Giorno 22: Dal confine a Ghazvin (e dintorni) passando per Tabriz


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Middle East » Iran
November 2nd 2006
Published: November 3rd 2006
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Il bazaar di TabrizIl bazaar di TabrizIl bazaar di Tabriz

alla fieera dell'est per due soldi...
E quindi eccoci in Iran.


Vista fuori e' la terra "dei cattivi" - "dei nemici" - "degli ALTRI - LORO" - "del male" !


Quanto ce ne sarebbe da scrivere... Veniamo dall'interessantissima lettura di due libri: Ryszard Kapuscinki - "Shah in shah" e Vanna Vannuccini "Rosa e'il colore della Persia".

Libri molto istruttivi che offono uno spaccato molto chiaro della realta' attuale del Paese e delle cause che hanno fatto si' che si arrivasse dove si e' oggi.

Il fatto che il Paese soffra di gravi problemi di liberta'per la popolazione non e'una novita'; succede tutte le volte in cui una teocrazia prende il potere ed il libero arbitrio delle persone viene soffocato.

Cosi' come non e'una novita' il fatto che essere donna in Iran non e' facile.

Tutte cose note e su cui si potrebbe scrivere molto ma... ci siamo mai chiesti cosa significhi esattamente la parola democrazia?

E ci siamo mai chiesti fino in fondo se anche noi viviamo in paesi democratici?

Se e' vero che i governi possono essere definiti democratici quando rappresentano la volonta' dei propri cittadini ... allora direi proprio di no...


Poi bisognerebbe chiedersi se anche da noi la donna viene o meno rispettata.

Con la piu' bassa percentuale di donne elette fra i paesi occidentali e una delle percentuali piu' basse al mondo di rappresentanza femminile nei punti chiave della societa' (pubblica e privata), direi proprio di no !!!


Per non parlare poi dell'ampio rispetto decretato alle donne che si evince chiaramente appena si accende un qualsiasi canale della nostra bellissima e culturalmente elevata televisione... gran rispetto non c'e'che dire !!!


Basta va! Mi sono fatto prendere la mano..

Senno' invece che un diario di viaggio diventa una tribuna politica...


Quello che vorremmo dire comunque e'che prima di farsi una QUALUNQUE opinione su QUALUNQUE argomento sarebbe meglio prima vedere con i propri occhi, sentire con le proprie orecchie, saggiare con la propria pelle e non lasciarsi influenzare dalle informazioni che ci vengono date da chi ha interesse affinche' la nostra opionione vada in una certa direzione piuttosto che in un' altra...


Torniamo a noi quindi!


Appena varcato il confine veniamo impressionati dal benvenuto che ci viene rivolto da una simpatica ragazza con ottimo inglese che ci invita nel suo ufficio
Sul treno per GhazvinSul treno per GhazvinSul treno per Ghazvin

I nostri compagni di viaggio
e ci fornisce decine di preziose informazioni di viaggio e augurandoci un "benvenuti e un piacevole soggiorno nel nostro Paese" !!!


E noi che pensavamo di trovare chissa'che ostilita'...

L'intera procedura di passaggio del confine non dura piu'di 20 minuti !


Subito dopo veniamo "presi in consegna" da un simpatico ragazzo che ci aiuta con i bagagli e, facendo il nostro stesso tragitto, ci indica il giusto bus da prendere e poi ci trova un taxi che dal confine ci porta a Maku (distante circa una trentina di kilometri) da dove prendiamo l'autobus per la nostra prima destinazione in territorio iraniano:




TABRIZ


Tabriz e' la citta' piu' grande della parte a nord dell'Iran.

La popolazione e' un misto di turchi, ageri e appunto persiani doc


Come al solito avviene quando ci si trova in posto nuovo servono sempre un buon paio di giorni per capire esattamente il valore del denaro.


Il primo giorno quindi spendiamo il nostro tempo a fare calcoli astrusi e a cercare di imparare le frasi di base del persiano (il farsi) per cercare di creare quel minimo di rapporto umano
All'arrivo a GhazvinAll'arrivo a GhazvinAll'arrivo a Ghazvin

la luce dell'alba saluta il treno che, sbuffante, se ne va
indispensabile per strappare un sorriso.


Il traffico e' intenso e rumoroso e ringraziamo il cielo di venire da Roma per essere cosi' bravi a destreggiarci nelle traiettorie ingarbugliate delle macchine che sembrano non avere alcuna cura del codice stradale, in generale, e dei pedoni, in particolare...


