quarta cosa, devi interrogarti tutto il tempo su quanto dare al taxista, in quanto i locali lo sanno, ma tu non ne hai la minima idea!! Così cerchi di guardare quanto pagan loro, cominci a sudare, cerchi di capirci qualcosa (qui si paga in Rial, ma tutti parlan di Toman, tanto per facilitare la vita!!) e così ti affidi alla buona sorte!
Arrivato a destinazione al terminal, per farmi capire, applico il mio nuovo metodo: tiro fuori il mio blocco e comincio a leggere, in un Farsi molto maccheronico, le frasi che mi ero trascritto, del tipo "Quando parte l'autobus?", "Quanto ci mette?", "Quanto costa?"! Intorno a me si forma un capannello di persone, mi guardan prima stupite, poi si metton a ridere a squarciagola, facendosi in quattro per capire!
Risultato: dopo undici ore di bus notturno, arrivo alla destinazione scelta, ossia a Ghazvin.
Arrivo è una parola grossa.. alle 6,00, tutto bello assonnato, vengo scaricato in mezzo alla strada, subito dopo l'uscita dell'autostrada: il bus infatti prosegue per Tehran, per cui salgo su un taxi collettivo (son dovunque, qui in Iran!! Tra un po' me li ritrovo anche in camera!!) e raggiungo la città.
E' presto, e praticamente
TEHRANTEHRANTEHRAN

Tanto per non perdere il vizio di andar per cimiteri, questo è quello dei caduti nella guerra Iran-Iraq
in giro non c'è anima viva: meglio, così non vengo assalito dai soliti taxisti! Arrivo all'hotel che la mia LP indica il migliore tra gli economici, busso una mezz'ora abbondante fino a quando il ragazzo della reception non si sveglia e.. "Full"! Mannaggia! Per strada avevo visto una guest house, scuoto la porta per un'altra mezz'ora e.. "Full" (anche se al riguardo ci credo poco.. secondo me non mi volevan in quanto straniero..)! Ma porca! Mi rimane solo una possibilità economica e.. qui il tipo si inventa un prezzo assurdo per una stanza tutt'altro che da hotel di lusso! Dico di no, faccio per andarmene, il tizio cala il prezzo, ma ormai mi son già girati e ho preso la mia decisione: torno al primo hotel, dove il ragazzo mi sembrava un po' più disponibile, lascio il bagaglio, e trasformo questa meta in una gita giornaliera, durante la quale vedrò tutte le cose che questa città ha da offrire: il mausoleo di Emamzadè-yè Hussein, risalente al 16esimo secolo, con il suo interno tutto piastrellato di specchi, e la Masjed-è Jamè, una moschea dell'11esimo secolo, sotto restauro (qui in Iran i restauri son all'ordine del giono, mi sa.. ovunque, trovi impalcature
KASHANKASHANKASHAN

Madrasè-yè Agha Bozorg.. solo a scrivere il nome ci metto tre ore.. capito perchè edito a rilento??
o cose varie che ti rovinan le foto!!).
Gironzolo un po', lasco stare l'idea di fare escursioni varie nei paesi limitrofi indicati sulla LP (prima ci devo capire qualcosa, riguardo 'sto Iran!!), e verso le 15,00, me ne vado all'autostazione, dove rimetto su il mio siparietto di cabaret, faccio ridere un po' di persone (prima o poi faccio pagare il biglietto, ho deciso!!), e prendo il mio bel bus che in un paio di ore, mi porterà nella capitale, ovvero

TEHRAN

Immaginatevi una bella città, vivibile, fatta su misura per l'uomo, con parchi, bei palazzi, facile da girare, con mezzi di trasporto efficienti,.. poi immaginatevi tutto il contrario: benvenuti a Tehran!! Il colore predominante è il grigio: grigie le strade, che l'attraversano in tutte le direzioni, larghe come autostrade e con un traffico infernale; grigi i palazzoni, stile casa popolare russa; e grigio il cielo, con una cappa di smog tipo nube di Chernobyl!
In questa cittadona da 12 milioni e passa di persone, il caos è all'ordine del giorno: capirci qualcosa penso sia praticamente impossibile per gli Iraniani stessi e districarsi in mezzo al traffico mostruoso è impresa delle più ardue..
Se qualcuno crede che l'Iran sia
KASHANKASHANKASHAN

