GIORNO 211: ALONE IN SOUTH AFRICA


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April 12th 2007
Published: August 6th 2007
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IN ROTTA PER L'AFRICAIN ROTTA PER L'AFRICAIN ROTTA PER L'AFRICA

Alba a 10000 mt di quota!

CRONACA DI UN SOGNO INFRANTO



Le avventure-disavventure di Lambo in Africa



La scoperta di nuovi mondi
non ti porterà solo felicità e saggezza,
ma anche tristezza e paura.
Come puoi apprezzare la felicità,
senza sapere che cos'è la tristezza?


Sergio Bambarén

Ti sei accorta di me, quasi per caso
quasi per caso hai deciso poi,
di comettere un piccolo peccato.
E quando sei riuscita a farmi cadere,
con la tua logica di calze nere,
ti sei voluta prender gioco di me,
ti sei voluta divertire.
Ed hai voluto vedere
fino a che punto mi potevi umiliare,
fino a che punto mi avresti potuto anche cambiare.
E sei riuscita a farmi credere che
tu fossi pulita,
mentre in realtà giocavi solamente,
spero che ti sia divertita.


Vasco Rossi

Questa volta apro con due citazioni...
Chi mi segue da tempo, sa che la citazione iniziale riassume un po' quel che sarà il contenuto della pagina...
Chi mi conosce da tempo, sa cosa significhi questa canzione di Vasco per me...
In ogni caso, basta leggere il titolo, per capire tutto...
Ero venuto qua per incontrare una persona, e ne ho ritrovata un'altra... solo l'involucro era lo stesso... tutto il resto era diverso...
2 giorni... questo è quanto... 2 giorni per veder i miei sogni infrangersi...
La mattina del terzo, lei si sveglia e capisco subito che qualcosa non va.
Facciam colazione, poi andiam in stanza, le asciugo i capelli, la stendo sul letto e le chiedo cosa la turba...
"Non so se ti amo più", la sua risposta... più semplice di così...
Sento il mondo crollarmi sulle spalle...
I giorni seguenti ci sarà un po' di tira e molla, fin quando sembra che le cose si sian ristabilite e che forse qualcosa si riesca a salvare...
Rimaniamo d'acordo che l'indomani lei mi venga a prendere alla guest house
PRETORIAPRETORIAPRETORIA

Vista da Churche Square
per trasferirci nella casa di suo fratello, momentaneamente in villeggiatura.
Non la vedrò mai più... al suo posto mi giunge soltanto un suo SMS, al cellulare del proprietario della guest house: tanti BLA, BLA, BLA e un addio... senza un litigio, senza un vero motivo...
Era in un momento della vita in cui aveva bisogno di certezze, mi ha detto, e una relazione come la nostra non poteva dargliele... troppo lontani, troppo difficile portarla avanti...
Ho attraversato un oceano, fatto migliaia di chilometri, solo per sentirmi dire questo...
2 giorni: questo è quanto è stata capace di concedermi...
Il mio errore? Forse quello di averla creduta una sognatrice, e di aver seguito il mio cuore...
I giorni seguenti, come potete ben immaginare, son tremendi...
Avevo già vissuto una situazione del genere ed ero realmente atterrito all'idea di doverla rivivere: lontano da tutto e da tutti, solo con il proprio dolore, senza nessuno che ti possa aiutare, in un Paese straniero difficile da amare, quando tutto ti ricorda lei...

Poi, a Cape Town, due incontri... due incontri che mi faranno capire...
Il primo è con un libro, lasciato in hotel da un altro viaggiatore italiano. Lo trovo quasi per caso,
SULLA STRADA PER IL BLYDE RIVER CANYONSULLA STRADA PER IL BLYDE RIVER CANYONSULLA STRADA PER IL BLYDE RIVER CANYON

