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Published: August 6th 2007
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PATAN
Durbar Square IL VIAGGIO DI LAMBO IN ASIA TERMINA QUI...
Cronache di un viaggio da capitale a capitale Il viaggio è come un'enorme tela bianca
e l'unico limite al dipinto che vi si forma sopra
è dettato dalla nostra immaginazione.
Ross Morley I giorni a Kathamandu passan tranquilli, all'insegna del relax e della pace: dopo le fatiche del trekking, ritrovarsi in un posto dove si ha vasta scelta di cibo, alloggio e passatempi, è una pacchia.
Anche questa volta me ne sto quasi tutto il tempo in Thamel: solo il secondo giorno mi avventuro al di fuori, andando alla scoperta della città.
A dire il vero, la prima cosa che vado a vedere, si trova a Patan, una città satellite divisa da Kathmandu dal fiume.
Prendo il bus e me ne vado a vedere Durbar Square, ossia la "Piazza del Palazzo", che è composta da un insieme di templi, Palazzi Reali, musei, risalenti fino al 17° secolo. L'insieme risulta piacevole, ancor di più pensando al fatto che, per un'oscuro motivo non datomi di sapere, oggi non si paga il biglietto di entrata e la piazza è aperta a tutti, turisti, famiglie,...
Forte del risparmio di 200 Rupie, mi faccio coraggio e decido di provare la fortuna anche con la Durbar Square di Kathmandu. Me ne
PATAN
Altra vista della città torno così a piedi verso la capitale.
Attraveso il ponte sul fiume, e mi soffermo a contemplare la bellezza dei paesaggi: giusto 10 secondi, non di più, il tempo di contare tre cani randagi morti che galleggian sulle acque sottostanti, e deciso di proseguire... ah, quanto è già lontana la natura incontaminata dell'Himalaya!!!
Attraverso piazze, mercati, e arrivo fino a Freak Street, quella che una volta era la via dei Frikettoni, che venivan qui a cercare alloggio per cifre attorno alle 3 Rupie!
Ben poco dell'atmosfera hippy di allora è rimasta, ma Durbar Square è girato l'angolo... tento il colpaccio e... sì! Nessuno mi chiede il biglietto! In un giorno solo così riesco a visitare le due cose più importanti della zona, risparmiandomi pure 450 Rupie!
Il tempo di perdermi di ritorno a Thamel (no problem... ormai son un camminatore incallito!!) e anche questo giorno è passato.
E così se ne va il mio soggiorno qui... giorni piacevoli ma anche tristi, in quanto il 21 è il momento di salutare la mia fedele compagna di avventure nepalesi: Joyce infatti ritorna in quel di Belgio, mentre io mi accingo ad affrontare un nuovo lungo spostamento che mi riporterà in India.
L'ultima
PATAN
Stasera, carnazza per tutti!!!!!!!!!! Yeahhhh!!!!!!!! sera festeggiamo, ripensando a tutte le cose belle viste e fatte insieme, alle varie avventure e disavventure vissute, alle difficoltà superate, e alle risate fatte. Qualche volta ci siam scontrati, ma soltanto per via di due caratteri così simili...
Abbiam viaggiato insieme per più di un mese, raggiungendo veramente una complicità unica e riuscendo sempre a divertirci alle spalle di tutto e di tutti: ok, il momento dei saluti è sempre un momento triste, ma so che intanto dentro di me rimarrà un bellissimo ricordo di questa simpatica ragazza belga dai stupendi occhi verdi!
E così inizia il lungo trasferimento che mi vedrà tornare in India.
Kathmandu - Delhi: poco più di 1000 chilometri.
Da tempo ho deciso di passare il confine nel lontano Ovest: ovviamente è uno dei confini meno usati dai turisti, e capirò presto il perchè...
L'idea di crossare da parte a parte il Nepal, comunque, mi suona bene e, oltretutto, questa via, dopo anni di problemi dovuti ai ribelli maoisti, risulta ora sicura. Niente più mi ferma!!
