E' sempre stato complicato viaggiare negli stati del Nord-Est indiano, entnicamente complessi e posizionati sullo scomodo confine con l'instabile Myanmar: gruppi di ribelli portano avanti rivolte armate contro tutto e contro tutti, trovando rifugio sicuro al di qua o al di la' del confine, a seconda del proprio paese di appartenenza; ma ora, grazie al miglioramento della situazione politica ed al riavvicinamento tra le due nazioni, le loro porte si sono improvvisamente spalancate e, dall'inizio del 2011, non sono piu' necessari i molteplici permessi che si dovevano ottenere per poterli visitare, ottenibili solo dopo una lunga trafila burocratica, pagando somme notevoli e dovendo sottostare a tutta una serie di condizioni, tra le quali un limite massimo di giorni di permanenza, il dover viaggiare in gruppo con una guida e, in particolare per il Nagaland, il dover
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