Un delle innumerevoli cascate della zona
e inizio a leggerlo...
L'autore è Sergio Bambarèn, e il libro si intitola "Il delfino".
E', per l'appunto, la storia di un delfino...
E' la mia storia...
Il secondo incontro, il giorno stesso...
E' una ragazza inglese che dorme di fianco a me, in dormitorio.
Mio accorgo subito che, alle mani, le mancan le dita...
Ci mettiamo a chiacchierare e mi spiega che son otto mesi che sta andando in giro per l'Africa e che ora si trova al termine della sua avventura...
Quando dorme è tenerissima... mette le mani sotto al cuscino per non mostrarle...
Quando dorme, sembra un fagottino... occupa solo mezzo letto, infatti lascia le protesi delle sue gambe a terra...
Al suo cospetto capisco che il mio dolore è roba stupida e meschina.
Vado in giro piangendo e disperandomi per una che non ha avuto altro che il coraggio di mandarmi un SMS... per una che mi ha detto "La vita è dura..."...
Sì, mia cara Minette... hai ragione, la vita è dura, ma non per noi, e abbiamo l'obbligo di non scordarcelo... mai.
Il viaggio è un insieme di esperienze: alcune son belle, altre brutte...
L'importante comunque è viverle, ed è da quelle brutte che
BOURKE'S LUCK POTHOLESBOURKE'S LUCK POTHOLESBOURKE'S LUCK POTHOLES

Peccato solo che non ci fosse tantissima acqua...
possiamo trarre il maggior numero di insegnamenti...
Son quelle brutte che ci fan toccare il fondo, dandoci la possibilità di risalire...
Son quelle brutte che ci fan capire chi siam noi realmente...
La vita è questa, e come dice Herny Miller: "La vita non ha altra disciplina da imporre, se solo ariviamo a capirlo, se non quella di accettarla senza condizioni".

Ma adesso basta con i sentimentalismi... ho un viaggio da raccontare!

Arrivato a destinazione in perfetto orario, e dopo essermi goduto una splendida alba dall'aereo, mi tocca una fila allucinante al controllo passaporti. Per fortuna comunque fila tutto liscio... la mia paura era che mi chiedessero un biglietto di uscita dal Paese. Nel caso di questa eventualità, mi ero già mosso in anticipo, inventandomi di sana pianta un finto biglietto elettronico che comunque, per fortuna, non ho dovuto mostrare... tanto meglio!
La prima meta, usciti dall'aeroporto, è la capitale. Si va a

PRETORIA

Questa per l'appunto è la capitale e nient'altro: non è la città più grande, nè la più importante, nè tantomeno la più bella.
E' semplicemente una città moderna, squadrata, con il suo Union Building, sede del potere, e il centro città, con
BLYDE RIVER CANYONBLYDE RIVER CANYONBLYDE RIVER CANYON

Vista dal punto panoramico
i suoi palazzoni, i suoi grattacieli e qualche palazzo in stile coloniale olandese, per lo più nelle vicinanze di Church Square, la piazza principale.
Nella guest house ho la fortuna di conoscere due ragazzi italiani: lei si chiama Angela ed è qui in Sud Africa per prendere il visto per il Mozambico, dove ha già passato cinque mesi; lui è Fabrizio, che a dire il vero è un quarantenne francese, ma di origini italiane e che ha vissuto per dieci anni nella mia amata Bologna.
Li conosco subito dopo la rottura e gli racconto brevemente il tutto: loro stan giusto giusto partendo per un tour in Mpumalanga, con la macchina che Fabrizio ha a noleggio. Mi chiedon se voglio far parte dei loro: una bella macchina tutta italiana in giro per il Sud Afrcia. Suona bene e accetto subito, tanto più che son totalmente frastornato dall'accaduto e devo ancora riorganizzare le mie idee.
Cinque minuti e son pronto: si parte!
La provincia del Mpumalanga si estende a est fino al confine con il Mozambico e ha, come attrazioni principali, il Kruger Park e il Blyde River Canyon. Noi siamo qui per la seconda.
Il tempo non è dei migliori, comunque
BLYDE RIVER CANYONBLYDE RIVER CANYONBLYDE RIVER CANYON

Vista del canyon da un'altra prospettiva
il viaggio in macchina ci regala scorci di notevole pregio. La prima sera ci fermiamo in un piccolo paesino. Siamo arrivati a