Ale 13,00 son già sul bus: si parte!
Il tragitto inizia bene: fin quando si sale e si scende, mi godo la comodità del bus, mezzo vuoto e comunque
KATHMANDU
.........paesaggio......... comodo, nonostante abbia i suoi anni e li dimostri tutti...
Il problema inizia quando si arriva in Terai0: la strada spiana, il bus prende velocità, e il tormento inizia!
E' come viaggiare seduto sotto uno schiacciasassi... tutto il percorso è da spaccaossa e i sobbalzi ti fan letteralmente volare sul sedile... intelligentemente poi mi son scelto un posto tra le ultime file, notoriamente le peggiori su strade così deteriorate...
Passa così tutta la notte: ho un po' di sollievo giusto quando, verso le 2,00, il bus si ferma per il pisolino dell'autista. Ma dormire è impossibile: quando non ci son gli scossoni, ci pensan le zanzare a tenermi sveglio.
Riesco giusto ad addormentarmi le ultime ore quando, con la luce del sole, le strade comincian a ripopolarsi e il bus è costretto a rallentare la sua folle corsa.
Arrivo a destinazione poco prima delle 8,00: quando metto piede per terra, più morto che vivo, mi verrebbe da baciare il suolo, stile Papa.
Ma forse è meglio evitare, da queste parti... comunque son arrivato a Mahendranagar!
Il tempo di far colazione, ed è ora di decidersi sul da farsi: l'intenzione è quella di spezzare il viaggio da queste parti, ma il
KATHMANDU
Freak Street ai giorni nostri... dubbio è se fermarsi sul lato nepalese o su quello indiano.
il dubbio passa comunque velocemente: basta una rapida occhiata al portafogli, per rendersi conto che mi son ormai rimaste più Rupie indiane che nepalesi: tanto vale andare direttamente dall'altra parte. Prendo così un tonga che mi porta al confine.
Il timbro sul passaporto, una lunga camminata fino al lato indiano, un altro timbro: ormai la procedura la conosco bene e così, dopo 40 giorni in Nepal, rimetto piede di nuovo in
INDIA
Il problema è che non so minimamente cosa mi aspetti adesso: la mia guida infatti non ne parla nemeno, di questo posto di confine! Non mi resta che incamminarmi fino alla cittadina più vicina.
Mi metto in moto sotto un sole cocente, senza neanche un goccio d'acqua: cammino cammino, ma non arrivo mai... macino chilometri, ma di villaggi nulla...
Finalmente, dopo più di un'ora, raggiungo un po' di vita... son arrivato a
BANBASSA Son stanco morto: mi metto subito ala ricerca di una bottiglia d'acqua, ma da queste parti non san neanche cosa sia. Non fa niente: strada facendo mi scolo due bottiglie di Pepsi e intanto vado alla ricerca di
KATHMANDU
E questa è la Durbar Square della capitale una sistemazione per la notte: la trovo nei pressi dell'autostazione.. perfetto!
Una doccia, e finalmente un letto comodo: praticamente termina qui la mia giornata.
L'indomani, infatti, mi aspetta un'altro tour de force: questa volta le ore son soltanto 10, e la strada percorsa sicuramente è in uno stato migliore.
Arrivo a destinazione nel pomeriggio inoltrato... son tornato a
DELHI E' la quarta volta che vengo qui, e tutte le volte ci arrivo per vie diverse. Ci son tre autostazioni e questa volta ovviamente mi tocca la più lontana. Trovare un autobus comunque non è un problema e raggiungo, non prima di una sosta a cambiare una gomma (la mia solita fortuna...), Connaught Place. Da qui la strada la so e in un mentre arrivo a Pahar Ganj.
Sfrutto gli ultimi giorni per le cose pratiche: qualche acquisto, qualche riparazione e un po' di relax.
