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Published: February 10th 2007
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Kuta Beach a Bali
Anche nota con il nome di Plastic Beach - e non serve che vi spieghiamo perche'... BALI
E per la gioia di grandi e piccini rieccoci a pubblicare una nuova puntata del nostro blog.
Siamo arrivati a Bali il 9 di Gennaio; la prima impressione appena usciamo dal portello dell’aereo e’ quella di shock termico.
Siamo infatti passati dai 4 gradi di New Delhi (colpita da una eccezionale ondata di freddo) ai 35 e passa gradi di Bali con oltre il 90% di umidita’…
La seconda impressione, surrogata da quello che abbiamo visto nei giorni successivi, e’ quella di essere arrivati nella Miami asiatica.
Tutti sono “molto trendy” qui e le affollatissime vie sono una sequenza ininterrotta di negozi, ristoranti, cocktail bar e discoteche con centinaia di motorini e decine di SUV che intasano le vie.
Non manca nessuna delle grandi catene mondiali dell’entertainment, da McDonald’s a KFC, dall’Hard Rock Café a Pizza Hut, da Starbucks a Planet Hollywood e si potrebbe continuare per ore.
Ci sono alloggi per tutte le tasche da guest house molto basic a lussuosissimi resort da cartolina a faraoniche ville da
Provetto Balinese
Sulla scogliera dove sorge il tempio Ulu Watu affittare.
In due parole Bali insomma, una delle principali mete mondiali del turismo che, c’e’ da dire, ha visto un enorme calo nel flusso dei visitatori occidentali dopo gli attentati terroristici del 2002 e del 2005.
Il “buco” lasciato dai turisti occidentali viene parzialmente colmato da un crescente flusso di turisti asiatici dal Giappone, da Taiwan, dalla Corea del Sud, da Hong Kong, da Singapore e, timidamente ma in costante aumento, dalla Cina.
La nostra prima impressione e’ che non ci piace!!!
Chesso’ sara’ che il resto della nostra esperienza di viaggio finora ci ha visto in contesti piu’ “esotici” ma tutte queste luci, questo sfavillio non ci sconfinferano un gran che.
Cionostante troviamo una sistemazione niente male in una guest house a Legian con una veranda che da su un bellissimo giardino.
L’unica pecca e’ rappresentata da un Tedesco che praticamente vive qui che ama la musica trance a tutto volume e fino a tarda notte e dalla sua amica giapponese con la fissa della musica lirica che lancia acuti a getto continuo durante tutto il giorno…
Altra cosa che sicuramente apprezziamo di Bali e’
Tramonto a Jimbaran
Uno dei due che siamo riusciti a vederci sulla spiaggia l’immensa scelta di cucina internazionale che permette di cambiare cibo ogni sera.
In tutti i casi il contesto ci interessa relativamente perche’ non siamo qui per fare turismo ma per fare business e comunque meglio lavorare qui con il Sole e con il mare piuttosto che chiusi dentro ad un ufficio !!!
La fortuna ha voluto (e si sa che la fortuna aiuta gli audaci) che uno degli “inquilini” della nostra guest house fosse una francese di nome Sophie che viene qui a Bali da otto anni ed e’ impegnata nel nostro stesso business principale ossia quello dell’abbigliamento.
Grazie ai suoi preziosi suggerimenti riusciamo quindi a tagliare di molto i tempi per capire dove e come comprare i materiali, gli indirizzi chiave di sarti e negozi e tutto quel che c’e’ da sapere.
Altra preziosa fonte di informazioni e’ Stefania propietaria di una delle mille agenzie di cargo che ci fornisce tutte le informazioni di cui eravamo mancanti riguardo le regole per l’export e le zone di Bali dove prendere i vari prodotti.
A chiudere l’elenco delle persone cui dobbiamo qualcosa bisogna anche citare Alain, architetto svizzero, che ci introduce
La spiaggia dei pescatori
Dove la sera abbiamo mangiato dell'ottimo pesce nell’area giusta per l’acquisto dei mobili e ci fornisce importanti informazioni sulle caratteristiche del legno e della sua lavorazione.
Per meglio muoverci decidiamo di affittare uno scooter con il quale, ad oggi, abbiamo percorso poco piu’ di 2.000 Km e con il quale, da mane a sera, scorazziamo fra i tanti fornitori dai quail stiamo prendendo merce.
Le nostre giornate sono molto intense ed il tempo sembra volare veloce anche se la nostra soddisfazione e’ tanta per il gran numero di cose che stiamo riuscendo a realizzare.
C’e anche da dire che siamo proprio una bella squadra e con le nostre diverse qualita’ ci completiamo a vicenda.
Solo il futuro ci sapra’ dire se le scelte che stiamo facendo sono o meno azzeccate; noi pensiamo di si ed intanto andiamo avanti con il massimo dell’entusiasmo!!!
Fra le tante persone con le quali stiamo avendo dei rapporti lavorativi pensiamo ce ne siano due che si meritano di essere menzionate.
Il sarto Sukari che ci commuove con la sua dolcezza e la sua incredibile disponibilita’ ogni volta che lo passiamo a trovare, praticamente ogni giorno!!!
