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Published: February 7th 2011
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"Non avvicinarti al lago di notte", ippopotami "veri dengerus", e poi il fatto che, dopo gli altrettanto tranquilli bufali, sono proprio questi i mammiferi che uccidono il maggior numero di esseri umani in Africa; con queste premesse il Mercante viene accolto in Kenia, in un isolato campeggio sulle rive del lago Naivasha, nel cuore dell' arida Rift valley; in questa estesa vallata risiedono un gran numero di animali, ed e' per questo che mi giochero' qui la carta del doveroso safari africano, quello in cui gruppi di mzungu arrostiti dal sole, a bordo di potenti e rumorosi fuoristrada, inseguono spaventati animali selvatici, infastiditi ma impotenti di fronte a questa indesiderata invasione del loro territorio.
"Mzungu" e' il termine con cui viene apostrofato l' uomo bianco in territorio africano.
Gia' da subito ho l' occasione per un incontro ravvicinato con gli enormi ippopotami che abitano la piccola palude che fronteggia il nostro camping, precisamente nel momento in cui, dopo la doverosa serata di festeggiamenti che segue ogni attraversamento di frontiera, decido di espletare i miei bisogni fisiologici in riva al lago, andando cosi' a disturbare il beato riposo della due grosse bestie, appostate nell' oscurita' a pochi passi dai miei pantaloni...
Risvegliatomi
incolume la mattina seguente, torno al lago per cercare di capire la dinamica degli eventi e per scoprire che i due animali saranno una fissa, anche se poco socievole, compagnia per tutti i prossimi giorni, attentamente tenuti alla larga da un ridicolo fossato profondo si e no 30 cm. e da una rete ben poco elettrificata.
L' Hell's Gate N.P. e' uno dei pochi parchi naturali che offre l' opportunita' di girare liberamente per la riserva a piedi oppure in bicicletta, da soli e senza l' obbligo di avere al seguito una guida: quale migliore occasione per sperimentare una totale immersione nella natura selvaggia della savana africana? E cosi', a cavallo di una semplice mountan bike, faccio il mio ingresso nella "porta dell' inferno", in un paesaggio aspro e desolato, tra le ripide pareti di un largo canyon scavato da un antico fiume e la profonda gola che segue il sinuoso corso della calde acque che sgorgano dalle sorgenti sparse qua e la per tutta questa zona disseminata di antichi vulcani.
Bastano solo poche pedalate, su uno sconnesso sentiero sabbioso e sotto il sole cocente, per ritrovarsi silenziosamente nella piu' completa solitudine, a pochi metri dagli indifferenti animali intenti a
pascolare come se niente stesse succedendo attorno a loro: le onnipresenti zebre, grandi gruppi di gazzelle, facoceri, impala, giraffe, orici e qualche altro affaticato ciclista che cerca di giostrarsi tra le pietre appuntite del sentiero e l' occasionale bufalo pronto a caricare il malcapitato passante; i grandi felini si aggirano solo di notte, quando l' ingresso al parco e' inspiegabilmente vietato...
Rientrato sano e salvo al campeggio, dopo i doverosi festeggiamenti per la riuscita del mio "safari", mi dedico alla pianificazione di una incursione in un' altra riserva della zona, questa volta pero' privata, e quindi interdetta alla maggior parte di noi semplici, comuni viaggiatori; grazie ad una provvidenziale soffiata, sono venuto a conoscenza di questo incantevole lago abitato da migliaia di fenicotteri, che si rivelera' una sorta di giardino dell' eden sperduto tra le aride montagne dalla valle, in cui uomini (uno solo, io) ed animali sono liberi di godersi la bellezza primitiva del paesaggiovagando spensieratamente a pochi passi uno dall' altro.
A riportarmi con i piedi per terra ci pensera' pero' una pattuglia di rangers che, avvistatomi nonostante i miei astuti tentativi di mimetizzazione, mi scortera' senza troppe spiegazioni verso la piu' vicina strada asfaltata, indicandomi la direzione
da seguire per raggiungere il prossimo villaggio: chilometri e chilometri sotto il sole, durante i quali gruppi di zebre e giraffe mi daranno un ultimo ed inaspettato saluto, attraversando con eleganza il sottile nastro d' asfalto che mi ricondurra' lentamente verso il triste ritorno alla realta'....
LA VENDETTA:
Mi sono poi preso la mia personale rivincita, unendomi ad un gruppo di ragazzini intenti ad importunare, con una fitta sassaiola, un gruppo di "inoffensivi" ippopotami in un piccolo laghetto fuori falla citta' di Nyahururu, una pozza che dovrebbe diventare un' attrazione turistica, uno dei tanti "Hippo point" con terrazza panoramica a pagamento, sempre che questi grossi, simpatici mammiferi non decidano prima di fare le valigie ed andarsene verso una casa piu' tranquilla lontana da noi "pericolosi" esseri umani...
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