GIORNO 183: DIARIO DI UN TREKKING


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March 15th 2007
Published: August 6th 2007
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LAMBO IN HIMALAYALAMBO IN HIMALAYALAMBO IN HIMALAYA

A grande richiesta, ecco una mia foto!! Che dire... dall'abbigliamento già si capisce che son un trekker professionista!

SULL'HIMALAYA IN WALLS E SCARPE DA GINNASTICA


Cronache da 4000 metri di altitudine



Non voglio mettermi fretta:
questo è già un atteggimento
velenoso del XX secolo. Se vuoi fare
qualcosa in fretta significa che non
te ne importa più niente e vuoi
passare a fare altro.


Robert M. Pirsig

E così il 4 parte la Grande Avventura!
Il primo passo da compiere è quello di raggiungere il piccolo villaggio punto di partenza del trekking.

Arrivarci è già un'impresa ardua: anche se le guide parlan del Langtang come del trekking di più facile accesso da Kathmandu, per percorrere qualcosa come 140 km impieghiamo 10 ore.
Di mattina prestissimo, dopo aver lasciato il bagaglio in eccesso in hotel, andiamo all'autostazione e prendiamo il bus. La strada si arrampica su per le montagne e offre piacevoli scorci del Ganesh Himal. Quando il bus si ferma per la pausa pranzo a Trisuli Bazaar, siamo già stanchi, ma il bello ha ancora da venire: quando si riparte, infatti, il mezzo lascia la strada asfaltata e imbocca una strada sterrata larga quanto il bus stesso, cominciando ad arrampicarsi,alla velocità di una lumaca zoppa, su, sempre più, sempre più su...
Finalmente si arriva a Dhunche, la più grande cittadina della zona che funge anche da entrata del Parco Nazionale. Qui ci controllano i permessi e, dopo una lunga sosta in città, si riparte, alla volta
OBIETTIVO BEN IN VISTAOBIETTIVO BEN IN VISTAOBIETTIVO BEN IN VISTA

Difficile perdersi quando davanti a te hai sempre la tua meta...
di

SYABRUBESI

Ormai è fatta: il punto di non ritorno è arrivato...
Io mi presento al grande appuntamento con un equipaggiamento iper tecnolocizzato da far invidia a Messner: insomma, ricordo molto da vicino Fantozzi quando va a giocare a tennis con Filini!
Il mio equipaggiamento, tra l'altro, comprende: doverose scarpe da ginnastica che sto indossando ormai da tempo immemore; una felpa North Face acquistata in Thamel, palesemente tarocca; la mia ormai leggendaria Walls, particolarmente sbrindellata ma ancora di ottima utilità; un intero campionario di magliette e boxer bucati; un bastone di legno trovato per terra che fungerà da appoggio per le lunghe camminate; mappa della zona, con tanto di percorso segnato; un sacco a pelo preso a nolo che credo abbia visto le ultime piume dell'imbottitura una decina di anni fa. L'unica cosa di una certa utilità che mi ero portato da casa si rivelerà la cuffietta di lana, per il resto sembro molto raffazzonato, soprattutto quando, lungo la strada, si incontrano gruppi di trekkers che sembran scesi or ora dalla Luna, con tutto il loro armamentario di Goretex e materiali vari.
Gli unici acquisti veramente intelligenti (peraltro idee di Joyce... diamo a Cesare quel che è di
IN DIREZIONE DI LANGTANGIN DIREZIONE DI LANGTANGIN DIREZIONE DI LANGTANG