Particolare del muro di cinta della città vecchia
un posto pericoloso, qui ha la conferma delle sue teorie: una delle imprese più avventurose, infatti, è l'attraversamento di queste stradone a più carreggiate, con auto, bus e moto che ti arrivano da tutte le parti, fregandosene altamente di semafori e sensi vietati.. nei miei giorni di permanenza, assisterò a ben quattro botti: niente di grave, per fortuna, ma son la riprova di quello che un signore mi ha detto: in Iran, ogni anno, muoion per le strade la bellezza di 27000 persone.. e ci credo io!!!
E se qualcuno avesse ancora dei dubbi circa la pericolosità di questa città, ecco altri due fattacci che mi accadranno qui: il primo riguarda un carretto trainato a mano da un ragazzo che, nel tentativo di schivarmi (ero tranquillamente seduto su un muricciolo sul marciapiede, a guardare una foto appena scattata..), mi rovescia addosso vari scatoloni. Volendo salvare la mia digitale, metto una mano per tenere lo scatolone, ma questi si rivela troppo pesante e così mi spappolo il mignolo contro lo spigolo in metallo del muricciolo. Sarò comunque prontamente medicato da una bella ragazza, che lavora in un ufficio lì vicino: mi fa lavare la ferita, mi da cerotti e salviette, e
SULLA STRADASULLA STRADASULLA STRADA

Vista dalla macchina di Omid, sul tragitto per Niasar.. e scusate il vetro sporco..
intanto mi parla in un Inglese perfetto, con io che, con la faccia da ebete di circostanza, non riesco a rispondere altro se non "Thank you, thank you.."..
L'altro fattaccio, invece mi succede il secondo giorno. Premetto una cosa: normalmente, in tutti i Paesi, sarebbe meglio evitare di scattare foto a qualsiasi sito che possa avere una qualsiasi valenza di tipo militare, tipo frontiere, aeroporti, stazioni, palazzi ministeriali,.. questo ovviamenter vale ancor di più pr uno stato chiuso come l'Iran.. be', ben conscio di questo, gironzolo alla ricerca del National Museum (ho saltato il Topkapi a Istanbul, questo mi tocca!!), scorgo una bella facciata, con un ampio cortile, scatto qualche foto, entro, vado in giro, poi vedo un bel palazzo, scatto un'altra foto, e mi vedo uscire uno della sicurezza tutto infuriato che mi urla qualcosa: vien da me, mi chiede la macchina, gliela do, guarda le foto, mi fa cancellare l'ultima, e poi, con un sorriso, mi chiede scusa e mi dice "no photo": stavo fotografando il Ministero degli Esteri!! Della serie andiamocela a cercare!!! Se poi ci aggiungiamo che il National Museum è attualmente chiuso per restauro,.. iniziam proprio bene!!
Passo i primi tre giorni nell'hotel più a
NIASARNIASARNIASAR

Una cascata nel deserto!
buon mercato che son riuscito a trovare, poi una bella mattina incontro un ragazzo indiano, che mi dice che nel suo hotel c'è un dormitorio e che è pieno di viaggiatori di ogni dove: ma ben venga! E' da una decina di giorni che non ne vedevo!! E proprio qui, una volta fatto il cambio, farò la conoscenza di un sacco di persone, chi qui per business, chi in viaggio verso est, chi verso ovest: insomma, sembra proprio un crocevia, dove la sera poter scambiare informazioni utili per il prosieguo del viaggio, tra una tazza di chay e l'altra!
In questi giorni a Tehran, visiterò il Museo dei Gioielli, situato all'interno del caveau di una Banca: una volta entrati, sembra di esser in un film! I pezzi forti son un mappamondo di 34 kg, ricoperto di 51366 pietre preziose , e il Sea of Light, che con i suoi 182 carati è il più grande diamante rosa del mondo. Sarà che per me queste son soltanto pietruzze per le quali son morte migliaia di persone, ma la visita non si rivelerà nulla di particolarmente interessante..
Tra le varie altre cose che vedrò, l'Azadi Monument; l'ex ambasciata americana, oggi sede del
NIASARNIASARNIASAR

Vista dall'alto della vallata, con particolare del Tempio del Fuoco Zoroastriano
centro di addestramento delle Guardie della Rivoluzione, e ora famosa per i giganti murales anti americani dipinti sul muro di cinta; il Bazar, non particolarmente bello; la Madrase Masjed-è Sepahsalar, la moschea pù grande della città, e molto affascinante; il Mausoleo di Khomeini, immenso ma ancora lungi dall'essere finito (il salone dove si trova la tomba, causa lavori in corso, sembra più una fabbrica che un luogo di preghiera). E poi parchi (le uniche oasi dove staccare un po' di tempo dal frastuono infernale del traffico), e ambasciate: sì, perchè proverò, senza successo, a richiedere qui il visto per l'India (richiedon biglietto aereo e lettera della mia ambasciata, che quest'ultima il pomeriggio stesso non mi rilascerà).
Ma ora basta, dopo cinque giorni, è giunto il momento di un po' di tranquillità, così mi rimetto in viaggio, direzione sud, destinazione

