Verso la fine del mondo


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Argentina's flag
South America » Argentina » Tierra del Fuego » Ushuaia
March 4th 2009
Published: March 5th 2009
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A Buenos Aires piove. Sì è caldo, ma comunque piove e pure tanto.

In fondo riesco a rispettare la tabella di marcia pianificata. Alle 7:30 giù a fare colazione, alle 8:00 fuori, metropolitana fino a Retiro e poi a piedi, nella pioggia fino alla Tienda del Leon, la compagnia di autobus che collega la città con Ezeiza, l'aeroporto internazionale.

Alla fine arrivo lì con un certo anticipo e posso così, fatto il check-in, giracchiare un po' per il terminal A dove c'è perfino una mostra di quadri.

L'aereo, un MD-80 è della compagnia Austral che, per quanto ho capito, è la stessa cosa delle Aereolinas Argentinas. Sarà ma la cosa mi inquieta un po'.

Il tempo in volo è per lunga parte atroce. Si balla parecchio, tanto che il segnale di tenere allacciate le cinture viene spento dopo un'ora e dieci dal decollo. Mai visto !

Ogni tanto si intravede la costa lontana e l'oceano puntinato di bianco, penso ghiaccio.

La procedura di atterraggio è lunga e laboriosa. L'aereo fa almeno quattro giri prima di scendere sul serio sull'aeroporto che, tra le nuvole, avevo scorto fin dall'inizio.
Una volta sceso sotto lo spesso strato di nuvole, capisco il perché della complessità della procedura.

Una catena montuosa alla destra costringe il velivolo ad atterrare sorvolando il canale, e restando sull'acqua fino a 20 metri prima di toccare la pista.

L'aeroporto di Ushuaia è un immenso baitone in legno. Recuperato il bagaglio, prendo una mappa e la lista di hotel e B&B all'ufficio turistico, trovo un posto, prendo un taxi (una Fiat Siena, modello che in Italia non esiste) e la mia giornata a Ushuaia ha finalmente inizio.



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