GIORNO 121: MINETTE WONDER


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January 12th 2007
Published: January 16th 2007
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ITINERARIO PAKISTAN

Entrato al confine di Tafta, ho visitato Quetta; Bahawalpur (Uch Sharif); Lahore; Rawalpindi (Taxila e Islamabad); Peshawar e son tornato indietro a Lahore, passando il confine con l'India a Wagah

VI PRESENTO MINETTEVI PRESENTO MINETTEVI PRESENTO MINETTE

28 anni, Sudafricana.. ci siamo incontrati per la prima volta in Laos e ricordo che, quando lei mi rivolse la parola, ci impiegai qualcosa come 5 minuti per capire cosa mi avesse chiesto!!

INCREDIBLE INDIA!


Un dolce rendez-vous...





Lo giuro, c'è qualcosa che è
ancora meglio di raccontare il
meglio: è tacerlo.


Walt Withman


E così giunge il momento della verità: il 27 rifaccio le valigie e me ne torno indietro, destinazione Islamabad, dove spero di trovare il mio passaporto vistato di tutto punto.
Saluto tutti e prendo un minivan che, in solo 2 ore, mi scarica a Rawalpindi.. dove, ci metto un po' a capirlo.. Quando mi raccapezzo, riesco a trovare la via per arrivare alla capitale e, prima di andare all'ambasciata, mi fermo al Tourist Camp, dove ritrovo tutte le persone che avevo lasciato qui qualche giorno fa.
Mi rifocillano a bordo di uno dei camion, e poi, alle 15,00 con Gopal, me ne vado all'ambasciata indiana: ci facciamo tutta la trafila e.. sì, i visti son pronti, son di 6 mesi, e con multipla entrata.. esattamente come volevamo!!! Perfetto!!
Ma non ho troppo tempo per gioire.. ho un appuntamento importante da rispettare, e il 29 voglio esser a Delhi. Per cui saluto tutti e me ne vado a prendere il bus che, alle 19,00, parte alla volta di

LAHORE

Il tempo di un approccio amoroso, più o meno velato, da parte del mio vicino di
WAGAHWAGAHWAGAH

Confine Pakistan-India: cerimonia dell'ammaina bandiera.. un must, da queste parti!
posto, e, in piena notte, arrivo a destinazione: per fortuna ci son già stato, così so già dove andare e come arrivarci.
Son le 2,30 di notte e quando arrivo sveglio un po' tutti, ma anche questa è fatta: il confine è ad un passo!
Il giorno dopo ritrovo il mio simpatico amico che lavora alla guest house: quattro chiacchiere, e poi andiamo in giro per il mercato a trovare gli ingredienti della tisana che mi aveva fatto bere durante il mio soggiorno l'ultima volta: il mio stomaco, infatti, è ancora sotto sopra.. sarà il freddo, sarà il cibo, comunque non voglio passare la mia esistenza al cesso!!
Devo fare tutte le cose di fretta: il confine chiude alle 15,30. Faccio un po' di spesa, cambio le mie ultime rupie pakistane, saluto il mio amico, e poi parto: prendo l'autobus n.3 e arrivo davanti la stazione, da dove partono i bus per Wagah, la città di confine. Ascolto i consigli dei tipi dell'autostazione (apetta il 4 barrato, arriva in fronte al confine.. ) e perdo un sacco di tempo.. decido quindi di prendere il 4 normale e.. inizia il travaglio!!
E' l'ora di punta, l'autobus si ferma ogni 2 secondi
WELCOME IN INDIA!WELCOME IN INDIA!WELCOME IN INDIA!

C'è da crederci?!?
a raccogliere qualcuno, oltretutto è l'ora di uscita dalle scuole, e continuano a salire, a frotte, cinni starnazzanti.. ci aggiungiamo che la strada è in orride condizioni e il tempo stringe, e così avete un quadro completo per capire il mio stato d'animo. Il bus si ferma a 5 km dal confine.. trovo un passaggio su un rickshaw che raggiunge la velocità massima di 3,2 km/h, in discesa.. sto impazzendo!! Finalmente arriviamo.. mancan 10 minuti alla chiusura dei cancelli.. il problema è che tra un posto di controllo e l'altro, ci son parecchie centinaia di metri! Così mi ritrovo a correre, con tanto di bagagli, con ogni guardia che incontro che mi dice di sbrigarmi.. scene da film comico!!
Finalmente arrivo sul lato indiano: mancan 2 minuti alla chiusura.. son l'ultimo della giornata.. sono stremato, ma importante è soltanto una cosa: sono in


