Dove i gatti nuotano


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Middle East » Turkey » Eastern Anatolia » Van
July 15th 2007
Published: August 13th 2007
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A Van fa freddo. 16 gradi in piena estate per me sono davvero pochi e ci si mette pure la pioggia. Ma qui siamo in alta quota, 1700mt., ed il paesaggio ricorda vagamente le Alpi; quello che pero' alle Alpi manca e' il Lago di Van: una vasta distesa di acqua alcalina azzurrissima che giace placida ai piedi delle montagne.
Approfittiamo di una giornata di sole per salire su una piccola barca e raggiungere l'isola di Akdamar su cui sorge una antica e ben conservata chiesa armena. La visita si rivela di notevole interesse: alcuni affreschi sono quasi intatti ed i colori, in particolare il blu, sono vivi e profondi; su gran parte dei muri sono incise croci cristiane di ogni genere ed enigmatiche frasi in lingua armena.
Terminata la parte culturale di questa escursione ci concediamo una rilassante nuotata nelle limpide acque del lago: sara' forse per l'elevata salinita', rimanendo immobili e trattenendo profondamente il respiro con l'aria nei polmoni si riesce a galleggiare in superficie e a ruotare su se stessi come delle bottiglie vuote. Ma forse questo e' quello che succede anche in ogni normale piscina, mistero...
Approfitto di un'altra delle innumerevoli proprieta' di questo lago per fare il bucato: immergo la mia camicia, la sbatto su una roccia, la strizzo e la stendo sulla spiaggia. Asciugata dal sole la indosso ancora fresca e profumata come nuova!
La giornata termina con l'ascesa alle rovine del castello, poste, ovviamente data la sua funzione, ma a discapito della mia integrita' fisica, in cima ad una parete quasi verticale: il panorama da lassu' ripaga pero' pienamente le mie fatiche.
Ed ecco ora cio' per cui Van e' conosciuta (o dovrebbe esserlo) in tutto il mondo: i suoi gatti dal pelo bianco e dalla caratteristica unica di avere gli occhi di due colori diversi, uno giallo ed uno azzurro; se non bastasse, essi nuotano!
Parte quindi la caccia al loro avvistamento che e' notoriamente complicato: dato il loro valore, la gente li tiene saggiamente rinchiusi in casa lontano dagli sguardi di possibili malintenzionati. Vado sul sicuro visitando la "cat-house", un centro universitario per la loro conservazione che si rivela pero' piu' una prigione che una casa. Abbattuto e sfiduciato me ne torno in citta' e, vagando disperato tra i vicoli...avvisto un gatto di Van all'interno di un negozio di tappeti!
Fingendomi interessato all'aquisto di un kilim di dimensioni e prezzo spropositate, mi conquisto la fiducia del proprietario che addirittura mi invita a tornare la sera per una birra.
I gatti, di pochi mesi, alla fine si riveleranno due, mentre le birre, alla fine, molte di piu'.
La tentazione di approfittare delle mie ampie vesti era davvero forte, ma poi la tenerezza di quelle due creature intente in una selvaggia lotta giocosa mi ha trattenuto da ogni perfido tentativo di appropriamento indebito.
Addio Van, ancora a mani vuote, ma consapevole di essermi riservato un posto nel paradiso dei gatti....



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5th December 2007

gatti nuotatori.
Carina la storia sul lago di Van ma soprattutto i suoi abitanti a quattro zampe sono adorabili
7th December 2007

bella storia
Ciao Mercante, Sono un tuo collega travelblogger e compatriota. Bella storia 'sto viaggio verso l'estremo oriente, io sono (quasi) sempre in giro e ho da anni una mezza idea di realizzarla in bici e magari mi servi d'ispirazione. Ho trovato il tuo blog per puro caso e nei prossimi giorni lo leggerò integralmente. Per i gatti nuotatori, è per me primizia assoluta. Un saluto, buon cammino. Marco

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