La prima dimostrazione della raffinatezza della guida ci viene data dal nostro taxi che dalla stazione degli autobus ci porta in hotel che, trovando la strada prescelta bloccata, decide di imboccare una strada alternativa.
Peccato che detta strada era contromano!!!
Lui incurante dei clacson delle macchine provenienti dalla parte opposta, svicola di qua e di la'e la percorre tutta fino alla fine.
Bene!!!!


Troviamo un simpatico hotel vicino al centro ed iniziamo la perlustrazione dei dintorni.


Citta' movimentata non c'e' che dire!!!


Il nostro look (barba lunga per Ermanno e velo per Alessia) ci fa mimetizzare alla perfezione fra le strade il che ci permette di girare in piena tranquillita'fra i diversi negozietti curiosi come piccoli criceti !!!


Iniziamo poi la ricerca di un posto dove poter lavare i nostri panni sporchi; impresa che potrebbe a prima vista risultare facile ma tenedo presente che:
- il farsi non utilizza caratteri alfabetici occidentali ma arabi
- il farsi si scrive da destra a sinistra
- il farsi utilizza i caratteri arabi ANCHE per i numeri
capirete bene il delirio...


Una volta trovato il posto infatti non e' stata la cosa piu' facile del mondo far capire che ci servivano puliti entro la sera perche' saremmo dovuti andare via ma il linguaggio del corpo e la mimica facciale hanno fatto il loro lavoro !!!!


Tabriz di per se non ha un gran che da offrire come attrazioni al visitatore-turista, cosa che nonostante il nostro viaggio - come dire - particolare, continuamo comunque ad essere visto che ci fermiamo uno, duo o massimo tre giorni in ogni posto; ci perdiamo comunque con piacere fra le stradine del bazaar, sempre posto ideale per approcciare la vita che scorre vivace come in ogni citta' o paese nel mondo.


In particolare curiosi di vedere finalmente i famosissimi tappeti persiani, decidiamo di intrufolarci in uno degli spazi dedicati a questo prezioso articolo.


Si, perche' dovete sapere che qui in Iran, come del resto anche in Turchia, i bazaar sono suddivisi per categorie merceologiche, quindi tutti gli scarpari da una parte, tutti i verdurari e fruttaroli da un'altra, tutti i ferramentari da un'altra ancora and so on...proprio come la nostra Roma di una volta!!!


Ci divertiamo, entrando in uno dei negozi di tappeti, a farci spiegare come valutarne la qualita': si calcola il numero dei nodi ogni 7 cm.


Ovviamente piu' sono i nodi, piu' il tappeto e' prezioso, si arriva addirittura a 70 nodi ogni 7 cm!!!; inoltre si differenziano per tipo di materiale usato ad esempio seta piuttosto che cotone o lana e ovviamente per epoche.


C'e' da ammettere che sono veramente meravigliosi!


Usciti dal bazaar facciamo un giro per vedere i siti piu' importanti suggeritici dalla guida ma come gia' detto niente che valga particolarmente la pena di essere raccontato.


Diamo inizio, sulla via del ritorno verso l'hotel, al consumo di frutta secca e in particolare dei famosi pistacchi iraniani.

Nulla comunque batte la bonta' della "Pistakkia nostrana!".


Dopo aver consultato l'orario dei treni e degli autobus decidiamo di non passare un'ulteriore notte a Tabriz ma di prendere il treno notturno diretto verso sud.


Nel treno ci troviamo a dividere il nostro scompartimento con altri 4 ragazzi (eta' media 25 anni) con i quali iniziamo una lunga e vivace conversazione che dalla musica si allarga alla politica, alla religione e al modo di vivere di noi "giovani" (Ermanno un poco meno!).


Inutile dire quanto ci appassioniamo (Ermanno in particolare...avevate dubbi???), le ore ed i Km passano veloci fino al momento di metterci tutti a nanna, l'indomani mattina la sveglia e' alle 5e30! ossia quando il treno arriva a...




GHAZVIN


E' l'alba e la cittadina ancora dorme.


Un taxi ci porta in albergo dove il ragazzo della peception, da noi buttato giu' dal mondo dei sogni, ci spiega che al momento le stanze sono tutte occupate, ma di ripassare verso le 10.


Lasciamo gli zaini e ci incamminiamo per le vie del centro in cerca di un posto dove fare colazione.


Non trovando alcun posto dove prendere un ormai irrinunciabile chay (qui si scrive cosi') chiediamo ad una ragazza che felice di darci indicazioni ci invita a pranzare a casa sua lasciandoci il numero di cellulare.