KASHAN

Vi arrivo alle nove di sera e come solito, vengo scaricato in mezzo alla strada. Ci metto due ore a capire dove mi trovo: guardo la piantina della LP, e non ci capisco nulla; chiedo della piazza Motahhari, dove dovrebbe trovarsi l'hotel più economico, ma nessuno sa dove sia, e così mi fan dirigere verso il boulevard omonimo.
FOTO RUBATAFOTO RUBATAFOTO RUBATA

Dopo questa, credo di aver un posto assicurato alla C.I.A: questo è il sito tanto contestato dove stanno sviluppando il nucleare!!
Passa il tempo, poi alla fine prendo un taxi, arrivo all'hotel e.. "Full".. Noooo!! Ancora?!? Il problema è che è appena finito il Ramadan, finalmente, e adesso ci son tre giorni di festa, per cui la gente se ne va in giro, e occupa le mie stanze!!! Esco sconsolato, non so che fare, poi incontro un bimbo obeso, che mi prende per mano, e mi porta alla guest house di suo zio, 30 mt più in là: gestita da un Curdo, mi vien in mente che me ne aveva parlato un signore tedesco a Tehran. Entro e.. "Full".. e vai!! Poker!! Comunque il tipo si dimostra disponibile, e per la prima notte, in attesa che si liberi una stanza, mi fa dormire nello sgabuzzino, con tanto di bici, dove di solito dorme lui con il figlio, a ridosso dell reception: perfetto, non chiedo di meglio.. è anche più economico!!
Il giorno successivo, vado in giro per la città e visito le varie case storiche, a dir il vero niente di eccezionale, e la già più interessante Madrase-ye Agha Bozorg, una vecchia moschea restaurata, ora anche scuola teologica. Poi, quando arrivo alle mura della vecchia cittadella, nel parco adiacente faccio conoscenza
IRANIAN FRIENDSIRANIAN FRIENDSIRANIAN FRIENDS

Omid and Feri by night.. thank you very much!!!
con due coppie iraniane, di Esfahan, ora qui in vacanza: mi invitano a stendermi sul prato con loro, così, quasi per gioco, inizia quella che si rivelerà una delle più belle esperienze che avrò la fortuna di vivere in Iran: infatti stringiamo subito amicizia, chiacchieriamo a lungo, poi ci spostiamo e andiamo a vedere il vicino Bazaar. Ali e Zari, e Omid e Feri (questi i diminutivi) saranno una fonte importante di notizie, per sapere come vivon la situazione attuale i giovani iraniani. A cena (ovviamente offerta da loro.. impossibile rifiutare!!) mi diverto a fargli domande, e son contento di poter sentire pareri contrapposti: Ali e Zari son infatti più conservatori, anche se non amano il governo attuale e la politica, ma si trovano d'accordo sull'uso del velo e delle tradizioni musulmane; più libertini invece Omid e Feri, con lui che ha parole di fuoco per tutti (odia visceralmente i mullah, che chiama terroristi, e tutti i vari divieti religiosi), e con lei che gira con un crocifisso al collo e ha letto la Bibbia e le è piaciuta tantissimo.
La sera mi accompagnano all'hotel, e ci diamo appuntamento per il giorno dopo: hanno infatti finito la breve vacanza, e
ESFAHANESFAHANESFAHAN

Vista di una porzione della piazza Emam Khomeini, con sullo sfondo la Masjed-è Emam
si accingon a tornare a Esfahan, che guarda caso è anche la mia prossima destinazione.. perfetto per scroccare un passaggio e poter stare in loro compagnia!
L'indomani mattina, ci mettiamo in moto prestissimo e, prima di prendere la direzione di Esfahan, andiamo a visitare i dintorni di Kashan, con Ardehal, dov si trova il Mausoleo di un famoso poeta, e Niasar, una specie di oasi nel deserto con tanto di cascata e templi zoroastriani. La giornata scorre piacevole, con tanto di colazione a pic-nic, e pranzo ovviamente di nuovo offerto da loro.. comincio a sentirmi un po' troppo scroccone, ma non c'è verso di dir di no!! Tante chiacchiere, tante risate, ma si è fatto tardi, così non riusciamo ad arrivare ad Abyaneh: poco male, perchè comunque qualcosa di molto particolare riuscirò a vederlo: nei pressi di Niasar, infatti, dall'autostrada, i miei amici mi indicano una serie di caseggiati: è il sito tanto incriminato dove l'Iran sta arricchendo l'uranio, al fine di raggiungere la fissione e l'eventuale energia nucleare! Faccio domande, e le loro risposte son talmente innocenti, che mi vien proprio voglia di credergli: questo Iran nopn può proprio considerarsi pericoloso, ai miei occhi! Riesco anche a rubare un
ESFAHANESFAHANESFAHAN

