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Published: September 10th 2006
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E un altro uichènd è già praticamente finito, sigh..................... Ancora un altro e poi - sabato 23 - partirò. Gli altri traduttori stanno sfruttando il tempo libero più di me e vedendo più cose; io ("forse" perché ho 20 anni più di loro, in media!!!) (e forse anche perché sono abituata alla vita di campagna, e tre settimane nel costante rumore e nel costante smog richiedono un grosso adattamento da parte di chi era abituata a svegliarsi in situazioni da Walt Disney, con l'aria fresca e pura e gli uccellini che chirpano sul davanzale) dopo un tot di ore a girare girare girare, guardare guardare guardare, comprare comprare comprare, camminare camminare camminare, mangiare mangiare mangiare, parlare parlare parlare (in varie lingue, fra l'altro), beh, sono staaaanca.
E poi (a voi succede?) dopo un po' vado in saturazione. Come nei musei; per un'ora o due gli occhi e il cervello assorbono tutto e ammirano tutto, poi l'eccesso di stimoli mi fa sfasare sempre un po' di più e alla fine tante meraviglie sono sprecate, mi scivolano sugli occhi e sulle sinapsi senza lasciare tracce mnemoniche o emotive. Immagino sia quello che succede a chi annusa troppi profumi o assaggia troppi vini eccetera.
ricsciò (il Devoto-Oli conferma, si scrive così. grazie D-O)
Ne abbiamo visto uno in funzione (senza poterlo fotografare); avrei voluto adottare il povero ragazzo che doveva tirarlo, con 2 signorine sedute sopra, con quel caldo atroce. Ah: le signorine avevano una coperta sulle gambe!!! Quindi, per quel che mi riguarda, mi sembra inutile esagerare e cercare di fare la turista a tutti i costi in tutti i momenti liberi e tornare sposssssata e con un'immensa accozzaglia di cose in testa; vado in giro, vedo un sacco di cose interessanti, faccio questo e quello e quell'altro ancora e poi basta, quando sono stanca e satura lascio perdere.
Come turista sono sempre stata un disastro, comunque; un paio di secoli fa andavo abbastanza spesso a Parigi, per esempio, ma non ho mai visto i classici monumenti o le classiche strade o i classici musei etc. Non so, a me del viaggiare interessa soprattutto capire come vive e pensa la gente, e quindi un lungo giro attento in un supermercato, proprio di quelli dove la gente comune del posto va a fare la spesa, mi interessa e mi appaga più di un monumento. Oppure stare in un giardino pubblico a guardare quello che fanno o non fanno gli anziani, i bambini piccoli e chi si occupa di loro, i ragazzini, le coppiette... Mi sembra di imparare moltissimo. Qui, poi, dove basta stare seduti su una delle rarissime panchine per vedersi scorrere davanti tutto un mondo strano,
esotico, diverso e affascinante, dopo un po' che corro da una parte all'altra per vedere il più possibile mi chiedo "cui prodest"? Perché non sto ferma e guardo correre gli altri? 😊
Comunque dichiaro ufficialmente: basta templi! Ne ho visti più che a sufficienza, per un bel po' mi basteranno (e suppongo che direte altrettanto dopo le foto di oggi) . Tutti belli, mi piacciono molto, ma preferirei passare tutta una giornata in un tempio solo e assorbirne la pace e cercare di captare nell'aria i rimasugli dei miliardi di invocazioni e ringraziamenti che lì sono stati espressi (e, se sapessi leggere il giapponese, passerei volentieri ore e ore a leggere quello che c'è scritto sulle tavolette votive e a cercare di immaginare le storie umane che ci sono dietro), piuttosto che schizzare da una parte all'altra per riuscire a vederne 6 nello stesso giorno. Non è che ci siano enormi differenze tra l'uno e l'altro, poi, almeno per i miei occhi ignoranti di occidentale.
Insomma, sono una pessima turista. Ma non mi dispiace.