In questo trekking abbiam passato una varietà impressionante di paesaggi...
Cesare...) si riveleranno le gocce per purificare l'acqua, che ci faranno risparmiare valanghe di Rupie (da queste parti tutto arriva con i portatori e i prezzi salgono alla follia... addirittura 90 Rupie per una bottiglia d'acqua minerale!) ma soprattutto quantità colossali di cioccolata, tra lequali spicca una barra formato famiglia di Cote d'Or costata un' occhio della testa, ma ideale per riprendersi dalle fatiche della giornata!
Ma va bene così!!! Del resto, si spera solo di sopravvivvere!!
L'idea di base è quella di portare a compimento tutto il percorso del Langtang, finoa ricongiungersi con l'Helambu attraverso il percorso del Gosainkund: tempo stimato per portare a compimento l'impresa: 14 giorni, tmpo metereologico permettendo!
La cosa di per sè è più facile da dirsi che da farsi: troppe le incognite...
I pochi gruppi che incontriamo han tutti portatori e guide, e l'idea di perdersi in montagna non ci affascina particolarmente (addirittura è famosa la storia di un Australiano disperso sul Gosainkund e ritrovato vivo dopo 43 giorni!) e, riguardo il clima, abbiamo qualche riserva, visto che poco prima di partire il tempo si era guastato un po' dappertutto, da queste parti...
Gli interrogativi son tanti: sarà facile seguire la pista? Riusciremo a
PONTE SOSPESOPONTE SOSPESOPONTE SOSPESO

Della serie cosa tocca passa' per campa'!!
raggiungere le varie destinazioni prima che cada la sera? A disposizione abbiamo una mappa e le nostre due guide: mettendo insieme le varie informazioni, creiamo solo un pastrocchio enorme... neanch sulle altitudini delle varie località, riescon ad esser d'accordo!
C'è poi il problema dello zaino: col tempo ho imparato a viaggiare leggero, ma portarsi dietro abiti pesanti e un sacco a pelo e nel contempo scalare montagne, be'... è tutto da provare...
E pensiamo al fattore salute: come si comporteranno i nostri corpi in alta quota? Se si leggon le guide, sembra ci sian più chances di tornare vivi dall'Iraq che da un trekking in montagna.
Magari alcuni di questi, per trekkers scafati, posson sembrare interrogativi stupidi, ma credetemi: quando si va così in culo al mondo, dove ci si arriva solo con ore di camminata o tutt' al più a dorso di cavallo o di yak, be'... credo sia normale porsi qualchw domanda!!
Ma allarmarsi a priori non serve a nulla, per cui è bene mettersi di buona lena e partire!!!

GIORNO 1: SYABRUBESI (1460 mt.) - LAMA HOTEL (2380 mt.)
L'inizio è fenomenale: ci svegliamo che siamo entrambi tesi, e finiamo per litigare subito: è che io
LANGTANGLANGTANGLANGTANG

L'ultimo villaggio di una certa consistenza sul nostro percorso verso la meta finale del Circuito...
son lento come una lumaca nel prepararmi, lei veloce come un treno, ma poi scorda tutto...
Ci aggiungiamo che, una volta in strada, ci perdiamo in paese, e il quadretto è completo!! Chi ben comincia...
Si inizia subito con sali scendi che seguon il corso del fiume Trisuli, che ci accompagnerà per buona parte del trekking.
Dopo mezz'ora, già mi chiedo chi me lo stia facendo fare...
Dopo un'ora, invece, la domanda che mi pongo è cosa ci trovino gli altri di così bello nel trekking...
dopo due ore, ho smesso di farmi domande... ho solo voglia di tornare indietro!!
Finalmente raggiungiamo Bamboo Lodge, che è la meta per la pappa: allora non ci siamo persi! Whow!! E siamo pure in anticipo sulla tabella di marcia!! Ma allora stiamo andando bene!! E io che, nel vedere la mia lingua penzoloni in mezzo alle gambe, pensavo il contrario!!
La soddisfazione comincia a salire e le montagne innevate, sempre in bella vista davanti a noi, non ci paion più poi così lontane!
Il pomeriggio sipassa dall'altra parte del fiume e si continua a salire con una ascesa a tratti estenuante che ci porta dfino a Lama Hotel, la nostra destinazione finale per
PAESAGGIO HIMALAYANOPAESAGGIO HIMALAYANOPAESAGGIO HIMALAYANO

Non mi chiedete il nome delle montagne... ho provato a chieder per riconoscerle, ma non ci ho capito assolutamente nulla!!
questo primo giorno. In totale siam saliti di più di 1000 mt e la fatica fatta è stata tanta, ma dopo una bella doccia tutto passa e si è già pronti per affrontare il II giorno!
Totale ore camminata: 6,30