GRASKOP

Questa sarà la nostra base per la visita dei dintorni, con le sue cascate e i suoi punti panoramici dal quale ammirare scenari favolosi di natura incontaminata. Peccato solo che, dopo la pioggia del giorno precedente, la mattina si alza un nebbione assurdo che lascia soltanto una decina di metri di visibilità.
Pian pianino comunque il tempo migliora e così riusciamo a goderci il Bourke's Luck Potholes, con le sue strane conformazioni rocciose scavate dall'acqua. Arriviamo poi a quella che è la vera attrazione: il Blyde River Canyon.
La vista è da Cinemascope: il canyon è superbo, con sul fondo il suo lago, incastonato in mezzo alle rocce, tra le quali ne spiccano tre, dalla perfetta forma cilindrica, chiamate per l'appunto Three Rondavels.
Rimaniamo a goderci la vista a lungo, poi ritorniamo indietro, rifermandoci in tutti i vari posti panoramici precedenti che avevam saltato visto la nebbia che impediva la vista.
Prima di sera torniamo a Graskop, dove facciamo la spesa e andiamo alla ricerca di un'altra guest house. Quando la troviamo, mettiamo su una
THREE RONDAVELSTHREE RONDAVELSTHREE RONDAVELS

Tutto veramente bello...
bella grigliata in stile italiano: oh! finalmente si mangia bene!!
Un grosso problema del Sud Africa, infatti, e lo si può capire bene dalla quantità di obesi, di ogni razza e colore, è il cibo.
Ovunque centinaia e centinaia di fast food: ogni catena internazionale qui è presente, più quantità impressionanti di ristorantini e catene locali che servon hamburger e patatine in tutte le salse (o meglio dire, con tutte le salse...).
Vuoi cambiare dieta? Non c'è problema... puoi sempre puntare sul buon vecchio Fish and Chips! Vuoi qualcosa di sano? E allora ti tocca pagare salato e usufruire dei ristoranti di lusso... praticamente Paradiso, per un Italiano!!
Comunque nei giorni seguenti risolverò il problema a modo mio: spesa al supermercato e via a cucinare... economico e sicuro... di necessità, virtù!
L'indomani, andiamo a visitare Pilgrim's Rest, un'antica cittadina mineraria ora diventata un'attrazione per ricchi turisti locali: troviamo la cosa poco interessante, così, il tempo di visitare il vecchio cimitero, dove troviamo anche una tomba di un Italiano, e ci rimettiamo in moto. Pian pianino ritorniamo a

PRETORIA

Qui salutiamo Fabrizio, di ritorno a Parigi, ed ho tempo e modo di consumare gli ultimi atti della mia relazione
PILGRIM'S RESTPILGRIM'S RESTPILGRIM'S REST

Vecchio cimitero e paesaggio circostante
con Minette.
A messaggio ricevuto, poco altro mi lega a questa città che già fortemente sto cominciando ad odiare.
E' giunto il momento di spostarsi e così, con la mia nuova compagna di viaggio Angela, cerchiamo di organizzare uno spostamento che, a dispetto dei suoi 60 km, si rivela alquanto complicato.
Raccogliere info, qui in Sud Africa, è qualcosa di estenuante: se chiedi in guest house, nessuno sa niente. Ovviamente... vuoi andare da qualche parte? Ti organizzano il trasporto loro, facendotelo pagare una follia....
Vuoi andare per conto tuo? Ti san consigliare soltanto di prendere un taxi... altre info non gliele scuci.
Comunque la mia via la trovo sempre e così, alla fine, ce ne andiamo al Taxi Rank e da lì ci prendiamo un minibus taxi, che è il mezzo usato dalla gente di colore per spostarsi.
Venti Rands, meno di tre dollari, e un'ora e mezza di viaggio, e arriviamo in quella che è considerata da molti una delle città più pericolose al mondo.
Ovviamente vi arriviamo di sera. Siamo a

JOHANNESBURG

Qui inizia il corso pratico dal titolo:
"Tutto quello che un turista bianco non dovrebbe fare a Johannesburg!"
Come detto, arriviamo di sera. Veniamo
WARNINGWARNINGWARNING