INDIA




Mi fermo al confine, un po' per riprendere fiato, ma soprattutto perchè voglio assistere alla famosa cerimonia che ogni giorno, con la chiusura dei cancelli e l'ammainamento delle bandiere, si ripete da queste parti. E' una cerimonia curiosa, tanto più perchè Wagah è l'unico posto di confine aperto tra Pakistan e India,
AMRITSARAMRITSARAMRITSAR

Golden Temple by night..
che notoriamente si odiano in abbondanza. Qui affluiscon centinaia di persone da ambo le parti, ogni giorno, per assistere a questa coerografia che dura un quindicina di minuti: il tifo è da stadio, le uniformi dei soldati son da parata, gli sguardi fieri ed austeri, addirittura ci son gli speaker che chiaman la clap.. insomma, una scena da Bolliwood!!
Quando tutto è terminato, defluisco con tutti gli altri, alla volta di

AMRITSAR

Della serie le esperienze non son mai troppe, avevo già deciso da tempo che qui avrei provato la leggendaria ospitalità Sikh, per cui, arrivato in città, me ne vado direttamente presso uno dei centri di accoglienza per i pellegrini. Amritsar è la città santa per gli aderenti alla religione Sikh: qui infatti vi ha sede il loro tempio sacro, ossia il Golden Temple, così chiamato per via dei 100 kg d'oro che ricopron la cupola a forma di fior di loto dell'Hari Mandir, il palazzo che si trova al centro del lago.
L'organizzazione fa spavento.. non sembra neanche di essere in India: nei centri per i pellegrini chiunque può dormire, indipendentemente da razza., casta o religione: all'interno comunque divieto assoluto di alcool, tabacco e nudità. Esiste
DELHIDELHIDELHI

Benvenuti a Pahar Ganj, la mecca dei viaggiatori zaino in spalla a New Delhi
poi una mensa immensa che lavora 24 ore su 24, e che sforna cibo per tutti quelli che hanno fame. Ci son poi centri dove prenotare treni, navette per la stazione e il terminal del bus,.. Se a tutto questo aggiungiamo che tutta la gestione è in mano a volontari, e che tutto risulta gratis, si capisce che qui sembra di esser in tutt'altro mondo!!
Trovo posto subito: all'interno del centro c'è infatti una camerata riservata agli stranieri. Non ho molto tempo a disposizione, così il tempo di sfamarmi alla mensa e di fare un po' di figuracce (i Sikh son molto attenti alle regole: capo coperto, niente scarpe all'interno, il cibo vien preso con due mani,..), che me ne vado a visitare il Tempio nella sua maestosità: si gira intorno a questa piscina artificiale, si ascoltano i canti che si susseguono ininterrottamente 24 ore al giorno, chi vuole beve l'acqua del lago (si dice sia santa.. personalmente non ho provato..),..
Quando penso di averne abbastanza, torno fuori, colmo di tutta questa abbondanza e organizzazione e.. sì, scopro che mi han fregato le mie amate Hawaianas, momentaneamente parcheggiatte in un cantuccio!! NOOOO!! C'ero così affezionato!! Ricordo del Brasile!! Dalla bocca
JODHPURJODHPURJODHPUR

Vista spettacolare del forte dalla nostra guest house
mi escon parole non proprio all'altezza della santità del posto, e subito mi sorge il pensiero che questo in Pakistan non sarebbe mai accaduto.. poi mi calmo, conscio anche che non è mai giusto fare paragoni, e che fore la posso vedere come una prova per distaccarmi dalle cose materiali.. Sì, cribbio, però erano le mie care Hawaianas!!!
Il giorno dopo è il 29, il giorno fatidico.. mi alzo presto e me ne vado a cercare un mezzo per arrivare nella capitale. Il responso delle agenzie è però allucinante: il primo autobus parte alle 9,00 di sera, e i treni son tutti pieni.. AIUTO!!
Giro come una furia.. devo arrivare a Delhi!! Poi decido che è inutile perdere tempo, e me ne vado di filato in stazione.. del resto siamo in "INCREDIBLE INDIA!" (così perlomeno dice il motto dell'Ente del Turismo) e una via si trova sempre, qualche volta allungando qualcosa a qualcuno, ma in armonia con il mondo, diciamo..
Arrivo davanti alla biglietteria alle 11,40, sapendo che da lì a 10 minuti parte un espresso: voglio un posto a tutti i costi su quel treno!! Son pronto a dare battaglia, mi esce il fumo dalle narici, chiedo alla bigliettaia
CAMEL SAFARICAMEL SAFARICAMEL SAFARI

