GIORNO 152: SUL TETTO DEL MONDO


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Asia » Nepal » Kakarvitta
February 12th 2007
Published: February 20th 2007
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ITINERARIO INDIA I PARTE

Passato il confine col Pakistan a Wagah, sono stato a Amritsar; Delhi; Jodhpur (camel safari nel deserto); Ahmedabad; Rajkot; Mandvi; Pushkar e son ritornato a Delhi; da qui son andato a Orchha; Kajuraho; Vaishali; Guwahati; Johrat; Meleng (Gibbon Wildlife Sanctuary) con ritorno a Johrat; andato poi a Kamalabari (Isola di Majuli); Shillong (Cherrapunjee) per poi tornare a Guwahati e andare a Siliguri per passare il confine con il Nepal a Panitanki

MEGHALAYAMEGHALAYAMEGHALAYA

La cascata di Nohkalihai

IN NEPAL...


... passando dalla porta di servizio!





E ogni volta che sorge il sole
hai la libertà di fare lo zaino e
proseguire il viaggio.


Adam Lee



Alle 21,30 parte il bus che mi riporta a Guwahati. E' lo stesso dell'andata, il che è sinonimo di garanzia ed infatti il viaggio passa tranquillo: non dormo molto ma passo la notte comodamente. Arriviamo all'autostazione poco prima delle 5,00: è ancora buio e sulla guida è scritto che il primo bus per la mia destinazione finale non parte prima dell 6,30. visto che fa freddo e non ho voglia di aspettare, salgo su una delle jeep che fa lo stesso tragitto in metà del tempo e che aspettano fuori dallo stand. Una volta trovati abbastanza passeggeri, si parte: la strada si arrampica su per le montagne, ricoperte da fitta vegetazione. Pioviggina e le vallate son nascoste da una fitta coltre di nebbia. Pian pianino comincia a far giorno e alle 9,00 circa arriviamo alla stazione collinare di

SHILLONG

Capoluogo del Meghalaya, si staglia sulla cima di una collina a quasi 1500 mt di altitudine. Quando arrivo mi metto subito a cercare una sistemazione e la cosa si rivela un'impresa ardua: la città è infatti tutto un sali scendi e
SHILLONGSHILLONGSHILLONG

Particolare di vita quotidiana
cammino non poco, tra un'albergo e l'altro, per poi sentirmi sparare cifre oltraggiose. Alla fine decido di andar a vedere nel posto indicato dalla guida come il più economico e che avevo lasciato come ultima scelta semplicemente perchè non propriamente in strada. Ovviamente cammin facendo si mette pure a piovere fittamente e quando arrivo a destinazione son bagnato come un pulcino. All'inizio sembra non ci sia posto, poi con l'intermediazione di varie persone, magicamente mi vengon spalancate le porte del dormitorio, che sopro esser gestito dalla Chiesa Luterana del posto. Lo stanzone è grande e con tanti letti a castello per lo più vuoti. Il tutto risulta nuovo e in bagno c'è pure un boiler per riempire secchi di acqua calda. Una doccia e me ne vado a letto. Vengo svegliato senza troppi patemi da uno dei ragazzi che mi aveva aiutato a convincere la padrona ad accogliermi. E' del posto, simpatico e molto gay: si siede sul bordo del letto e comincia a provarci spudoratamente con me. Tra una chiacchiera e l'altra mi tira giù le coperte e comincia a toccarmi ovunque... Mi dice che son simpatico, sexy, e nel frattempo mi alza la maglietta... Non so come mandarlo
CHERRAPUNJEECHERRAPUNJEECHERRAPUNJEE

