Giorno 39: Zahedan, l'ultima tappa dell'Iran (?)


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Iran's flag
Middle East » Iran
November 19th 2006
Published: December 3rd 2006
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Nel bus di SebastianNel bus di SebastianNel bus di Sebastian

Verso il confine (cosi' credevamo!!!)
Siamo a Bam, Ale a letto febbricitante, Ermanno indeciso sul da farsi: partire comunque o aspettare ancora un giorno?
La sera vengono inaspettatamente a farci visita in guest house i nostri amici di Yazd, Sebastian - il tedesco che sta viaggiando con il suo van, Michel & Wendy - fratello e sorella olandesi e Harry - cilclista olandese che si sono uniti a Sebastian da Esfahan (Iran).
Propongono ad Ermanno di unirci a loro, magari nel van il viaggio sara' piu' confortevole, fino al confine con il Pakistan.
Accettiamo la proposta e ci diamo appuntamento la mattina seguente.
Alle 8 e 30 siamo quindi pronti, i nostri amici arrivano puntuali e...si va, dritti verso Zahedan - ultima citta' iraniana prima del confine.
Il viaggio e' estremamente piacevole nel van, c'e' un comodo letto a due piazze, due "panchette" con tanto di pelle di capra per ammorbidire "la seduta", una nicchia per terra con tappeto e cuscini sui quali sbragarsi, un baule di legno per le scorte mangereccie poggiato dietro la postazione del guidatore, un piano sul quale e' poggiato un fornelletto da campeggio e addirittura una piccola libreria (due tre ripiani di legno fatti in casa.
Siamo in sei quindi ma
Pistakkia in relaxPistakkia in relaxPistakkia in relax

Post febbre, prova a riposare un po'
troviamo naturalmente i nostri spazi per viaggiare comodi e in allegria.
Sebastian ha 27 anni, ed e' una forza!!!
E' fantastico vederlo interagire con la gente del posto, ha sempre la parola giusta, la battuta pronta, i modi perfetti per risultare sempre simpatico a tutti e cavarsela alla grande in ogni situazione.
Perfetto!!! Con lui ed Ermanno potremmo attraversare anche l'Afganistan senza timore!
Il viaggio fila liscio fino alle prime ore del pomeriggio, fin quando la frizione inizia a fare i capricci.
Facciamo ancora qualche Km e...la frizione ci saluta. Morta.
Siamo fortunati per il semplice fatto che il van si ferma e ci abbandona ad una stazione di benzina.
Almeno NON nel nulla dell'unica strada in mezzo al deserto!!!
Qui passeremo ore in attesa di risolvere il problema o meglio di far capire a qualcuno il fattaccio e sperando che qualche anima pia ci dia una mano.
E cosi' e'!
Veniamo letteralmente circondati da faccie curiose che con lo sguardo cercano di intrufolarsi nel van per spiare com'e' la vita "su Marte".
Ogni nostro movimento, ogni nostra parola, appaiono interessantissimi ai loro occhi.
Non ci lasciano un secondo.
Ermanno e Sebastian cercano di parlare con quello o quell'altro per
Il danno e' tratto !!!!Il danno e' tratto !!!!Il danno e' tratto !!!!

La frizione ci fece "ciao"
spiegare che abbiamo bisogno di cambiare il disco della frizione o di essere trainati fino a Zahedan da un qualsiasi meccanico.
Ale e Wendy si rilassano barricate nel pullmino in compagnia del silenzioso e infastidito Harry, mentre Michel con aria divertita scatta foto qua e la'.
Il tempo intanto scorre veloce e si fa sempre piu' urgente l'esigenza di arrivare a Zahedan che dista solo un centinaio di Km da questo posto nel nulla di un paesaggio decisamente desertico.
Insomma diciamocelo pure: passare la notte qui dove oramai tutti sanno che siamo rimasti bloccati...non e' proprio il massimo (in quanto a sicurezza)!
Dopo vari via vai della polizia e varie discussioni finalmente compare la nostra salvezza: un camion si offre di trainarci fino a Zahedan!
Inizia l'operazione "aggancio" ovviamente con Ermanno e Sebastian in prima fila e voila' siamo nuovamente sulla strada!!!
Arriviamo alla nostra sospirata meta che e' gia' buio.
Salutiamo e ringraziamo il nostro benefattore che ci lascia davanti ad una caserma militare a due passi dal quartiere dei meccanici.
Da qui in poi ci troveremo a combattere letteralmente contro una serie di scorte imposteci con un'organizzazione a dir poco estenuante!
Troviamo un albergo dietro l'angolo dove non ci fanno muovere un passo senza essere accompagnati dalla polizia.
La mattina alla reception dobbiamo aspettare ancora la polizia per poter riavere i nostri passaporti.
Finalmente, sempre scortati, arriviamo nell'officina dove ripareranno la frizione del van...




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3rd December 2006

ciao
ciao ale come stai? passata la febbre? qui tutto ok, pensavano che eravate già in pakistan..allora ci andate.. bravi baci ale.

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