Pronti? Si parte!!
e.. senza nì o ma, in un minuto mi da il biglietto.. Più semplice di così!! Alla faccia del tutto pieno!!!!
Mi sparo le mie otto ore di hard seat (sedile di legno, per i non indianofoli..) e intanto mi si stampiglia un sorriso ebete sul viso, all'idea che da lì a poco...
Ok, son arrivato alla stazione Old Delhi.. sono nella capitale

DELHI

La via la so, ormai son di casa qui.. così me ne vado di corsa a Pahar Ganj.
Prendi confusione, smog, sporcizia, disordine, merda, caos.. aggiungici venditori di ogni risma (dai pulitori di orecchie agli spacciatori, passando dai venditori ambulanti di sacchi a pelo..), imbroglioni, ciarlatani, speculatori, strozzini, taxisti,.. mettici dentro turisti di ogni sorta, saccopelisti, hippy, ratti e vacche.. mescola il tutto e quello che ottieni è proprio Pahar Ganj!! Un posto veramente ameno, che comunque rimane il posto migliore dove fare shopping, cambiare valuta, organizzare il viaggio,.. ed è proprio qui che ha atto il rendez-vous da tanto atteso.
E' esattamente qui che, 250 giorni fa, ci eravamo ripromessi di reincontrarci: lei è Minette, è Sudafricana, ed è arrivata oggi stesso da Johannesburg. Che precisione!!!!
Ed è da questo momento che il
TRAMONTO SUL DESERTOTRAMONTO SUL DESERTOTRAMONTO SUL DESERTO

Se deserto lo possiamo chiamare.. comunque spettacolare, non trovate?
mio viaggio si trasforma in vacanza: non più in pratica topaie e docce fredde, ritmi serrati e patimenti, ma semplicemente relax, in compagnia di una ragazza speciale.
Non mi dilungherò più di tanto su come son state queste 6 settimane con lei: preferisco tenermele per me, come un dolce segreto.. e poi.. be'.. basta che leggiate la citazione e capirete..
Il tempo comunque di aspettare che il suo bagaglio, momentaneamente disperso, arrivi a destinazione e di organizzarci, e partiamo alla volta del Rajastan, e più precisamente alla volta di

JODHPUR

C'ero già stato qui: è chiamata la Città Blu per via del colore delle sue case. La leggenda narra che la casta dei Brahmini per differenziarsi dagli altri, dipingessero le loro case di blu.. la realtà invece sembra esser che il blu tiene lontane le zanzare e il caldo.. e comunque ormai qui è una moda, dipingerle così..
La cosa più importante da vedere, qui, è sicuramente il suo imponente Forte, che domina dall'alto tutta la città: ma entrambi l'abbiamo già visitato, e siamo qui per altro..
Minette infatti ci tiene particolarmente a ritornare in un villaggio che aveva visitato durante un camel safari, e dove aveva scattato
MINETTE VERSIONE SAHARAMINETTE VERSIONE SAHARAMINETTE VERSIONE SAHARA