La foto non è un gran che, ma eravamo sempre sul pulmino!! Comunque qui ci son arrivato!!
via, mi scoccia esser rude ma quando arriva a tirarmi giù i boxer lo fermo adducendo la scusa che voglio dormire. Dopo un po' di tira e molla capisce, prende e se ne va. Non lo rivedrò più.
Il clima quassù non è dei migliori: cielo coperto, ogni tanto qualche gocciolina ma soprattutto fa freddo.
L'indomani va un po' meglio: c'è un sole tiepido e così me ne vado un po' in giro per la città e vado alla ricerca del piccolo museo entomologico. a dire il vero è una collezione privata, in una zona residenziale, gestita dalla figlia di un entomologo che ha iniziato a catalogare insetti e farfalle sin dagli anni '30. la signora mi apre le porte del sotterraneo dove son esposte le bachece con centinaia di esemplari di specie differenti di insetti: tra queste, mi diverto come un bambino ad ammirare esemplari degli scarabei più lunghi, più grossi e più pesanti del mondo. E poi millepiedi grossi come un pollice e lunghi una ventina di centimetri, ragni immensi, insetti stecco da 30 cm, e falene giganti e farfalle dai colori sgargianti.
il giorno successivo, me ne vado a vedere il vero motivo per cui son arrivato
DELLA SERIE STRANO MA VERODELLA SERIE STRANO MA VERODELLA SERIE STRANO MA VERO

Questo è il paesaggio tipico della zona più umida della Terra!!
sin qui.
Vi racconto una storia: quando ero adolescente, i miei mi regalarono il Guinness dei Primati (doveva esser il '93). Passavo le giornate a leggere di record impensabili, talvolta bizzarri, provenienti da posti che neanche immaginavo potessero esistere. E tra questi uno mi colpì in particolare: la località con la più alta densita di pioggia ael mondo. Leggevo di questo posto, dal nome un po' bislacco, e provavo a iommaginarmi come doveva esser e come doveva esser viverci (hai un bel di che viverci, se sei un attimo metereopatico, pensavo..). Be'.. da allora di tempo ne è passato e nel frattempo il record è passato ad un'altra località a 7 km di distanza in linea d'aria, però io quel primato non l'ho mai mai scordato ed è per questo che me ne son venuto a vedere Cherrapunjee!
Dista 56 km da Shillong e il modo migliore per arrivarci è quello di venirci con un tour organizzato in quanto è anche una località turistica, nota tra i locali, con le attrazioni quali cascate e grotte sparse nei paraggi e non facili da raggiungere.
Il tour parte la mattina presto e con un minibus raggiungiamo, dopo un'ora e mezza, la nostra
MEGHALAYAMEGHALAYAMEGHALAYA

Un po' di natura...
destinazione, che ha una grossa rivalità con Mawjnram, la località vicina che le ha rubato lo scettro, tanto che si dice che la gente da queste parti festeggi quando si mette a diluviare..
I record son tanti e le fonti molto diverse, comunque, per farvi capire un attimo come è la situazione da queste parti, vi dico che qui a Cherrapunjee, il 16/7/1876, son caduti 104 cm di pioggia in 24 ore, che la media annuale è superiore ai 12000 mm e si son raggiunti anche picchi superiori ai 20000 mm. Quest'area, che è la più umida del mondo, deve questo singolare primato alla concomitanza di diversi fattori: la catena dell'Himalaya a Nord, delle correnti provenienti dal Golfo del Bengala a Sud e dalla confluenza delle foci del Gange e del Brahamaputra.
Io non so come voi vi immaginiate questa area... be', vi dico tranquillamente che è bella desertica!! Sì, lo so che sembra strano, ma qui di foreste tropicali come immaginavo io, neanche l'ombra!! Solo steppa, e pure arida... e non perchè questa è la stagione secca (la maggior parte delle precipitazioni avvengon da marzo a ottobre) ma semplicemente prerchè, come imparerò documentandomi, questo è uno dei rari casi
SIGH... SIGH...SIGH... SIGH...SIGH... SIGH...

Ebbene sì, il Bangladesh lo vedrò solo da qui...
di deserto umido!! Insomma: cade talmente tanta pioggia che gli alberi non riescon ad attecchire!! Incredible India! Il tour si snoda attraverso le vaire attrazioni che, ad eccezione della cascata di Nohkalihai, non son nulla di eccezionale... giusto la vista da un punto panoramico mi lascia un po' con il magone, visto che in lontananza si può ammirare il Bangladesh.. be', posso dire di averlo visto, almeno!!
Poco importa, comunque, l'importante è che a distanza di 14 anni, lo sfizio di vedere questo posto me lo sia tolto!!
Si torna a Shillong: nelle vicinanze ci sarebbe pure una grotta lunga 21 km, ma la cosa è più roba da speleologi, così decido, visto che il tempo è sempre brutto, di spostarmi.
E qui inizia un trasferimento calvario...
Scopro che esiste un bus diretto per la mia meta: si tratta di 18 ore filate di bus, ma per lo meno non devo cambiare...
Opto per questa soluzione, prenoto un posto in un'agenzia e poi, alle 14,30 si va alla stazione degli autobus. Qui la bella notizia: partenza cancellata per mancanza di passeggeri!! Il mio solito culo!! Ritorno all'agenzia che mi ha venduto il biglietto, incazzato nero. Per la prima volta in
SILIGURISILIGURISILIGURI

