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February 13th 2012
Published: February 13th 2012
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One month in Himalaya - Primi giorni - Kathmandu



I primi quattro giorni sono stati caratterizzati da una grande ansia. E’ la propaggine del lavoro e dell'ultimo casino .. cinese. A volte penso che questo Paese sia molto, molto usurante...

Oggi credo che le nubi siano un po’ dipanate e mi sembra meglio. Kathmandu è una città molto interessante. Sporca, caotica. Le vie sono "sgarruppatissime", buche che sembrano crateri, clacson e moto/motorini che sfrecciano da ogni dove. Ogni 100 metri qualche tempietto, edicole votive indù con ghirlande e fiori, incensi, fedeli (specie induisti) in adorazione. Molti di questi edifici servono sia al culto induista che buddista, qui come in molti Paesi dell'Asia i fedeli sono completamente sincretisti. Camminando da solo spesso vengo abbordato da giovani nepalesi che fingendo amicizia poi ti vogliono scroccare soldi. Dopo le prime inculate dei primi 2 giorni ora li ignoro completamente. Non sono persistenti come i cinesi, sembrano piu bonari, naif.

Sono stato al grande tempio delle scimmie. Un grande stupa in cima alla collina, a cui si accede da una ripida scalinata. I macachi sono in libertà e spadroneggiano. Camminano su cappelle e paramenti sacri, fa quasi ridere il contrasto tra il viso sacrale del buddha e una scimmia che si spulcia le parti basse!

Poi ho visto il piu grande stupa del mondo a Bodhua, e Dorbar Square. Molto bella, una gran concentrazione di antichi templi ed edifici patrizi. La vita pulsa: mercati, fedeli in preghiera, giovani seduti sui gradoni dei templi a far due chiacchiere e a guardare il passeggio. C’è il senso di un armonico caos.

Sto dormendo tantissimo….vado a letto verso le 21, mi alzo verso le 7,30/8,00, poi faccio colazione nel cortile indiano, poi subito una pennichella. Controllo le email e poi mi corico ancora. Poi pranzo, e poi esco a spasso. Devo smaltire molta stanchezza e molto stress, specie per quest’ultimo probema con il contratto. Inoltre mi devo anche riposare prima dei 20 gg di trekking – il giro dell’Annapurna .

Ore 18,00 gradoni in Durban Square

Dall’alto dei gradoni del tempio lo spettacolare fresco della vita umana si anima e diventa indimenticabile. Due biondine, forse inglesi, sono abbordate da una guida locale. Un magrissimo nepalese si carica sulle spalle un frigorifero (!) fissandolo con una cinghia alla propria fronte. Motorini e riscio’ si clacsonano e si sfiorano. Donne con coloratissimi sari camminano e vanno a comperare fiori e verdure. Altri viaggiatori siedono come me sui gradoni e guardano. C’è caos, ma forse per me che sono abituato alla Cina, è un caos un po’ naif, molto sopportabile.

Il mercato delle erbe sotto il tempio è coloratissimo. Ammucchiati su teli per strada ci sono pomodori, tuberi, insalate ed erbe, verze, ghirlande di fiori arancini per le adorazioni al tempio, piccoli limoni. Di fronte – dentro l’altro tempio – sono esposte ceste di frutta secca. Una grande bilancia a piatti viene ogni tanto caricata. Il caos delle strade sembra riflesso nelle sembianze caotiche delle divinità indu’ scolpite nel tempio, di fianco a dove sono seduto: divinità a 6 braccia, ognuna delle quali si muove brandendo qualcosa; divinità zoo-antropiche, divinità che si accoppiano promiscuamente e in gruppo.

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