Dopo una notte all'addiaccio, siam pronti a ripartire!
varie fotografie e che ora voleva consegnare.
Partiamo così alla volta del camel safari: rispetto a Jaisalmer (dove nove mesi prima l'avevo fatto io), il paesaggio da queste parti non è dei più belli: niente deserto, solo sterpaglia e polvere..
Ma poco importa.. siamo qui soltanto per trovare il villaggio e così, dopo una notte all'addiaccio (sembrerà strano, ma l'esperienza di dormire nel deserto mi ha sempre affascinato per via della possibiltà di dormire sotto le stelle e.. be', per la seconda volta riesco a beccare una luna piena accecante! Addio stelle!!), il giorno successivo riusciamo a raggiungere la nostra meta. Minette può consegnare le sue foto e scattarne delle altre, e poco importa che il tutto sia risultato molto caro e con un servizio scadente. Missione Compiuta!!!
Quando pensiamo di esserci rilassati abbastanza, ripartiamo, destinazione sud: siamo infatti alla ricerca di posti caldi, per cui decidiamo di andarcene per un po' in Gujarat, via treno..
Ma chi viaggia in India sa che, viaggiare di notte, è confortevole per via delle cuccette, ma risulta un calvario quando si tratta di capire quando scendere!!
Nessuno infatti ti avverte, e anche se stai tutta notte attaccato al finestrino, difficilmente riesci a capire
AHMEDABADAHMEDABADAHMEDABAD

Vista della moschea dalla nostra camera
dove sei.. Ci aggiungi che l'orario di arrivo spesso è molto variabile (e ogni persona a cui chiedi ha la propria versione..), e si capisce come, nonostante ci fossimo svegliati alle 5,00, scopriamo di aver lisciato la nostra meta..
Poco male, scendiamo a Vadodara, si prende un altro treno, e si torna indietro, fino alla capitale dello Stato:

AHMEDABAD

L'idea iniziale era quella di proseguire direttamente, ma siamo stanchi, per cui decidiamo di fermarci qui per riposarci.
Ci mettiamo un po' a trovare una sistemazione anche perchè la nostra "Let's go" al riguardo non ci aiuta più di tanto.. Gli alberghi son più che altro per uomini d'affari, visto che la città è un importante centro tessile e industriale, e i prezzi risultan esorbitanti. Alla fine, comunque, troviamo ciò che fa per noi: la stanza non è niente di speciale, ma è economica, spaziosa e con un balcone vista moschea.
Nei due giorni di soggiorno visiteremo un po' la città: non molto da offrire, a dire il vero, se non il mercato e qualche moschea. L'atmosfera generale comunque, risulta più rilassata che in altre grandi città indiane, e nel complesso risulta piacevole.
Ma è tempo di rimetterci in
RAJKOTRAJKOTRAJKOT

Ok, ok.. Minette a Rajkot.. comunque come soggetto è sicuramente meglio di questa scialba città!
moto, per cui la mattina prendiamo un treno e andiamo in direzione di

RAJKOT

Se ad Ahmedabad non c'era molto da vedere, qui non c'è proprio nulla!! O meglio: ci sarebbe la residenza dove Ghandi, nato in un piccolo villaggio del Gujarat, ha passato parte dell'infanzia, ma la pigrizia ormai si è impossessata di noi e non andremo a visitare neanche quella.. il fatto è che siam stanchi di cittadone, templi, musei.. quello che vogliamo è il mare!! E da queste parti possiamo trovare quel che cerchiamo, dobbiamo solo scegliere.
La nostra guida parla benissimo di un posto isolato, nel Kutch, che invece la LP praticamente snobba, dedicandogli giusto un paragrafo. Decidiamo di dar fiducia alla nostra guida, soprattutto per via di questa descrizione: "... the ideal place to sit back and do a whole lot of nothing"! E' il posto per noi!!
Così prendiamo un bus locale che, in sei ore e mezzo, attraverso un paesaggio a dir il vero un po' desolante, ci porta fino a Buj, la città più grande di questa regione arida e non troppo ospitale, fatta di deserti di sabbia e di sale che si trasformano in acquitrini durante la stagione dei
MANDVIMANDVIMANDVI

Ecco come si costruisce una nave..
monsoni, e che nel 2001 è stata teatro di un violento terremoto che ha raso al suolo gran parte dei villaggi e ucciso parecchie decine di migliaia di persone.
Una volta a Buj, troviamo subito la coincidenza per la nostra meta finale, per cui ancora un'oretta di bus locale e, quando ormai è già buio pesto, arriviamo a