Mai lasciare i propri boxer incustoditi in bagno, in Sud Africa!!!
scaricati in pieno centro. Normalmente la gente comune arriva in autostazione e prende un taxi per andarsene a destinazione.
Noi non sappiamo dove siamo. Pensavamo di arrivare in autostazione, e invece ci troviamo in mezzo a una bolgia caotica. Angela è in fibrillazione... io, a esser sincero, quasi divertito... un po' incosciente lo sono e poi ho altro per la testa.
Comunque lascio Angela e i bagagli in un fast food (a qualcosa servon...) e me ne vado in giro a cercare un telefono, dal quale chiamare il tipo della guest house che avevam scelto e che ci dovrebbe venire a prendere.
In mezzo a tutto sto buio e a queste facce nere, il bianco della mia pelle quasi riflette...
Alcuni mi guardan, più con curiosità che con ostilità... sembran chiedersi: "Che ci fa un bianco da queste parti, a quest'ora?"... Che ci faccio qui? La domanda giusta è che ci faccio in Sud Africa!!!! Ma questo è un altro paio di maniche...
Comunque sbrigo tutte le mie formalità senza problemi, torno al fast food, e aspettiamo.
Venti minuti e il tipo ci vien a prendere. Appena saliamo ci redarguisce, dicendoci che è da pazzi aggirarsi a quest'ora, con tutti
TRAMONTO ON THE ROADTRAMONTO ON THE ROADTRAMONTO ON THE ROAD

Sulla strada per Pretoria...
i bagagli, in questa zona della città, considerata la più pericolosa! Io l'ascolto e non lo ascolto... ho altro a cui pensare.
Avevo scelto questa guest house perchè era la più vicina al centro... tutte le altre sono nei sobborghi, lontanissime da tutto. Alcune addirittura son attaccate all'aeroporto: uno scotto da pagare per la sicurezza, infatti soltanto alcune città satelliti e alcuni quartieri periferici son considerati sicuri.. tutto il resto è off limits, da considerarsi alla stregua di una military zone.
A me tutte queste cose van strette: voglio vedere la vera città, non andare in giro in aperta campagna, nei quartierini creati a uso e consumo dei padroni bianchi e dove i neri vengon accetati solo in quanto coloro che fan le pulizie...
Il quartiere dove ci troviamo si chiama Observatory: vien considerato abbastanza sicuro, però, oltre ad andare in giro lungo la strada principale, tutt'al più fino al centro commerciale, non si può...
Son stanco, come a Pretoria, di dover passare la maggior parte del mio tempo in guest house, a contatto con gli altri turisti, senza possibilità di andarmene in giro per i fatti miei, a vedere e a conoscere... mi sento come un leone in gabbia!!
JOHANNESBURG BY NIGHTJOHANNESBURG BY NIGHTJOHANNESBURG BY NIGHT

Vista dal balcone della guest house... e chi si fidava a portare la macchina in giro?!

Cavolo, in Asia fai tutto quello che vuoi, è impossibile annoiarsi: basta prendere un chay da un venditore ambulante, sedersi sul marciapiede, e lo show, il grande show della vita di tutti i giorni, ha inizio.
Qui il massimo è far conoscenza con gli altri turisti ciondolanti, che bevon birra e giocan a biliardo, ovviamente sempre dentro alla prigione dorata della guest house, facendo discorsi che non mi interessan e che non ho intenzione di ascoltare...
Ho voglia di vedere questo Paese, sul quale avevo riposto tanti sogni di gloria e di futuro... ho voglia di vedere che cosa mi son perso...
Così, un bel giorno, prendo su e, con la scusa del prenotare il biglietto del bus per la mia prossima destinazione, me ne torno in centro.
Prendo un minibus taxi dove mi aveva detto un altro turista, e arrivo in venti minuti.
Vado dentro l'autostazione, e mi meraviglia vederla così moderna e pulita. Be', tanto meglio. Faccio un po' di giri, poi finalmente trovo quel che fa per me. Son fortunato, nonostante la vicinanza della Pasqua, non ho difficoltà a trovare un posto. Perfetto, le pratiche le ho sbrigate, adesso me ne vado un po' in giro.
Se
CAPE TOWNCAPE TOWNCAPE TOWN