GIORNO 2: LAMA HOTEL (2380 mt.) - LANGTANG (3430 mt.)
Questa è icuramente la giornata che offre le soddisfazioni maggiori.
Siamo già in quota e i paesaggi variano: di mattina attaversiamo un bosco che sembra quello incantato descritto dalle fiabe, poi il percorso spiana, si arriva all'aperto e raggiungiamo Ghoratabela, a 3000 mt. di quota. Qui ci fermaiamo per il pranzo: il peasaggio è favoloso: siamo circondati da montagne in ogni dove e si respira veramente aria di Himalaya!
Ci rimettiamo in cammino e attraversiamo la valle: passiamo qualche piccolo villaggio in stile tibetano fino ad arrivare a Langtang, la meta finale del giorno e dove ci aspetta il meritato riposo, dopo aver asceso più di 1000 mt. pure oggi. Tutto sta andando per il meglio, e le montagne son sempre più vicine!
Totale ore camminata: 6,00

GIORNO 3: LANGTANG (3430 mt.) - KYANJIN GOMPA (3850 mt.)
Ci svegliamo con calma: sappiamo che la meta finale del Circuito
KYANJIN GOMPAKYANJIN GOMPAKYANJIN GOMPA

Circondati da montagne...
del Langtang non è lontana, ormai. Continuiamo a salire e quando arriviamo in prossimità della meta, incontriamo la prima neve sul nostro cammino. Seguire il percorso comunque non è un problema e così arriviamo a Kyanjin Gompa, un piccolo villaggio incastonato in mezzo alle montagne: la vetta del Langtang, con i suoi 7225 mt., ce l'abbiamo ad un passo.
La neve qui è dovunque, ma la cosa no ci sorprende: già a quota 2500 mt. i locali ci dicevan che, una settimana fa, c'era qualcosa come un metro di neve...
Abbiam veramente fatrto bene, ad aspettare a partire!!
Anche in quota, son felice di constatare che il mio corpo risponde bene: nessun sintomo di rilievo se non una leggera apnea quando mi sveglio di notte: è solo questione di ossigeno, che qui è molto rarefatto, e il corpo deve abituarsi...
Totale ore camminata: 3,00

GIORNO 4: AROUND KYANJIN GOMPA (+4000 mt.)
Quella che doveva esser una giornata di relax, si rivela una avventura massacrante. L'obiettivo era quello di salire verso il Kyanjin Ri, da dove poter ammirare i dintorni, ma sbagliamo quasi subito strada e perdiamo la pista. Proviamo ad andare avanti e Joyce addirittura mi convince a
MONTAGNE CON COK!MONTAGNE CON COK!MONTAGNE CON COK!

Così abbiamo soprannominato questi simpatici animaloni, che altro non son che incroci tra mucche e yak!
passare, in mezzo la neve, il bordo di un monte,. con uno stapiobo che le mie vertigini non apprezzano molto.
Da qui si può ammirare bene il Ghiacciaio del Langtang, ma alla fine desistiamo dal proseguire quando capiamo che, andare avanti, tra sterpaglia, ruscelli e neve, è impresa titanica. Torniamo indietro dall'altro versante e quasi ci perdiamo. Alla fine, stremati, ritroviamo la strada e l'hotel. Ok, ora ci posiamo riposare: in ogni caso l'obiettivo dei 4000 mt. lo abbiamo raggiunto!!
Totale ore camminata: 4,15

GIORNO 5: KYANJIN GOMPA (3850 mt.) - LAMA HOTEL (2380 mt.)
Da Kyanjin Gompa, si comincia a tornare indietro: il Circuito del Langtang è concluso: ripercorriamo la stessa strada, in senso inverso, incrociando un sacco di gruppi di trekkers: mi sento quasi un veterano, a guardarli, anche se credo loro pensino a me più come aad uno straccione che ad altro...
La strada la conosciamo ma possiamo comunque ammirare i paesaggi da una visuale diversa. Arriviamo a Lama Hotel senza problemi: il mio corpo sta andando proprio alla grande... non sento neanche più il peso dello zaino... che mi stia trasformando in Yeti?!?
Totale ore camminata: 6,00

