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Africa » Egypt » Lower Egypt » Cairo April 10th 2020

Tutto sembra ancora normale quando arrivo in Egitto il 5 Marzo 2020 per una continuazione fuori programma del viaggio africano appena concluso, poi l'11 Marzo l'OMS dichiara la pandemia. Il 19 viene chiuso l'aeroporto internazionale; il giorno 24 viene annunciato un coprifuoco che inizierà il giorno seguente dalle ore 19.00 alle ore 6.00: tutti i negozi, ad eccezione di farmacie, alimentari e panetterie, dovranno chiudere alle ore 17 e rimanere chiusi per tutto il week-end (venerdì e sabato); i ristoranti potranno servire solamente cibo da asporto, i caffè lungo le strade dove bere un buon tè sono anch'essi desolatamente serrati. Vengono isolate alcune province e città; viaggiare è ancora possibile, sconsigliato o vietato del tutto: non riusciamo bene a capire. Rientriamo di corsa al Cairo, che sembra essere il posto più adatto nel quale poter rimanere ... read more
Nessuno per strada
Quasi nessuno
Qualcosa si muove

Africa » Cote d'Ivoire » South » Abidjan March 1st 2020

Come ho avuto modo di scrivere già da qualche altra parte, un'esperienza di viaggio nel continente africano non può dirsi completa senza aver compiuto almeno un attraversamento di frontiera via terra tra due dei suoi stati. Avendone compiuti questa volta ben 10, colgo l'occasione per riunirli qui di seguito e raccontare come si sono svolti. SPAGNA - MAROCCO: Dal porto di Algeciras un comodo ferry (1,5 ore - più o meno 30 euro) salpa alla volta del nuovo porto di Tangeri (Tanger Med), situato 50 Km ad Est, da cui si può prendere un comodo autobus di linea che in meno di un'ora arriva all'autostazione di Tangeri, poco lontana dal centro città. Le formalità doganali (non è richiesto nessun visto) vengono svolte "in acqua": all'imbarco si deve consegnare il passaporto all'ufficio informazioni che lo riconsegnerà al ... read more
Stazione dei taxi condivisi a Conakry
Dal Sahara Occidentale alla Mauritania: un campo minato
Una tipica frontiera africana

Africa » Cote d'Ivoire » South » Abidjan February 27th 2020

Capita spesso, in Africa, di trascorrere tutta la giornata compressi su di un sudicio e surriscaldato taxi in compagnia di un'altra decina di sventurati passeggeri nel disperato tentativo di riuscire a percorrere senza intoppi quella decina di chilometri che ti separano dalla prossima destinazione; si arriva immancabilmente verso sera, sudati e ricoperti di polvere, col deretano sformato e le articolazioni rese insensibili da ore ed ore di forzata immobilita'. Tutto cio' che si vuole a questo punto e' di avere a disposizione una comoda e confortevole camera in cui poter far riposare le proprie stanche membra e dimenticare il caldo e gli odori molesti della strada; niente di eccezionale tutto sommato, soltanto un po' di semplice normalita'. Non in Africa Occidentale! Alla costante ricerca delle sistemazioni piu' economiche in citta', e comunque di qualsiasi cosa che ... read more
Sullo sfondo il "Dente" di Man
La basilica di Yamoussoukro
Abidjan: il quartiere di Plateau visto dall'alto

Africa » Sierra Leone » Freetown February 15th 2020

Difficile viaggiare in Africa Occidentale. Quasi ogni stato richiede un visto d'ingresso che puo' venire a costare dai 15 ai 100 euro, la cronica assenza di dormitori e camere singole costringe spesso a spendere anche 20 euro per una sola notte; aggiungiamoci l'instabilita' politica, il caldo soffocante, i mezzi di trasporto caotici: facile capire il perche' della pressoche' totale assenza di turisti da queste parti, fatta eccezione per i pochi, rari casi di incoscienti, spavaldi, noncuranti, chiamateli come vi pare. E' percio' difficile incontrarsi lungo la strada ma quando cio' accade risulta poi naturale unire le forze e provare a sfruttare tutti i benefici che se ne possono trarre. Innanzitutto la condivisione del costo di una camera ma anche la maggiore rapidita' nel riempire un taxi collettivo, la conoscenza di un maggior numero di lingue autoctone ... read more
Per le vie di Freetown
Spiaggia sulle Banana Islands
Commercio di diamanti a Kenema

Africa » Guinea » Conakry February 4th 2020

Ero stato avvertito: la Guinea e' difficile. Anni ed anni di malgoverno e di incuria hanno portato questo paese sull'orlo del collasso, ne hanno ridotto all'osso le infrastrutture ed hanno generato un ambiente in cui la corruzione e' l'unico sistema che consente alla gente di sopravvivere. Conakry, la capitale, e' una citta' difficile, ero stato avvertito. Sovraffolata ed intasata dal traffico sta per essere velocemente inghiottita dalla montagna di rifiuti che la sua popolazione produce quotidianamente; non vorrei mai dover pronunciare parole cosi' pesanti ma questa citta' rischia di conquistarsi, secondo il mio parere, il titolo di piu' sporca al mondo tra quelle da me finora visitate, ma forse e' stata solo un'impressione iniziale che mi e' rimasta stampata nella mente. La Guinea e' comunque un paese ricco di risorse naturali tra le quali spicca su ... read more
Sept place sportivo
In canoa attraverso il confine
Vietato gettare rifiuti...