Della serie scopriamo un po' come vive Lambo, ecco dove mangiavo a pranzo quando soggiornavo qui
vita mia, riesco a fare una lavata di capo al tipo, in Inglese, di senso compiuto! La cosa mi inorgoglisce e, anche se credo che il tipo non abbia capito nulla, sortisce effetto: si prodiga in mille scuse e inizia ad adoperarsi per trovare una soluzione. Si esce dall'agenzia e toh, guarda un po' chi ti vado ad incontrare: il ragazzo che mi aveva portato fin quassù e che il giorno dopo si era dimostrato gentilissimo, accompagnandomi sin davanti l'ufficio dove prenotare la visita a Cherrapunjee. Magari è un segno del destino! Così mi faccio rimborsare e salgo sullla jeep, con l'idea di tornare a Guwahati e da qui cercare un qualche mezzo per proseguire.
Ma quello che si definiva il "faster" della zona, questa volta si rivela ben poco veloce: impiega una buona ora a raccimolare in giro per la città passeggeri e poi, una volta in strada, rimane pure invischiato in un ingorgo a causa di un incidente che ci blocca per un'ora.
Poco importa, ormai, tanto la mia idea di arrivare in Bengala con un solo spostamento era già tramontata dentro di me: già stanco ora, figuriamoci farsi altre 12 ore di bus! Così mi godo la
NEPAL!!NEPAL!!NEPAL!!

Ci sono arrivato!!
scena: vediamo come gli Indiani sbroglian la situazione! Ovviamente lo fanno a modo loro, con macchine che cercan di passare da tutte le parti, chi tra i campi, chi tra gli alberi... un gran strombazzare di clacson, qualche urlo, e la situazione peggiora sempre più... risultato: arriviamo a destinazione alle 21,00!
Son di nuovo a

GUWAHATI

Il tipo si offre gentilmente di portarmi all'hotel e così torno dove avevo dormito la prima volta, per scoprire che è pieno! Sì, come tutti gli altri che provo! E poi capisco: il giorno successivo inizian in questa città i 33simi Giochi Nazionali e gli hotel son pieni di gente venuta ad assistervi! Evvai di sfiga!
Non so più che pesci pigliare: provo a sentire per proseguire, ma di bus neanche l'ombra... con il mio amico che mi accompagna (e che nel frattempo mia ha pure offerto spuntino e cena), me ne vado in stazione, ma trovare posto con così poco preavviso è impresa impossibile. Dopo più di un'ora, congedo il mio amico, stanco morto. Prima di salutarlo, gli chiedo il nome e così capisco... chiedo conferma e... sì, è Musulmano: ragazzi, c'è poco da fare, in fatto di ospitalità son su
ANCORA 20 METRI...ANCORA 20 METRI...ANCORA 20 METRI...

... e un timbro sul pasaporto, e il Nepal è in saccoccia!!
un'altro livello!!
Ritorno in strada e mi rimetto a cercare un posto dove dormire: cavolo, un buco ci sarà pure! E un buco infatti, nel vero senso della parola, lo trovo: quando il tipo mi apre le porte della sua suite, ci metto un po' a metter a fuoco, attraverso nugoli di zanzare che giran allegre. Sicuramente qui deve aver soggiornato in passato anche Silvio Pellico, al tempo del suo "Le mie prigioni"...
Ma il meglio viene quando me ne vado in bagno: posso infatti scegliere tra due latrine: una trabocca di merda mentre, nell'altra, una ranocchietta sguazza allegramente nella turca (opterò per la seconda, nella speranza che il simpatico animaletto non decida di spiccare il salto verso la libertà proprio quando ci son seduto sopra io...).
Ma tanto è solo per una notte e l'indomani me ne vado a prendere un biglietto per la mia prossima destinazione. Ok, posto c'è, e alle 17,30 si parte, destinazione