MANDVI

Normalmente quando si arriva di notte, tutto risulta più complicato.. questa volta, invece, siam veramente fortunati: la guida parla bene della Rumkavati Guest House, e decidiamo di provare direttamente lì. Scelta veramente azzeccata: Stanza enorme, pulitissima, con tanto di TV, sedie, tavolini, acqua calda 24 ore su 24, servizio in camera e un bellissimo balcone.. il tutto per 250 Rupie in due (circa 5,50 USD)!!
Ma non solo la stanza si rivela superba: tutto il contesto non è da meno..
Mandvi è un piccolo villaggio sul Mar Arabico. Una volta era un importante porto, e questo lo si può dedurre tuttora ammirando la costruzione di immense navi in legno lungo il canale. Il semplice sedersi ad ammirare l'arte di costruire con nulla imbarcazioni che solcano l'oceano, ripaga dei chilometri fatti.
Passiamo giornate così serene che decidiamo di fermarci qui
MANDVIMANDVIMANDVI

Panorama stupendo..
per Natale. E poi ormai in città tutti ci conoscon cme la coppia italo-sudafricana: il barbiere che ci offre il chay, il venditore di stuzzichini che ogni volta ci regala un po' di noccioline.. insomma, l'atmosfera qui è veramente rilassata e ci sentiamo come a casa nostra.
Le giornate passan con lunghe camminate lungo la spiaggia, tramonti mozzafiato,.. e ovunque andiamo, la gente ci saluta.. ci sentiamo veramente come adottati!
Ma il 29 abbiamo appuntamento con una coppia belga nostra amica, per cui, anche se a malincuore, salutiamo tutti e prendiamo lo sleeper bus che ci riporta in Rajastan, per l'esattezza a

PUSKHAR

Vi arriviamo dopo un viaggio interminabile e dopo aver cambiato bus ad Ajmer. Per fortuna qui non abbiam problemi a trovare alloggio, infatti preventivamente avevo contatto Sylvie e Gopal, la coppia francese incontrata a Islambad, e che sapevo trovarsi proprio qui, in questa piccola città santa dove son banditi alcool, carne e uova.
Reincontrarli mi fa molto piacere, e poi l'hotel è veramente bello, con una grande piscina e un bel giardino, e il tutto per 220 Rupie (5,00 USD) in due in quanto amici di Gopal, qui ormai di casa.
Qualche giorno dopo arrivano
MANDVIMANDVIMANDVI

E ancora un po' di barche.. del resto, in un villaggio sul mare, cosa volete trovare?
anche Stijn e Muriel, e così, il quartetto che circa un anno prima aveva viaggiato per qualche tempo insieme nel sud del Laos, si è ricomposto, con l'unica, ma non piccola, differenza che ora io e Minette facciam coppia.
Faremo la conoscenza anche di altri ospiti dell'hotel e così, tutti insieme, passeremo il Capodanno (con tanto di bottiglia di rhum, qui rigorosamente bandita), festeggeremo un compleanno e, nell'insieme, passeremo giorni veramente belli e intensi.
Ma siamo arrivati al 7 di gennaio e, come tutte le cose belle, anche questa luna di miele si accinge a terminare. L'indomani Minette ha il volo che la riporterà in Sudafrica, per cui salutriamo tutti, saliamo su un altro sleeper bus, e partiamo alla volta della capitale


DELHI

Arriviamo prima dll'alba e fa un freddo tremendo (3 gradi, minimo storico da queste parti).
I fasti son finiti: torno alla mia vecchia vita di viaggiatore zaino in spalla, e trovo sistemazione in un tugurio dove fa un freddo tremendo, ma dove almeno mi permetton di tenermi stretta Minette fino all'ultimo. Poi, quando è l'ora, l'accompagno a Connaught Place, a prendere la navetta per l'aeroporto..
I saluti.. e poi la tristezza.. A presto, mia
VIGILIA DI NATALEVIGILIA DI NATALEVIGILIA DI NATALE

Minette è pure un'artista.. che ragazza spettacolare!!
cara Minette!!
Sfrutto i miei giorni a Delhi per organizzare il resto del viaggio...
Al termine del mio soggiorno nella capitale avrò un passaporto nuovo (il mio si era esaurito nelle pagine), un visto per il Nepal, ed un biglietto...
Ho vari progetti nella mente... purtroppo l'idea del Bangladesh sta lentamente svanendo: la situazione politica attuale non è delle migliori e addirittura ora vige il coprifuoco in tutta la nazione.
Ma non è un problema.. il mondo è grande.. e poi ho un altro paio di rendez-vous a cui far fede..
Nel frattempo mi muovo verso est.. verso dove?
Seguitemi e lo saprete...