Chehel Sotun Palace, costruito anche questo dallo Shah Abbas, e ubicato al centro di un piacevole parco
paio di foto della centrale (chissà, potrei rivenderle a Bush!!) e verso le 19,00, dopo una pausa chay, arriviamo di fronte all'hotel da me battezzato per i miei giorni a

ESFAHAN

Saluto i miei amici, ma non è un addio: ci diamo appuntamento infatti per l'indomani sera, con cena a casa di Omid e Feri come programma!
In hotel ritrovo vari ragazzi già incontrati a Theran, tra i quali Mike, un 42enne Inglese, con il quale passo il resto della serata a consumare i vari regali dei miei amici iraniani, tra i quali mezzo cocomero e la bottiglia di plastica, custodita segretamente da Omid in macchina, che contiene un liquido trasparente che a me sembra tanto grappa!! Sì, avete capito bene.. alcool in Iran!!! Proibitissimo!! Per il consumo di alcool, infatti, da queste parti si rischia grosso: per un Iraniano si parla di mesi di prigione, per uno straniero, invece, la cosa è più semplice, giusto un po' di frustate!!!
Così finisco la serata con altre chiacchiere, una bella e sana bevuta, e la contentezza di tutti i bei incontri che questa terra mi sta regalando!
Il giorno successivo, vado a vedere l'attrazione principale di questa che da
ESFAHANESFAHANESFAHAN

Masjed-è Sheikh Lotfollah, la moschea costruita dallo Shah Abbas per il suo entourage
tutti è considerata la città più bella e amichevole dell'Iran: Meidun-è Emam Khomeini. Una delle piazze più grandi del mondo, offre un colpo d'occhio notevole, con i suoi palazzi, i portici nei quali perdersi nei vari negozietti, e le sue moschee, tra le quali spicca per bellezza la Masjed-è Emam, con il suo portale finemente lavorato e il suo interno ricco di fascino. La città è molto bella: molto più vivibile e meno caotica di Teheran, molto più pulita e con ampi parchi, mi regalerà quattro giorni di relax, nei quli finalmente riuscirò a lavare un po' di roba (e ne avevo bisogno, diciamolo..), a far la conoscenza e chiacchierare con gli altri viaggiatori, ma soprattutto ad uscire con Omid e Feri, che mi inviteranno a cena a casa loro per due sere, e con i quali me ne andro in giro a passeggio un'altra. E proprio queste serate a casa loro, mi regaleranno un quadro più completo di quelli che son gli usi e costumi iraniani, con tanto di cene seduti sui tappeti ad assaggiare la favolosa cucina locale: hamburger una sera, e spaghetti l'altra, che oltretutto non sapevan neanche fossero Italiani!! La prima sera, a casa ci sono
ESFAHANESFAHANESFAHAN

Il Si-o-Se, il più grande dei vari ponti pedestri di Esfhahan, composto da 33 arcate
anche la sorella di lei e il fratello di lui, ovviamente sposati tra loro (qui è tutto normale, anche il matrimonio tra cosanguinei). Non faccio neanche in tempo a metter il piede dentro, che già parto di gaffe: rimasto folgorato dalla visione dei capelli lunghissimi di Feri, qui in versione capo scoperto (ormai non c'ero più abituato, dovete capirmi!!), stringo la mano a tutti, ma quando faccio per darla alla sorella, questa si scosta: le donne non danno la mano agli uomini.. a vai!! Iniziam bene!!
L'ultimo mio giorno di soggiorno, addirittura, Omid viene a prendermi per accompagnarmi in autostazione e per salutarmi: non so veramente come sdebitarmi e ringraziare questa coppia favolosa, che tanto ha fatto per me, senza mai chiedere niente in cambio, per il semplice fatto che qui l'ospitalità è sacra. Gente dal cuore d'oro, che ha tanta voglia di conoscer gente differente, con la quale magari stringere amicizie che dureranno, anche alla lontananza e al tempo..
Grazie veramente, miei cari Omid e Feri, grazie di cuore..

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12th November 2006

noi siamo a Yazd
ciao. Noi da tre giorni siamo a Yazd e visto il magnifico andazzo pensiamo di fermarci per altre due notti quindi bus per Shiraz (Persepolis) e via verso Kerman e Bam Quindi fra circa una settimana (piu' o meno) dovremmo passare il confine con il Pakistan. Qui a yazd c'e' una situazione bellissima e se ancora non ci sei stato vai senza indugio all'hotel Silk Road. Greetings
13th November 2006

Lambo sabato è il mio compleanno, mi ha detto Fabio che ci sei! bene! vieni alle 20.30 da Zanarini che andiamo a mangiare ai Canaletti di Budrio, pensa che Casaro non viene e si è inventato che va al lago di Garda con la sua ragazza!!! io non ci cedo!! ciao

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