SILIGURI

Sondi nuovo in Bengala. Notte tempo abbiam avuto qualche problema di meccanica che ci ha fatti star fermi un paio di ore. Comunque anche questo trasferimento va in archivio e quando arriviamo a destinazione, verso le 6,00, dormo ancora.
Il
KAKARVITTAKAKARVITTAKAKARVITTA

Il primo paesaggio nepalese del blog!!
tempo di svergliarmi un po' con una camminata, compro il giornale, mi fermo a bere un chay e scopro di esser proprio davanti all'hotel che avevo scelto sulla guida: perfetto! La stanza c'è, il prezzo pure, per cui buonanotte!!
Quando mi risveglio me ne vado un po' in giro per questa città che si autodefinisce "La porta sulll'Himalaya indiano". La guida, sprezzante, aggiunge che il posto ha ben poco a che fare con la bellezza dei dintorni e che il clima assomiglia molto più a quello della afosa Kolkata: be', è proprio per questo che son qui (voglio un po' di caldo!!), oltre che per il fatto che il confine con il Nepal dista giusto un'oretta.
La città si snoda lungo la sua arteria principale, attraversata a tutte le ore da bus, camion e compagnia bella. La cosa che più mi colpisce è la sua barriera divisoria, eretta per evitare che la gente attraversi ovunque. Non che la cosa si riveli nuova, visto che da queste parti è normale vederne, ma questa è praticamente sempre continua, senza mai uno spazio per passarla, e sembra quasi che andare dall'altra parte sia impossibile! Mi vien quasi da pensare che gli abitanti che
KAKARVITTAKAKARVITTAKAKARVITTA

Il mercato...
stano da un lato della strada non abbian mai incotrato quelli che stan sull'altro! Ho già pronto un nuovo slogan, per questa città: "Siliguri, la Berlino d'India!"
Comunque qui ci sto bene e decido di rilassarmi per qualche giorno. E' diventato ormai un rito, infatti, prima di passare un confine, quello di fermarmi e fare il punto della situazione: rimembrar quel che ho fatto, rigenerar le pile e prepararmi ad affrontare nuove avventure in terra straniera.
Quando son pronto, me ne vado di fronte all'autostazione e salgo sul primo bus che va a Panitanki, la città di confine. La raggiungo dopo un'oretta, cammino un po', un timbro sul passaporto, attraverso il ponte, e l'11 di febbraio, quasi in punta di piedi, arrivo in

NEPAL



All'Immigrazione nepalese, per la prima volta, trovo una guardia premurosa che, vedendo il passaporto pieno, mi chiede dove voglia il timbro... peccato abbia già quello nuovo!
Esco dall'ufficio, e mi addentro nei meandri di

KAKARVITTA

Dopo venti metri trovo la banca dove poter cambiare i soldi. Faccio due calcoli e decido di cambiare il minimo indispensabile: il tasso infatti non è un gran chè e immagino di poterne trovare di migliori lungo
QUESTIONE DI FUSI ORARI?!?QUESTIONE DI FUSI ORARI?!?QUESTIONE DI FUSI ORARI?!?

Notate la data.. io sapevo che tra l'India e il Nepal c'eran solo 15 minuti di fuso orario!!
la mia strada.
L'impiegato, strafottente, quando vede una banconota da 20 USD prima mi guarda come fossi un pezzente, e poi si inventa che l'ufficio è chiuso... un po' difficile crederci, visto che nel frattempo frotte di locali vengon a cambiare le rupie indiane... Comunque insisto un po' e alla fine riesco nell'operazione.
Cammino ancora un po' e cosa scopro? Che oggi c'è in atto un bello sciopero generale!!!
Tutti i negozi son chiusi e la cosa non sarebbe un grosso problema se non fosse che pure i bus non girano!! Ma riuscirò mai a passare un confine decentemente?!?
Ok, ragazzi... fate come volete, io mi prendo una stanza qui...
Il posto non ha nulla da offrire e se ci aggiungiamo che si mette pure a piovere forte e che ho finito tutte le mie letture, il quadretto è completo!
L'indomani mi informo subito: sì, oggi i bus ci sono, così prendo il biglietto e alle 14,30 si parte: destinazione?

Lo saprete nella prossima puntata!!

