Dentro la Cappadocia

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Dopo una notte insonne trascorsa su e giu' da un lussuoso bus turco, mi ritrovo immerso nel paesaggio surreale di questa regione situata nel cuore dell'Anatolia: improvvisamemnte la monotonia dell'altopiano viene interrotta da un susseguirsi di profonde vallate, alcune delle quali simili a dei veri e propri canyon da far-west, mentre altre, piu' indescrivibili, rassomiglianti a distese gommose di dune bianche, oppure a fitte foreste di grossi funghi rocciosi alti come palazzi.
Surreale e' la parola appropriata, la verita' e' che questi luoghi sono stati abitati per millenni e tuttora possono rappresentare la migliore soluzione abitativa; prova ne e' il fatto che mi ritrovo dormire in una grotta scavata nella roccia e mi ci ritrovo davvero comodo: fuori, un sole cocente in un cielo sgombro di nuvole porta la temperatura a superare abbondantemente i 30 gradi, mentre all'interno, nell'oscurita', non si superano i 18!
Ho trovato alloggio a Goreme, piccolo villaggio trasformatosi in una popolare meta turistica ma che mantiene un'atmosfera estremamente quieta e rilassata; e soprattutto dei prezzi per letto davvero bassi.
L'attivita' principale qui e' il trekking, effettuato nelle numerose vallate che si estendono tutto attorno, per cui anch'io mi cimento attraversando, a mio rischio e pericolo, la famigerata valle dei piccioni che mi condurra' fino all'amena localita' chiamata Uchisar.
Da qui, dall'alto del suo castello situato in cima ad una rupe, si ha una vista magnifica di gran parte della regione circostante e ci si puo' rilassare sulla terrazza di uno dei ristoranti con vista panoramica; io pero', sopraffatto da una eroica stanchezza, mi sono immediatamente addormentato tra tappeti e cuscini sognandomi ancora impegnato nell'attraversamento di selvagge vallate popolate da temibili animali selvaggi e paurose bestie feroci....

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