A modo suo il mio vicino di volo, che grazie a un intuito fuori dal comune aveva capito che non sono proprio iraniano, aveva provato a dirmelo. A Teheran, se avessi dovuto incontrare mai problemi sarebbero stati dovuti al traffico. La città, almeno nella zona dove alloggio, è attraversata da larghe strade a tre corsie ma non è chiaro il loro senso di percorrenza. La maggior parte è sicuramente a senso unico ma sono così tanti ad andare contromano da rendere difficile capire in quale direzione dovrebbe muovere il traffico. I taxi e le automobili più piccole, dal clacson decisamente facile, si fanno strada tra camion, furgoni biciclette e carri tirati a mano. Gli autisti si sporgono dai finestrini per comunicarsi con ampi gesti dove e come si supereranno. Per fortuna che è una zona a
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