LINKS:

cosimoagiro
unz l'ospitalero
i viola in viaggio

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22nd February 2007

Bella vecchio! Ho appena finito di leggere le tue ultime avventure e devi assolutamnete togliermi due curiosità: la prima riguarda il quasi rapporto omessessuale che hai avuto e mi chiedevo se per caso quell'episodio non ti abbia ricordato di quello che successe quella notte quando dormivi con Casaro che ,tu mi dicesti, provò con la stessa tecnica di quel ragazzo ad avvicinarsi piano piano a te e poi con la sua manona arrivò fino ai tuo boxer...lo so, il tuo rifiuto fu traumatico per lui ma per fortuna adesso ha trovato il ragazzo che lo fa stare bene e non si vergogna più della sua "diversità"!!! E poi mi chiedevo, siccome stai andando in Nepal....ma come cazzo ci vai vestito in Nepal...con la Walls?????????? Va bè che la tecnica di vestirsi a cipolla è sempre efficace ma cosa vuoi diventare la Tropea nepalese!!! Se per caso vedi un pò di neve me la saluti...perchè qua quest'anno non c'è verso di vederne se non nel congelatore! Va bè cmq attendo il proseguo della puntata e intanto ti auguro buon proseguimento....ciaooo vecchio!!! Ah rispondimi anche in pvt dai!! p.s. per l'anna: dov'è che vuoi andare??? in senegal???....per caso ti sei lasciata con il ragazzo??? dai anna scherzoooooooooooo!!! per nicola: ma tu hai capito quand'è che Lambo arriva a Las Vegas?? perchè sta continunado a girare come un matto senza arrivare alla meta principale....bohhh!
23rd February 2007

in effetti Fabio io non capisco! tutto sto giro di Lambo per arrivare a Las Vegas proprio non mi è chiaro! Potrei provare con una teoria! praticamente è come se tu tutta la settimana mangi solo verdura bollita poi sabato ti portano a cena una grigliata di carne enorme, tu ovviamente abituato alle verdurine te la godi il doppio quella cena squisita! e forse lui fa uguale per Las Vega, e cioè sta per mesi in luoghi dimenticati dal signore per poi arrivare a Las Vegas ( località civile e opulente) e godersela nel pieno delle sue capacità! in effetti non è sbagliato! per dire: uno che abita ad Orlando vicino ai parchi della Disney prova meno piacere ad andare a Las Vegas in vacanza rispetto a noi che stiamo a Bologna! pensaci Fabio...forse è così!!
25th February 2007

Ciao Bello
Eh si' ci stiamo proprio andando a Flores ma, ahime', abbiamo solo una settimana in quanto ci scade il visto. Poco male, l'anno prossimo ce la giriamo meglio l'Indonesia (Inshallah) e faremo si' che non sia solo business. Fra dieci giorni poi ce ne voliamo in Malesia... Salutaci il tetto del mondo anche per noi!!! A presto Ermanno P.S. Noi torniamo (sempre ahime') per la fine di Aprile in Italia. Tu? Hai gia' una data approssimativa???
27th February 2007

Ciao Andrea … finalmente mi accingo a scrivere sul blog… un blog che mi è piaciuto molto. Mi sono divertita molto a leggere quello che scrivevi e i commenti dei tuoi lettori e dei tuoi amici… anche le foto mi sono piaciute … Leggendo l’ ultimo aggiornamento del tuo blog mi hai dato l’ idea del cerchio … che è, secondo me, dato dalla possibilità di incontrare e di riconoscersi in sogni passati nel nostro agire quotidiano…un agire quotidiano che diviene cosi mezzo di determinazione della proprio esistenza e della propria individualità. Ti scrivo questa passo di Simon Weill--- che ho studiato in una dispensa che parlava di lei…la trovi dentro il libro Lettere a un religioso: “Quando una cosa è perfettamente bella, non appena vi si fissa l’ attenzione, essa è l’ unica bellezza. Due statue greche: quella che si guarda è bella, l’altra no. Così la fede cattolica e il pensiero platonico e il pensiero indù,ecc.[…]. Così coloro che proclama vera e bella solo una certa fede, sebbene abbiano torto, in un certo senso hanno più ragione di quelli che hanno ragione, perché l’ hanno guardata con tutta la loro anima.”. ciao lidia.

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