Il secondo e’
Doccia sotto la pioggia
E questa e' la prova che la panza non c'e' piu'... tie' il grafico dal quale ci stiamo facendo fare biglietti da visita, buste, etc., che noi abbiamo soprannominato “il Gobbo” per l’INCREDIBILE somiglianza nei movimenti, negli sguardi, nei modi e nei tempi di reazione del Gobbo nostrano; ogni volta che dobbiamo passare da lui e’ sempre uno spacco!!!
Inoltre abbiamo conosciuto Harry, un bravissimo artigiano, nonche’ una persona davvero speciale, che lavora la pelle trasformandola come per magia in borse e cinturoni che, se pur estremamente particolari, decidiamo di prendere per il negozio.
Insomma tra tessuti da scegliere, ricami da far fare, modelli da decidere, accessori, scarpe, mobili per allestire il negozio, cuscini e cuscinetti, espositori e manichini, e TANTO ancora, di tempo per andare al mare o andarci a visitare chesso’ qualche riserva naturale non ne abbiamo avuto.
In un mese e poco piu’ infatti saremo riusciti ad andare in spiaggia due volte e a vedere un paio di tramonti sul mare!
Non fatevi quindi ingannare dale foto che pubblichiamo, abbiamo scelto le piu’ belle ma non esattamente le piu’ rappresentative!!!
Giusto quando siamo andati ad Ubud, che si trova nell’entroterra dell’isola e a nord-est rispetto a Kuta, anche stavolta per
La nostra veranda sul giardino
Ale e Sophie durante l'abituale chiacchierata serale dedicarci alla ricerca di “handicraft” ossia il mondo dell’oggettistica, siamo riusciti a vedere ben poco, ma l’incredibile contesto naturale che ci circondava mentre consumavamo Km. con lo scooter ci ha fatto innamorare di questa cittadina.
Il verde e’ il colore predominante da queste parti, come del resto in tutti i luoghi dal clima tropicale, gli alberi dalle dimensioni mastodontiche sembrano avere una loro anima e le risaie che si estendono con i loro specchi d’acqua infondono nello spazio circostante un’atmosfera di quiete di fronte alla quale non ci si puo’ che arrendere!
E’ qui che, nonostante il continuo via vai dei giorni sempre piu’ impegnati, riusciamo a ritrovare quello spirito per cui pensiamo valga SEMPRE la pena viaggiare, riprendiamo fiato, serenita’, ci facciamo trasportare dal ritmo lento scandito dalla natura e questo ci ricarica mente e corpo.
Decidiamo che vale la pena approfittare dell’occasione per fare ANCHE un po’ i turisti come piace tanto a noi e di andare quindi ad assistere ad uno spettacolo di danza tradizionale che si svolge in un tempio qui ad Ubud a pochi passi dalla nostra guest house.
Lo spettacolo di danza Kecak e’ una rappresentazione
Risaie a terrazze
A nord di Tegallalang (sopra Ubud) del Ramayana indiano ossia della lotta fra male e bene.
Non ci sono strumenti musicale ma la musica e’ prodotta dai cori e controcori degli oltre 80 uomini che accompagnano le evoluzioni dei personaggi principali vestiti con bellissime maschere ed elaboratissimi costumi.
A seguire poi c’e’ la danza delle vergini, messa in scena da due bambine di si e no dieci anni accompagnate da un coro di donne e la danza del fuoco in cui un vecchio a piedi nudi cammina su un tappeto di gusci di noci di cocco ardenti!!!
E’ stata una serata veramente bella!!!
Rientriamo quindi a Legian nella zona di Kuta Beach in tempo per prendere uno dei numerosi acquazzoni tropicali che danno un po’ di respiro dal caldo asfissiante.
Il numero di doccie e’ pari solo al numero di magliette che ci cambiamo!!!
Per finire questo blog, ed evitando di citare le innumerevoli peripezie lavorative con le quail ci confrontiamo ogni giorno (come tra l’altro ognuno di voi), diciamo solo che se tutto va secondo programma entro una quindicina di giorni dovremmo aver finito il tutto e potremo quindi lasciare Bali.
Chack - Chack - Chack
Durante lo spettacolo nel tempio di Ubud Il programma prevede un probabile arrivo a giorni di CiccioPaolo e Mela con i quali andremo magari a visitare qualche isoletta nei “paraggi” e poi… chissa’!!!
La data del rientro e’ ancora lontana e chisssa’ dove ci portera’ il vento…
Per concludere vogliamo cogliere l’occasione per dare un saluto/benvenuto in questo mondaccio a Flavietto (o mini-cicciuzz che dir si voglia), mandare le nostre congratulazioni ai futuri genitori Fabio & Vale (vai che jel’avete fatta!!!), ad Elenuzza per i suoi trent’anni (e non ti preoccupare che anche se non siamo li’ ti prenderemo per il c… al nostro ritorno - ando’ scappi???) e ad Ivan per la sua nuova avventura da “turista per caso” (vai ragazzo, alla GRANDE!!!).
Ciuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
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Proffe
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.. comunicate proprio delle belle sensazioni, bravi. Spero di rivedervi presto. Ciao Paolo