GIORNO 6: LAMA HOTEL (2380 mt.) -
VERSO THULO SYABRUVERSO THULO SYABRUVERSO THULO SYABRU

Sali, sali, sali, e poi ti ritrovi a scendere fino al ponte sospeso, per poi tornare a salire... non li capirò mai, questi Nepalesi!
THULO SYABRU (2130 mt.)
La mattina è ancora discesa: si torna velocemente a Bamboo Lodge, e ancora più giù...
Ci femiamo per il pranzo e raccogliamo informazioni: dobbiamo infatti lasciare il sentiero principale per raggiungewre Thulo Syabru, da dove poi connetterci al Circuito del Gosainkund.
Riusciamo a trovare il bivio senza problemi e da qui iniziamo a scalare il monte: su, sempre più su e ancora più su: la cosa è massacrante e il vedere il villaggio sul versantre di un'altra montagna, mi preoccupa un po'. Poi, quando ormai siam in cima, capisco che le mie paure eran fondate: ci tocca ridiscendere dall'altra parte, raggiungere un ponte sospeso che ci porta dall'altra parte, e tornare a risalire! Non si arriva mai!! Negli ultimi tratti, son così stremato che ogni 50 mt. mi tocca fermarmi a rifiatare!! Ma arriviamo a destiunazione proprio poco priama che inizi una leggera pioggerellina: il perludio di quello che ci toccherà nei prossimi giorni...
Totale ore camminata: 5,00

GIORNO 7: THULO SYABRU (2130 mt.) - SING GOMPA (3250 mt.)
Le guide dicon di fare attenzione, qui, perchè il percorso può risultare a tratti confuso, e infatti ci perdiamo in un paio di occasioni. Alla fine
THULO SYABRUTHULO SYABRUTHULO SYABRU

Scena di vita quotidiana... il bagnetto a 2000 mt. di altitudine!
comunque, troviamo la strada giusta: semplice, dobbiamo solo arrivare in cima alla montagna!! Le mie gambe, dopo la fatica del giorno precvedente, fatican a girare, e di certo una salita come questa non mi aiuta... si sale, si sale e si sale: non si scollina mai...
Si entra in un bosco, ci si arrampica sempre di più e quando cominci a a intravedere la luce e speri di esser arrivato alla sommità, scopri che così non è: c'è ancora da salire...
Dopo tre ore e mezza così, raggiungiamo il ciglio e i due ristorantini che fungon da punto di ristoro per la pausa pranzo. Siamo di nuovo sopra quota 3000 mt. e la meta finale del giorno non è lontana.
Ripartiamo, seguiamo il percorso e, qui, la neve la fa da padrona: il sentiero è un miscuglio di fanghiglia scivolosa, non certo l'ideale per le mie scarpe da ginnastica, er l'idea di finire nello strapiombo non mi aggrada parecchio...
Comunque arriviamo illesi anche questa volta...
Totale ore camminata: 4,30

GIORNO 8: SING GOMPA (3250 mt.) - LAUREBINAYAK (3900 mt.)
Strada facendo ci siam sempre fermati a scambiare quattro chiacchiere con gli altri trekkers, alla ricerca di info fresche sulle
SULLA STRADA PER LAUREBINAYAKSULLA STRADA PER LAUREBINAYAKSULLA STRADA PER LAUREBINAYAK

Questa per farvi capire in che condizioni avanzavamo...
condizioni del percorso da affrontare. Siam così venuti a sapere che, raggiungere il Circuito dell'Helambu, è impossibile: Gosainkund, a 4380 mt. di altitudine, è sepolta dalla neve, i suoi famosi Laghi pure, e il Laurebina Pass, con i suoi 4610 mt., chiuso. Poco male, comunque: già in noi era tramontata l'idea: con tutta questa neve è veramente difficile godersi la camminanta, e così decidiamo di arrivare giusto fino a Laurebinayak, dove leggiamo sulle guide che si può godere di una vista da favola...
Ci mettiamo in moto e, quando a metà strada ci fermiamo a Cholangpati, il tempo peggiora bruscamente e si mette a nevicare! Siam indecisi sul da farsi: il tempo, qui in montagna, cambia veramente con una rapidità che incute timore, e non sappiamo se proseguire o tornare idietro.
Alla fine prevale la voglia di avventura e, quando si smette di nevicare, ripartiamo: proviamo a raggiungere la meta, non lontana da qui.
Il tempo è pessimo e la pista sepolta dalla neve, comunque riusciamo a seguirla agevolmente e in un'ora di arrampicata raggiungiamo Laurebinayak, che scopriamo non esser altro che tre hotel buttati sul ciglio della motagna.
Facciamo giusto in tempo a trovare una sistemazione, che arriva una
LAUREBINAYAKLAUREBINAYAKLAUREBINAYAK