Ieri, sabato, Diana e io siamo finalmente uscite da Tokyo: abbiamo passato tutta la giornata a Kamakura. E' una cittadina piena di templi,
famosa per una grande statua di Buddha, la seconda del Giappone per grandezza, e per le sue spiagge (che non abbiamo neanche visto), di cui una dedicata solo ai surfer, e anche per l'artigianato (di vari tipi, come vedrete dalle foto, ma in particolare per il legno laccato). E per chissà quante altre cose che ora non ricordo. E' stata una giornata spossante (12 ore in giro con un caldo notevole e un'umidità ancora più alta che a Tokyo, il che significa che sembrava di nuotare più che di camminare; a un certo punto mi sarei messa a piangere, ero in un bagno ma non riuscivo proprio a tirarmi giù i pantaloni perché era inzuppati di sudore e quindi completamente incollati alle gambe, tremendo)... ma senz'altro interessante.
Ora caricherò le foto, ma prima vi dico alcune cosine sparse prima di dimenticarmene:
- A Kamakura ho finalmente visto un discreto numero (tipo 3 o 4, non crediate chissà che!) di donne incinte. A Tokyo, in 3 settimane, ne ho visto solo 1 o 2... I giapponesi non si riproducono più? Visto che mi dicono che diversi appartamenti moderni sono poco più grandi della mia camera d'albergo, non mi stupirei troppo.
O forse le donne incinte stanno chiuse in casa? Visto il clima, non mi stupirei neanche di questo.
- Dal venerdì sera alla domenica, la quantità di ubriachi è notevole. Ieri, nell'atrio della stazione di Kamakura, sono arrivati due giovani per bene in completo nero e camicia bianca; uno barcollava parecchio ma in qualche modo riusciva a trascinare l'altro che invece si contorceva, aveva perso le coordinate spaziali, sembrava che avesse le convulsioni. Il più "sobrio" ha lasciato andare per terra l'altro che si è afflosciato su se stesso e ha continuato per un bel po' a vomitarsi addosso, sui suoi pantaloni neri dalla piega perfetta e sulle sue scarpe ben lucidate. Poco più in là, sul binario in attesa del treno, un uomo anziano aveva conati frequenti. Eccetera eccetera. Che tristezza.
- Un distributore con un cartello per gli stranieri: 24 times/day! Mi diverte pensare a qualcuno che va a fare benzina 24 volte al giorno...
- Mi hanno detto che il mio tatuaggio visibile, l'uva in alto sulla schiena, potrebbe far pensare che sono della yakuza. Aiuto!
- Per rispondere a Yako, e ad altre persone che me l'hanno chiesto privatamente: sapevo che mercoledì
artigianato: bacchette
Uhhhh, finalmente capisco la differenza tra mangiare con bacchette da due soldi, quelle usa-e-getta che ti danno dappertutto, o con bacchette di classe. doveva nascere l'erede dell'impero, e noi traduttori ci aspettavamo di trovare animazione in ufficio, speravamo in festeggiamenti pubblici, magari addirittura una giornata o una mezza giornata libera. 😊 Niente. Nessuno ne ha fatto parola, perlomeno in una lingua comprensibile, nessuno si è comportato diversamente dal solito e per strada non si è visto niente. La mattina dopo (notte per voi), Gianni mi ha confermato la nascita dall'Italia...
E ora carico le foto (e un videino, courtesy of Diana) di Kamakura. A presto! Vista la grande richiesta, vorrei fare una "puntata" solo sui cibi...
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Petra
non-member comment
Cara Lia, anch'io non sopporto guardarmi i monumenti in mezzo ai turisti e al casino del giorno, se vado nei musei addirittura dopo sto proprio male, mi manca l'aria. Infatti, negli Uffizi a Firenze in tutti questi anni sono entrata una volta sola, mi sono piaciuti tanto, ma il mio corpo non ha voluto entrarci un'altra volta:-) Invece mi piace tanto conoscere una citta' di notte, quando le strade sono vuote e non vedi piu' turisti in giro. Te l'ho gia' detto, Tokyo deve essere bellissima by night, da intendere dopo mezzanotte, quando la business Tokyo dorme. Guardati i monumenti alle tre di notte, vedrai come sono belli e come ti rilassi. E poi prima di tornare all'albergo ti fermi in uno di questi piccoli posti, dove non c'e' nessuno, e ti fai fare un piatto di pasta cinese o una minestra, e parli un po' con il proprietario, o, se non vi capite, lo guardi solo mentre ti prepara la pasta.... e poi vai a letto, ti alzi quando ti svegli (senza sveglia!), e quando ti chiedono al lavoro perche' arrivi 4 ore in ritardo, dici semplicemente che non lo sai... bacione Petra