Viva l’aparteid Introduzione Conosco questo mio pazzo amico avvocato da anni. Credo che non sia un cattivo avvocato, ma penso che avrebbe fatto meglio a fare il giornalista, il reporter dall’estero, conoscendo il suo spirito di avventura, il suo grande desiderio di viaggiare. Spesso mi racconta che preferisce avere incarichi professionali all’estero, magari anche non ben remunerati, pur di soddisfare il suo desiderio di continuare a viaggiare. Mi ha sempre raccontato delle sue avventure, di viaggi esotici e qualche mese fa mi ha detto che, finalmente, era riuscito a scrivere qualcosa su i viaggi fatti in gioventù. Gli ho chiesto subito di farmi leggere quello che aveva scritto e appena ho aperto il manoscritto mi ha sorpreso immediatamente il titolo: “Viva l’aparteid”: ho pensato subito che trattasse qualcosa di pesante visto il titolo. E invece è
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