Il sole dopo la tempesta!!
bufera di eve. L'hotel è una vecchia casa in legno, ed entra neve da tutte le parti: speriamo solo che regga... per il resto ce ne stiamo rintanati attaccati alla stufa, sperando che il tempo migliori.
Totale ore camminata: 2,30

GIORNO 9: LAUREBINAYAK (3900 mt.) - SING GOMPA (3250 mt.)
Ci svegliamo che nevica forte. Siam veramente indecisi sul da farsi: vorremmo veramente tornare indieto, ma non sappiamo se, con ttta questa neve caduta, sia possibile seguire la pista oppure no. Prendiamo tempo, aspettiamo e nel frattempo vediamo arrivare i locali da Gosainkund: han chiuso gli hotel, tanto con tutta questa neve fin lì non arriva nessuno e preferiscon andarsene verso il caldo...
Qui sembra veramente di esser sul tetto del mondo: un vento gelido e fortissimo spazza continuamente una spessa coltre di neve e a tratti la visibilità è così poca, che si riesce solo a vedere l'insegna del nostro hotel.
Alla fine prendiamo il coraggio a due mani e cominciamo la discesa: anche se la concentrazione è massima, tre o quattro capitomboli a testa non ce li leva nessuno. Il primo tratto è il peggiore: non sappiamo minimamente dove sia la pista e qualche volta mettiamo il
LAUREBINAYAKLAUREBINAYAKLAUREBINAYAK

Vista dalla finestra dell'hotel... era troppo freddo per andare fuori a scattare foto...
piede in fallo ritrovandoci sepolti sotto la neve...
Poi scoriamo le tracce di chi ci ha preceduti nella discesa e la cosa si fa un po' più semplice.
Continua a nevicare fin quando arriviamo a Cholangpati, dove ci fermaiamo per il pranzo. Il più è fatto, ora ci possiamo pure godere il paesaggio: sembra di guardare una fotografia in bianco e nero, con tutte le possibili sfumature di grigio: l'unico cenno di colore viene dallo zaino di Joyce, che mi precede nella discesa. Il silenzio è assoluto: l'unico rumore che si sente è il battito del cuore...
Arriviamo a destinazione!
Totale ore camminata: 2,00

GIORNO 10: SING GOMPA (3250 mt.) - DHUNCHE (2030 mt.)
Ultimo giorno di trekking.
Ci svegliamo che il tempo sta peggiorando , dopo la schiarita del giorno prima. Mentre facciamo colazione, si mette a nevicare forte. Attendiamo seduti davanti alla stufa, nella speranza che la situazione migliori.
Per fortuna così avviene, e verso le 11,00, smette di nevicare. Partiamo subito!
Da qui a Dhunche è una lunga, interminabile, discesa. Il primo tratto è completamente innevato: siamo i primi a scendere dopo la nevicata, e così apriamo la pista. A parte uno scivolone, comunque, tutto procede
LAUREBINAYAKLAUREBINAYAKLAUREBINAYAK

Quel che si suol dire un caldo focolare domestico...
per il meglio e arriviamo presto ad un bosco, dove ci becchiamo tutta la neve che comincia a sciogliersi e sgoggiolare dalle fronde degli alberi.
La discesa a tratti è veramente ripida, e viene male a pensare a quanti debbon farlo in senso inverso...
Si continua a scendere e, quando finisce la neve, il percorso diventa abbastanza monotono: sarà che ormai siamo animali da scalata?!?
Raggiungiamo la valle e passiamo per l'ultima volta dall'altra parte del fiume. Qui si ritorna a salire, ma giusto per una mezz'ora: raggiungiamo presto Dhunche e la civiltà. Quando mettiamo i piede sull'asfalto, il trekking è finito.
Totale ore camminata: 3,30