Son infatti ormai al termine dele mie fatiche in terra d'Asia: un viaggio che mi ha dato tanto, che mi ha dato la possibiltà di vedere cose tra loro diversissime e vivere emozioni di ogni tipo.
Questo viaggio mi ha dato anche la possibilità di capire tante cose, alcune riguardanti il mondo, altre riguardanti
KATHMANDU
Altra vista dei templi... la mia persona: un bagaglio che mi porterò per sempre dentro... ne son certo!
Termina così il mio viaggio? E' giunta l'ora di tornare nella mia amata Italia?
No, signori... ancora non è arrivato il momento di porre la parola fine a questa mia picola impresa.
Dopo sei mesi e mezzo, il mio bagaglio è un po' più pesante e il mio portafogli più leggero. Un po' di stanchezza l'ho accumulata, ma la voglia di viaggiare, vedere posti e conoscere gente, non è passata.
Lambo in Asia non chiude qui: semplicemente si trasforma... si cambian orizzonti... si cambia Continente...
Qui a Delhi, infatti, al'inizio di quest'anno avevo fatto una promessa ad una persona: è giunto il momento di mantenerla.
E quale posto migliore di questa città, per farlo?
Proprio qui, un anno fa, iniziò la nostra storia ed è qui che ci salutammo la prima volta. Qui ci siam ridati appuntamento, e proprio qui ci siam risalutati, a gennaio.
Insomma... Lambo in Asia non chiude: semplicemente, con un battito d'ali, si trasforma e diventa Lambo in Africa.
Domattina mi sveglierò, e sarò in Sudafrica.
Prima tappa: Johannesburg.
Minettte, sto arrivando!!
E voi, continuate a seguirmi!!!!
KATHMANDU
Vista dei tetti della città LINKS: cosimoagiro unz l'ospitalero i viola in viaggio
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Lambo
Lambo in Asia
VE L'ASPETTAVATE?!?
Ciaooo!!!!!!! Ok, alcuni sapevano, altri sospettavan... comunque ancora non ho voglia di fermarmi.. e poi mi giunge voce che ora in Italia fa freddo!! No, grazie... non fa per me!!!!!! Per Casaro: bella vecchio, allora... metti il liquore al cioccolato in ghiacciaia, apettami prima di rovesciare qualcosa in acqua, non pisciarci dentro e tieni a bada il pugile con pezzi di carne umana cruda!!! Per Fabio: mi dispiace saltare l'evento dei tuoi trenta... ti pensero' dall'Africa... avevo gia' pronto il regalo: una bella scatola di Kleenex! Per Pier: e Pierino si sposa!!!!! e Pierino si sposa!!!!! Eco perche' non mi scrivevi da una vita!! Camicia e maglioncino... come cambian le donne!!! Speriamo solo che non parta la lavatrice!!! Comunque sappiate che, anche se qui me la sto spassando, mi mancate un casino!!!!!!!!!! Per Nicola: ebbene si', il vero motivo del mio viaggio in Sudafrica e' che da qui, raggiungere Las Vegas, e' impossibile e mi e' giunta voce che da Cape Town ci son voli!!! Per Sarida: evviva!!!! Un tuo comento!!! Finalmente!!! Allora la laurea e' servita a qualcosa!! Per Super Anna ormai senza lavoro: occhio che in giugno ci son i monsoni, in India!!! E l'idea del Senegal?! Per Caterina: com'e' andata la seconda luna di miele?! Per tutti gli altri, grazie ancora per il supporto che mi state dando e scusate se rispondo ale mail con lentezza ciclopica ma siete tantissimi(..ops, perche' m sta crescendo il naso?!)!!! Cerchero' di rispondervi il prima possibile, comunque!!!!!!!!!! Nel frattempo, vi saluto e vi rimando alla prossima publicazione!!!!!! Ciaoooooo!!!!!!!!!!!1