Africa » Guinea-Bissau » Bissagos Islands » Bolama January 24th 2020

Finalmente in Guinea Bissau! Qui si parla portoghese, si beve caffe' e piccoli barettini vengono improvvisati la sera lungo i marciapiedi; alcuni alberi di mango hanno gia' maturato i loro prelibati frutti, riso e pesce sono abbondanti ed economici, il mare non e' mai troppo lontano e la musica ricorda vagamente quella del Nord Est brasiliano, insomma, un piccolo paradiso nascosto agli occhi del mondo? Non proprio. Il paese si colloca stabilmente agli ultimi posti nelle classifiche mondiali di reddito pro capite ed indice di sviluppo economico, eppure qualcosa lo contraddistingue dalle altre nazioni che ne condividono questo deprecabile piazzamento: Siria, Afghanistan ed Iraq sono in uno stato di guerra permanente mentre paesi quali la Somalia, Ciad e Niger sono poco meno che degli stati falliti; in Guinea Bissau invece si respira un'atmosfera di pace e ... read more
In partenza dal porto di Bissau
Monumento ai caduti italiani
Il palazzo di Bolama

Africa » Guinea-Bissau » North » Bissau January 20th 2020

"Il popolo non combatte per delle idee, per cose che stanno nella testa di qualcuno. Esso si batte per conquistare vantaggi materiali, per vivere meglio e in pace, per vedere la sua vita progredire, per garantire il futuro dei suoi figli...la liberazione nazionale, la guerra al colonialismo, la costruzione della pace e del progresso, in una parola l'indipendenza, tutto cio' rimane per il popolo privo di senso se non porta miglioramento reale nelle condizioni di vita...si creino e si diffonda l'istruzione in tutte le regioni liberate. Ci si opponga pur senza violenza a tutte le abitudini dannose, agli aspetti negativi delle credenze e delle tradizioni del nostro popolo. Si obblighino tutte le persone che ricoprono responsabilita' e tutti i membri attivi del partito ad adoperarsi assiduamente per il miglioramento della propria formazione culturale. Educhiamo noi ... read more
Bissau Velho
Piazza Che Guevara
Benfica de Bissau

Africa » Senegal » Lower Casamance » Ziguinchor January 14th 2020

Inverno 2019/2020, Tropico del Cancro. Costa mediterrana del Marocco: fredda ed umida; costa atlantica nordafricana: ventosa e notti fredde; deserto del Sahara: di giorno un caldo atroce mentre di notte servono due coperte di lana; costa del senegambia: non male, ma l'acqua dell'oceano e' sempre terribilmente fredda; medio corso del fiume Gambia: clima quasi ottimale ma la vegetazione riarsa tutt'attorno conferma la cronica mancanza d'acqua durante la lunga stagione secca che si traduce anche in una pressoche' totale assenza di frutta sui banchi dei mercati della regione: qualche banana, mandarini dal Marocco e mele (mele!) dal Sudafrica, tutto a prezzi di livello quasi europeo. Questa parte di Africa, in inverno, rappresenta ben poco quello che idealmente intendiamo per "paradiso tropicale"; sempre meglio del lungo e buio inverno europeo comunque, ma per trovare qualcosa di piu' convinc ... read more
L'acqua della Casamance
Mangrovia solitaria
Ziguinchor: casa ad impluvio

Africa » Gambia » Central River » Georgetown January 7th 2020

Una settimana in Gambia, e' uno stato di dimensioni ridotte e finalmente si parla inglese: meglio approfittarne. Banjul e' una capitale atipica, sorge praticamente su di un'isola e i suoi confini naturali ne hanno impedito la crescita in superficie e nel numero di abitanti; tutto questo si traduce in un'atmosfera piacevolmente tranquilla, quasi sonnolenta, ma anche in una pressoche' totale assenza di attrazioni degne di questo nome. L'Arco 22 e' forse il monumento piu' rappresentativo e probabilmente anche l'unico, posto all'ingresso della citta' e voluto dall'ex dittatore/presidente Jammeh, la cui statua e' stata ormai rimossa dal piedistallo e trasferita nel giardino del piccolo museo nazionale; le tipiche case in stile "krio" e lo smercio di grossi sacchi di noci di cola testimoniano i legami da sempre stretti tra Gambia e Sierra Leone, cosi' come la presenza ... read more
Banjul: il centro
Kuta beach
Wassu: uno dei cerchi di pietre

Africa » Senegal » Saint-Louis Region » Saint-Louis December 31st 2019

E' ormai sempre piu' comune da parte dei viaggiatori via terra lungo la costa occidentale dell'Africa, cercare di evitare la famigerata frontiera tra Mauritania e Senegal posta nella citta' di Rosso: qui i cordiali doganieri mauritani, che ti hanno accolto col sorriso e a braccia aperte entrando dal Marocco, si trasformano in veri e propri vampiri assetati di sangue, in questo caso dei vostri soldi; faranno di tutto per estorcervi le ultime Ouguiya rimaste nel vostro portafogli inventandosi ogni piu' ridicola scusa. Caldo, traffico e confusione non fanno che aumentare il disagio ed il tempo necessario per superare quelst'ultimo ostacolo prima di poter uscire finalmente dal paese. La soluzione? Usare il valico alternativo di Diama. Si tratta di un piccolo villaggio sperduto in mezzo alle paludi non raggiungibile direttamente dalla capitale Nouakchott, e qui sorge dunque ... read more
Toubab Dialaw: la spiaggia dei pescatori
Saint-Louis: il porto
Toubab Dialaw: vista sul mare




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