Advertisement
Published: December 17th 2007
Edit Blog Post
A circa un ora e mezzo di autobus da Bujari (due da Rio Branco) c'è una città che si chiama Sena Madureira.
E' conosciuta anche per padre Paolino, un missionario di 82 anni, che da circa 50 è qui in Acre, molto amato e conosciuto per la sua lotta per preservare la foresta amazzonica.
In questo articolo il sindaco di Rio Branco dice ad esempio che padre Paolino è il maggiore ecologista che esiste ad oggi in Brasile.
Io, Nadir e Marco, siamo arrivati alle 11.00 da
Paolino e Ettore (altro missionario) e verso le 12.00 abbiamo pregato e mangiato assieme.
I temi del disboscamento della foresta, della fede, sono spiccati nella nostra conversazione. La fermezza e la forza della loro lotta appare salda anche se i due assieme fanno più di 160 anni.
Ettore ci ha invitato il 21 dicembre a Rio Branco, per la presentazione di un libro che hanno fatto pubblicare i due: "L'Amazzonia che non conosciamo". Io ho contaccambiato lasciando ad Ettore il mio video "À Beira do Abismo", sul traffico di droga a Rio Branco.
Alle 14.00 eravamo già in partenza dai due missionari italiani, per scendere
in barca sul Rio Purus, un affluente del Rio delle
Nadir, Marco, Nicola
Aspettando padre Ettore e padre Paolino, a Sena Madureira Amazzoni.
Marco era intenzionato a farlo a nuoto da sponda a sponda (come fece per il Niger in Africa ..da indagare se lo fece alla fonte o alla foce del fiume), ma per la corrente, la larghezza del fiume e i possibili coccodrilli sembrava chiaro che non si trattava di attraversare una cosa tipo il nostro amato Serchio...
Dopo un ora e poco più di barca a motore, siamo giunti in un luogo d'altri tempi.
Lungo questo Rio Purus vivono dei parenti di Nadir non so di quale grado, che campano in totale semplicità, con agricoltura e allevamento. Luce e televisione (per quella grazieadio...) assenti. Prendono la barca e vanno a Sena Madureira quando hanno bisogno di cose più "tecnologiche" , altrimenti li hanno tutto il necessario. Penso che Francesco Gesualdi andrebbe in "visibilio" per una comunità del genere. A proposito di Gesualdi, vi consiglio il suo piccolo romanzo "Il mercante d'acqua", un libro breve, semplice da leggere, simbolico nell'analisi della nostra società.
Tra questi parenti (o presunti tali) c'era un vecchio di circa 90 anni (età non saputa esattamente nemmeno da lui) che non vedeva Nadir da quando aveva 4 anni.
Da tempo aveva espresso la volontà di ri-incontrare
Nadir prima di morire, quindi immaginate l'emozione dell'anziano nel vederla. E l'accoglienza di tutta la comunità, semplice, calorosa ma non invadente, nei nostri confronti.
Poi una cena assieme con pesce, riso e fagioli e giusto il tempo di sistemare le amache dentro la loro casa, per andarci a dormire cotti dalla giornata.
Dormire in amaca sui bordi di un rio amazzonico credo abbia un fascino difficilmente descrivibile, ed anche se dalle 4-5 di mattina si sente un concerto di richiami tra galli vicini e lontani , anche se senti sulla schiena due gattini che giocano in basso con la tua amaca spenzolante, anche se qualcuno nella notte si alza per un bisogno facendo ben scricchiolare le tavole del pavimento, anche se.... la lista delle interferenze ad un normale sonno potrebbe essere ancora lunga... non si può dire che abbiamo dormito male. Non si può dire che questa esperienza non sia stata positiva ed indelebile.
Il giorno dopo, terminata la colazione, c'era un pubblico delle gradi occasioni al "Floresta Stadium", per l'improvvisato ma
attesissimo incontro di calcio tra "Giaguari senza ananas" (che avevano per l'occasione acquistato lo straniero) e i "Coccodrilli in calore".
Arbitrava l'incontro l'internazionale (in casacca blu,bermuda e
padre Paolino
Foto presa dal libro piedi scalzi) Nicola Di Grazia.
Dopo 1 ora di gioco, sotto un sole non indifferente, e l'aiuto velato dell'arbitro internazionale... la squadra di Marco usciva vittorosa, dimostrando a tutti gli autoctoni che non per caso l'Italia è campione del mondo...
Al rientro "negli spogliatoi", ci aspettava una comida (pranzo) meritato: pesce pescato allora con gli immancabili riso, farina di magnoca, fagioli... (altro che Gatorade!)
Siamo
rientrati a Sena Madureira nel primo pomeriggio. Io nel viaggio in barca, parandomi molto bene dal sole, sembravo un malcapitato predone del deserto su un fiume amazzonico.
Infine nella piazza di Sena, mentre aspettavamo l'autobus per Bujari delle 18.00, ci siamo rinfrescati sia grazie ad un acquazzone (del quale alcuni bimbi hanno approfittato per farsi una doccia come si deve davanti a noi) sia grazie a gelati e birretta.
Per chi non avessi occasione di sentire personalmente, chiudo questo post augurando un buon Natale! 😊
Advertisement
Tot: 0.083s; Tpl: 0.015s; cc: 11; qc: 26; dbt: 0.0374s; 1; m:domysql w:travelblog (10.17.0.13); sld: 1;
; mem: 1mb
Taffi
non-member comment
che belle foto! :)