Peccato che essendo
La nostra Land RoverLa nostra Land RoverLa nostra Land Rover

ed il simpatico Samid
'svenuti' in hotel, una volta presa la stanza, non siamo stati in grado di onorare il suo dolce invito.


Segue la nostra ormai consueta perenigrazione fra bazaar e moschee, fra cui appreziamo la moschea di Emamzade-ye Hussein del XVI secolo con le pareti ricoperte di specchi a mosaico.


La serata si conclude con una deliziosa cenetta in un lussuosissimo ristorante (quanno ce vo' ce vo'!!!).


Il giorno successivo organizziamo, con il proprietario dell'albergo, una gita alla valle di Alamut circa 100 Km. fuori Ghazvin.


Alle 8 di mattina scendiamo colazionati e troviamo ad attenderci una vecchia Land Rover bianca guidata da un simpatico ragazzetto di nome Said.


La strada si rivela piu' lunga di quanto ci aspettassimo ma il meraviglioso panorama che man mano si apre davanti ai nostri occhi ci ripaga ampiamente.


Le decine di curve si srotolano in un sali e scendi tra dolci montagne e ridenti vallate fino ad arrivare alla valle di Alamut, famosa soprattutto per il fatto che qui si trovava il 'quartier generale' della setta degli Assassini conosciuti nel tempo per aver perpretato una serie di omicidi mirati a personaggi politici e religiosi dell'epoca, in un'area che si estende fino all'Iraq e alla Siria.


Questi uomini appartenenti alla setta pare venissero reclutati e spinti all'azione con massicce dosi di hashish; fatti non provati che restano solo leggende.


Piu' che i resti dei castelli degli Assassini rimaniamo affascinati dalla bellezza del paesaggio circostante.


Riprendiamo la via del ritorno dopo aver percorso lunghi Km e dopo esserci fermati a casa dei genitori di Samid per un chay, giusto il tempo per permettere alla mamma di rifornire la sua 'creatura' di cassette di frutta, yogurt (che da queste parti e' sensazionale)...che dolcezza, sono proprio tutte uguali in questo le mamme del mondo!


Saliami quindi sulla Jeep salutando casa di Samid e iniziamo a risalire la via del ritorno verso Ghazvin.


E' tardo pomeriggio, il sole ha lasciato il posto a nuvoloni carichi di pioggia, ma dall'alto della montagna guardando dai finestrini ci sorprende un meraviglioso regalo!


Dalle verdi valli fino all'alto delle cime innevate si alza come un'enorme abbraccio di pace uno splendido e nitidissimo arcobaleno, io ed Ermanno ci guardiamo complici e commossi...e' stato come sentire una voce che dall'alto ci diceva
Pistakkia sul lago di OvanPistakkia sul lago di OvanPistakkia sul lago di Ovan

nella valle di Alamut
"eccomi, sono con voi!" e i nostri cuori hanno ringraziato.


Arriviamo stanchi ma soddisfatti a Ghazvin, il tempo di caricare gli zaini sulla jeep, pagare, salutare e ci facciamo lasciare alla stazione degli autobus dove prenderemo il pullman per Tehran.


Veniamo sorpresi e divertiti da una strana e alquanto bizzarra situazione: centinaia di giovani universitari in fila per 20 davanti ad una porta che veniva aperta all'assalto man mano che arrivava un nuovo bus per Tehran.


Veniamo letteralmente coinvolti da un gruppetto di ragazze e buttati nella mischia tra risate e stupore per il fatto che eravamo italiani, trattati manco fossimo stati Brad Pitt e Angelina Jolie!!!


Riusciamo, dopo vari inutili tentativi, ad 'acchiappare' un bus dove salgono anche i nostri nuovi amichetti protettori.


Durante tutto il tragitto veniamo circondati e riempiti di domande ed attenzioni.


Ci offrono frutta e da bere; il clima e' a dir poco gioviale.


Risate, canti e scherzi ci accompagnano per tutte le due ore e rotte di viaggio verso la gigante capitale iraniana.


Osserviamo anche che queste occasioni sono sfruttate dagli studenti per infrangere le severe norme comportamentali
Risate, chay e fruttaRisate, chay e fruttaRisate, chay e frutta

a casa di Samid
alle quali sono quotidianamente obbligati: via i veli, via le separzioni fra uomini e donne.


E' tutto un cincischiare ed intrallazzare!


Ci divertiamo tantissimo !!!