Vediamo le prime macchine e, al primo negozietto, ci fermiamo a fare acquisti: sembrtiamo due ragazini! Joyce compra gomme da masticare, io ovviamente cioccolata!
Prendiamo alloggio... le montagne sembrano già lontane migliaia di anni luce, anche se siamo ancora a più di 2000 mt. di quota.
Non celiamo un po' di tristezza per la fine di questa favolosa avventura, comunque l'indomani ci svegliamo presto per prendere il bus che ci riporta a

KATHMANDU

Le solite otto ore di bus, ma questa volta passano agevolmente: lungo il percorso abbiano infatti entrambi un
RICOMINCIA LA DISCESARICOMINCIA LA DISCESARICOMINCIA LA DISCESA

Via da Laurebinayak... il tempo non è certo dei migliori!
sacco di cose a cui ripensare...
E' stata un'esperienza fenomenale, e il pensare che solo qualche mese fa ero nel deserto, mi fa capire che, con questo viaggio, sto veramente realizzando qualcosa di speciale...

Ma le sorprese non son ancora finite!!!

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FOTO BLACK AND WHITEFOTO BLACK AND WHITE
FOTO BLACK AND WHITE

Questi i colori in queste giornate cupe... straordinari!!
SCHINDLER'S LISTSCHINDLER'S LIST
SCHINDLER'S LIST

Per chi lo ha visto, lo zaino di Joyce è come la bambina dal cappotto rosso del film...
PAESAGGIOPAESAGGIO
PAESAGGIO

Non c'è che dire... una vista mozzafiato!!
SING GOMPA ULTIMO GIORNOSING GOMPA ULTIMO GIORNO
SING GOMPA ULTIMO GIORNO

Bello alzarsi con la neve... ma quando pensi che ci devi camminare in mezzo un bel po', con le tue belle scarpe da tennis bucate...
NEL BOSCONEL BOSCO
NEL BOSCO

Si continua a scendere, tra uno scivolone e l'altro!!
SI TORNAN A VEDER ALTRI COLORISI TORNAN A VEDER ALTRI COLORI
SI TORNAN A VEDER ALTRI COLORI

A forza di scendere, torna ad apparire un po' di verde!!


20th March 2007

torni???
.......
23rd March 2007

Ecco il nuovo Fantozzi!
Caro "Ragioniere", hai proprio ragione il tuo equipaggiamento non è in effetti il massimo...la somiglianza con Fantozzi è davvero evidente...potevi pubblicare anke la foto del tuo "Filini" a questo punto! ...cmq, bando alle cavolate, vedere pubblicata una tua foto ha reso sicuramente tutti molto felici..le tue fans a Bologna kiedono di te, le altre ke hai sparso x mezzo mondo non ti dico poi....! Che invidia che mi fai(in senso buono eh!).. sono davvero felice per te, penso che un'esperienza così la porterai per sempre nel cuore...già ti immagino con i nipotini seduti ai tuoi piedi, mentre racconti di quando da "ometto quasi fatto" hai deciso di partire per mete lontante e....il finale della storia sari tu a scriverlo, non anticiparci niente così ci tieni incollati a questo benetto Blog (..considerando le mie "elevate" competenze nell'utilizzarlo, spero ke qsto msg ti arrvi!!!) Qui la vita è la medesima, si corre soltanto, sono tutti skizzati, ma questo è quello che in quel di Bologna, ed in zone limitrofe, ci tocca!! :-)
1st April 2007

Finalmente!!! ti sei deciso a mettere una tua foto sul blog!? Ora possiamo non solo dire che sei vivo, ma che questo viaggio lo stai facendo davvero; che non sei rintanato in soffitta. Comunque il tuo viso non si vede poi benissimo: Siamo sicuri che sei Tu? Ora che ci penso potrebbe essere un fotomontaggio, la tecnologia fa miracoli. Ehi ti è giunta una voce errata in Italia ormai è estate (quasi), a dire il vero non è mai stato inverno (forse perchè mancavi tu ;).... ) quindi deciditi a tornare! Va bene, va bene se prorpio ci tieni prenditela con calma ma non troppa. a presto mitico
27th April 2007

I want to be in the mountains
Andreaaaaaaaaaaa!!!! I am back home now one month and it seems I´ve never been away....please remind me every now and then of the good times we had!!! love, Joyce

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