LINKS:

cosimoagiro: nuovo sito per il nostro viaggiatore.. non perdetelo!
unz l'ospitaliero: il sito sta morendo, ma son sicuro che Unz gode di ottima salute!
i viola in viaggio: ci siamo incrociati, forse sfiorati, ma non siamo riusciti a incontrarci.. comunque buona Indnesia!


Additional photos below
Photos: 18, Displayed: 18


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PUSKHARPUSKHAR
PUSKHAR

Il lago sacro.. si dice sia nato da un fior di loto caduto a Brahma..
PUSKHARPUSKHAR
PUSKHAR

E questo è il tramonto sul lago..
FOTO DI GRUPPOFOTO DI GRUPPO
FOTO DI GRUPPO

Sylvie, Gopal, Tala, Minette, Raju e i due simpatici cagnetti.. la foto non è delle migliori, ma la batteria della fotocamera era scarica!


16th January 2007

RIECCOMI!
Ciao a tutti!!! Son tornato, come potete vedere.. Anno nuovo, vita nuova.. e il viaggio prosegue.. Un plauso a Caterina, che dopo 4 mesi, è riuscita a collegarsi al blog.. brava! Mandami comunque un messaggio con la funzione Contact Lambo, così mi appare il tuo indirizzo mail e posso scriverti in privato! Riguardo gli sconti, mi dispiace.. tutti sapiamo che Casaro è tirato (e vai.. l'ho preso in mezzo anche questa volta!!).. prova adesso, comunque.. dovrebbe esser periodo di saldi!! Per Sarida.. ancora non hai imparato.. sei peggio di Nicola!! A proposito.. che fine ha fatto? Si è giocato il biglietto di ritorno da Las Vegas alla roulette? Per Fabio: a Puskhar, che è parecchio turistica, ho fatto abbuffata di Nutella in tutte le salse.. ho provato a cercare anche la Cotoletta alla Nutella, ma mi scordavo che la carne lì è proibita!! W la cioccolata!! Per Pier: io sto spettando news.. quando me le darai?! Bene, ora vado.. ma prima doverosamente ringrazio tutti quelli che mi stan seguendo.. siete GRANDI!! Ciaoooo!!!!!!!!!
18th January 2007

eccomi qua
ti stavi chiedendo dove sono? eccomi dove sono! sempre qua a seguire le tue aventure che scrivi dalla soffitta di casa tua dove scarichi foto da google dei luoghi dove dici di essere e ricopi pari pari quello che dice la guida. lo so perchè ho chiamato casa tua e mi hai risposto e perchè l'altra sera facendo la posta sotto casa tua ti ho visto aprire la porta ad un Pizza Expres!!! ti abbiamo beccato Lambo!!! Ma tu lo sai che venerdì 26 io la mia ragazza Elena, Fabio e il suo uomo Pier partiamo per Capo Verde!! ho preparato anche io un Blog, si chiama www.nicolaeiregazacapoverde.com seguitemi tutti sarà pieno di foto di negrette nude e di fabio che mangia al buffet
18th January 2007

CONTATTO
Eilà Lambo giramondo, finalmente visito il tuo blog, e sono rimasto colpito dalla quantità di posti e di situazioni che ti sono capitate...a proposito: bella la Minette Sudafricana! Ma a parte la sua foto ti garantisco che ho visto anche il resto!! Quando rientri comunque mi dirai di persona... Io qui faccio come al solito il proff. anche se stavolta insegno Arte e Immagine, cioè l'ex "Ed.artistica" in una scuola media di Crespellano. Ho registrato il famoso CD (tre pezzi) e sto già ricevendo i primi commenti e le prime critiche, ma sono ottimista per il futuro! Allora ti aspetto per nuovi progetti, idee di viaggio, visione film e quant'altro! Ci vediamo presto e...anche se con ritardo Buon anno anche a te!
20th January 2007

My wonderful man
Hallo to Andrea's world. Have to say that it is a little strange to see my face all over the travel blog and not being able to understand much of what is being said... Hope I will have the honours to meet all of Andrea's friends someday soon! To Andrea; can't wait to see you again-

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