City Hall e quant'altro...
si leggon le guide, sembra che sia impossibile sopravvivere in pieno centro, a Johannesburg, se si è bianchi.
Io son andato in giro a lungo, un po' per vedere, e un po' per cercare di capire dove prendere un minibus taxi che mi riportasse indietro. Come sempre, nessuno qui sa niente... chiedi a chiunque, e ogni volta ti vien detta una cosa diversa: vai di qua, prova qui, prendi un taxi normale dall'altra parte,...
Mi son fermato da poliziotti che facevan controlli alle macchine in circolazione, in vista dell'esodo festivo. Nulla da fare, sballottato di qua e di là, nessuno mi sapeva aiutare... ma come si sposta la gente, in questa cavolo di città?!
Alla fine, quando ormai mi ero rotto, ho preso la mia decisione: il taxi non lo prendo, suonerebbe come una sconfitta... piuttosto me ne vado alla stazione di polizia!
E così faccio. Una volta dentro, chiedo chi mi può aiutare. Mi guardan più che altro incuriositi, poi mi dicon di aspettare. Aspetto, aspetto, poi torno all'attacco. Alle mie domande, il tipo rsiponde con un'alzata di spalle. Allora io faccio presente che son un turista straniero, in una città pericolosa, e che è suo dovere far qualcosa
CAPE TOWNCAPE TOWNCAPE TOWN

Palme e grattacieli...
per tutelare la mia incolumità. Il poliziotto continua a guardarmi con una faccia che di intelligente ha poco.
Ok, ci penso io...
Vado fuori, scambio quattro chiacchiere con un giovane poliziotto vicino alla volante ed è fatta. Mi porta lui. Semplice no?!
Son in due, giovanissimi: uno nero e uno bianco, di origini italiane.
So che, dalla stazione di polizia, la strada è praticamente sempre dritta. Loro, per saperlo, devon regolare il GPS della macchina.
Pronti? Via! Inizia "Per le strada di San Francisco versione sudafricana"!
Sirene spiegate, urla all'altoparlante per far smuovere il traffico, commenti pesanti alle donne sui marciapiedi... insomma, tutto un campionario di bravate da mostrare al giovane turista..
Che pena mi fanno... comunque poi penso che, se vuoi fare il poliziotto da queste parti, un po' esaltato lo devi essere...
Non c'è problema, l'importante è che riesco a tornare in albergo sano e salvo. Il tempo di salutare i due poliziotti, e faccio conoscenza con un ragazzo americano arrivato oggi a Johannesburg. Lui non è stato altrettanto fortunato: nel breve lasso di tempo fuori dall'autostazione, è stato alleggerito di gran parte del bagaglio, tra cui documenti vari e passaporto. Stessa sorte, vengo a sapere, era toccata
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Tramonto sull'oceano
qualche giorno prima a un ragazzo giapponese. Oh, un po' di buona sorte anche a me!!!!
Il giorno successivo, saluto Angela, in procinto di tornare in Mozambico. Riesco anche a trovare un passaggio per l'autostazione. Son veramente felice di partire... ho bisogno di mettere chilometri e chilometri tra me e quello che mi è successo... sento che se voglio rinascere, devo rimettermi in moto... viaggiare, viaggiare...
Son diciannove ore di bus ma non mi spaventano. Qui i pullman son moderni, le strade buone... diciamo che ho fatto di molto peggio, in questo viaggio!
Strada facendo mi godo il paesaggio: distese di natura incontaminata che si perdon a vista d'occhio. La strada è tutto un lungo rettilineo e il paesaggio, anche se piatto, non è mai monotono. Anzi, ad un certo punto, comincio a vedere una serie di animali selvatici: credo che la strada stia correndo parallela ad uno dei tanti game lodge. Scorgo qualche antilope, qualche babbuino, qualche altro erbivoro, fino ad arrivare a vedere un gruppetto di cinque o sei rinoceronti. Son folgorato dalla cosa, normalmente non è facile vederli neanche quando vai a fare un safari, io li ho visti dal finestrino di un bus!
Poi comincia a
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Vista di Oude Schip al tramonto
far buio, mi godo il tramonto e aspetto un sonno che pero' non arriva.
Mi addormento giusto poco prima di arrivare a destinazione.
Son le 6,36: il bus ha spaccato il minuto, in fatto di puntualità.
Sono a