Un po' amareggiati ci diciamo quanto sarebbe facile che questi ragazzi, che sprizzano voglia di liberta' da tutti i pori, fossero amici con i loro coetanei che abbiamo conosciuto in Israele...ma ahime' ad oggi rimane un sogno difficile se non impossibile da realizzare seppur teoricamente semplice!


All'arrivo alla stazione degli autobus ci lasciano i loro numeri di telefono, i loro indirizzi email e ci aiutano a trovare un taxi contrattando per noi l'importo.


Siamo quindi a Tehran, ma di questo ne parleremo un altra volta....
























Additional photos below
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Le nostre amichette protettriciLe nostre amichette protettrici
Le nostre amichette protettrici

sull'autobus per Tehran


3rd November 2006

cooling days
Il sole é tramontato da circa 15 minuti, alle 17:00 sigh..., Roma e l'italia tutta sono piombate, nel giro di due giorni, in un improvviso inverno. Venerdi scorso insieme al baffo, fuggiti dall'ufficio, eravamo a campo imperatore sdraiati al sole a mangiar arrosticini a 24 gradi!, oggi siamo a 12 gradi di massima...angoscia ancor maggiore per via dell'ora (maledetta) legale entrata in vigore proprio in questo we... Il cielo é però terso, dal tuo terrazzo si conterebbero le antenne di montecavo e si vedrebbero le luci di velletri. Dai vostri racconti emergono bellissime immagini e una sensazione di serenità che vi accompagna. Mi raccomando di farci vedere anche il meno bello, che esiste ovunque. Le news sull'italia sono sicuro le sappiate gia da voi, e spero ne vorrete stare lontani il più a lungo. Tanto per capirci forse mandiamo l'esercito a napoli però poi si può pippare in parlamento grazie al garante della privacy...he he he mi riportate un AK47 (li se ne trovano anche troppi haimè) che facciamo pulizia? skerzo he... Io "floato" a volte per puro caso, a volte con molto impegno. Domani torna ptefi per una settimana e spero di riuscire a farmi raccontare un po di cose belle di Boston. Ho messo una fascia emostatica sul moncone che avete tagliato partendo, speriamo regga l'arteria chiusa. baci gpallaridealone
4th November 2006

Pistakkietta in Iran!
Ecco perche' siente andati fino laggiu, perche' e' la terra dei pistacchi! Dio quanto vi invidio, mi state facendo skiattare!!!!!! -- The Pope
4th November 2006

very happy people
Beh si vede proprio che state bene...non facciamo che parlare di voi..... vi pensiamo in continuazione.. un bacione da pippo, da gianni franco sandra e soprattutto asia che vi manda un BUBUBUBU....UUUUU ale.
5th November 2006

bella prova
Ermanno mi è piaciuta un sacco la tua introduzione sull'Iran, la democrazia e l'occidente. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda...ma tanto già lo sapevi! Immagino quanta amarezza proviate nel constatare che le realtà di quei posti sono spesso diverse da quanto ci vogliono far credere. E' sempre un piacere avere vostre notizie e leggere quanto scrivete. Vi abbraccio forte. Siete grandi. Marko H
6th November 2006

dal piano di sotto...
il vostro post di oggi mi fa ripensare alle considerazioni che facevamo alla vigilia del vostro viaggio vedendo le mie foto di Cuba (dopo il gustoso polpettone di Ermanno, i funghi di Alessia e il vino che ce voleva proprio)... quanto sappiamo poco di tutto il resto del mondo, quanto l'informazione a portata di mano ci spinga ad avere un pensiero monolitico, e non articolato e complesso su ogni cosa... il bene e il male, i giusti e i cattivi... e il nostro senso critico si ammuffisce sempre di più. Vi leggo sempre avidamente, mi piace il vostro modo semplice di viaggiare, di vedere, di raccontare...
6th November 2006

robba da far impallidire...pure Roma
Ogni volta vi leggo tutto d'un fiato... che posti ragazzi!! WOW! Grazie per i preziosissimi racconti, ci insegnano tante cose... una su tutte non credere a ciò che ci dà in pasto la nostra tv... non vedo l'h che torniate per sentire con le mie orecchie tutti i meravigliosi racconti legati ai luoghi che vi hanno lasciato un segno... nell'anima... e il perché uno piuttosto di un altro. CURIOSA come una gatta...aspetto. Mentre il vostro ES si arricchisce giorno per giorno. GRANDI!! Un abbraccio ad entrambi! Vi voglio beeeeneee!!!

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