CAPE TOWN

Sta cominciando a fare giorno, le strade son deserte... e la città è tutta per me...
Son sceso in pieno centro e posso ammirare questa invenzione dell'uomo, in tutta la sua bellezza.
Pulita, armoniosa, con strade larghe e bei palazzi, incastonata in un contesto da meraviglia: da una parte la baia, con il suo oceano, dall'altra, sullo sfondo, queste montagne che sembran proteggerla da chissà quale pericolo.
Il contesto sembra molto quello di Rio de Janeiro, con il suo Pan di Zucchero e la sua teleferica. Qui mancan giusto le spiagge di Ipanema e Copacabana: quelle che ci sono son più piccoline e frastagliate. Però il resto, a parer mio, è tutto più bello.
E' tutto tenuto benissimo, il traffico non è assillante, e dovunque ti giri, trovi palazzi dall'architettura differente: le case in stile coloniale olandese del quartiere di Ka-Poom, i grattacieli del centro, i centri commerciali del Waterfront, l'ex aera portuale ora risananta e sede di
CAPE TOWNCAPE TOWNCAPE TOWN

La famosa Table Mountain
musei, dell'acquario e di ogni altro tipo di intrattenimento.
E poi le aree residenziali che dan direttamente sull'Oceano Atlantico, come Camps Bay e Sea Bay, con il lungomare e i suoi locali alla moda.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, qui.
L'unico problema, che ci arrivo sotto Pasqua. La città è deserta, i negozi chiusi, ma le guest house tutte piene.
Dopo ricerche lunghisime, ne riesco a trovare una, al limite del deprimente.
Già l'umore è quel che è, ma mi devo accontentare.
Se poi ci mettiamo che l'attività principe svolta il giorno di Pasqua, è stata fare la spesa, il concetto è reso!
Poi pian pianino, nei giorni seguenti, la città si ripopola, i negozi riaprono, riesco a cambiare sistemazione, vado in giro, vado a vedere il castello, l'acquario, eccetera.
Provo anche per andare a visitare Robben Island, l'isola-prigione dove era stato imprigionato Mandela con tutti gli altri dissidenti, ma non si trova un buco per il traghetto fino al 12 di aprile. Fa lo stesso, ne riparleremo poi.
Comincio a studiare anche il da farsi, sul come muovermi e dove andare: non so assolutamente un accidenti su quello che c'è da vedere. O meglio, so che di
CAPE TOWNCAPE TOWNCAPE TOWN

Foto da National Geographic!!!
cose da vedere, qui nella regione del Western Cape, ce ne sono tante, ma il problema grosso è il mezzo di trasporto... senza macchina, si fa poca strada...
Ma non dispero, una strada so che la trovo... la mia strada!!

LINKS:

cosimoagiro:un plauso a Cosimo, che ha sorpreso tutti e portato a termine la sua impresa
unz l'ospitalero: che gli passerà per la testa?
i viola in viaggio: ancora fermi nella bellissima Indonesia?

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28th April 2007

NOTA DEL REDATTORE!
Ciao ragazzi!! Come poterte vedere, son rimasto un po' indietro con gli aggiornamenti... comunque rimanete sintonizzati, che nel giro di qualche giorno pubblichero' una nuova pagina, molto importante... E adesso spazio a voi: X Claudina: com'e' andata in India? Per poco non ci siam ribeccati di nuovo! Sei poi stata in Ladakh? Aspetto di sapere tutti i particolari! X Sarida: vecchia, torna a spolverare la tua agendina!! Son tornato single e ora tocca a te riaccasarmi!! A proposito, come sta la ricca possidente?!?!?!? X Nicola: nulla da fare... anche da qui, raggiungere Las Vegas risulta costoso... Allora alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciaoooo!!! X Daria: tu invece, non ti preoccupare di farmi conoscere tue amiche... mi e' gia' bastata la Lory! Comunque preparati che questa estate ci sara' la solita invasione della orda barbarica in quel di Pescara!! X Caterina: riguardo il Sud Africa, ricordo bene come me lo descrivevi!Ma mi raccomando... quando poi ci vedremo, se vuoi evitare che qualche Santo cada dal Cielo, evita di domandarmi se a me e' piaciuto!?! E poi tu ci hai lasciato solo meta' del tuo cuore... io praticamente tutto!!!!

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